Cosimo Giungato e Mauro dal Sogno
Cosimo Giungato e Mauro dal Sogno
Canosa: Tra Storia e Cultur@

Cosimo Giungato e il Principe  Boemondo  d’Altavilla al Premio Diomede 2025

Presentato il racconto "Un giorno funesto" confluito in "Cronache dal mondo antico" per Rudis Edizioni

La storia di Canosa di Puglia al centro delle attenzioni del Comitato Premio Diomede che anche quest'anno ha portato sul palco uno dei suoi testimonial come Cosimo Giungato, impegnato negli ultimi anni con gli studi su Boemondo d'Altavilla, Principe di Antiochia. Nella XXVI Edizione di sabato scorso, tra i premiati l'ingegnere Cosimo Giungato(56 anni), autore di un racconto dal titolo "Un giorno funesto" confluito in "Cronache dal mondo antico" per Rudis Edizioni , una raccolta di narrativa storica "che ci trasporta in un universo remoto, fatto di dei e di re, di filosofi erranti e soldati in marcia, di contadini, schiavi, scribi e regine. In un viaggio tra le origini della nostra cultura e il mistero delle civiltà perdute. Un omaggio narrativo alla memoria di ciò che è stato, per comprendere meglio ciò che siamo." A premiare l'ingegnere Cosimo Giungato nel corso del talk condotto da Mauro dal Sogno, sono intervenuti Rita Germinario e Antonio Capacchione, in rappresentanza del Comitato Premio Diomede che hanno evidenziato il suo "significativo contributo alla promozione e valorizzazione del patrimonio storico culturale di Canosa di Puglia" . Il libro "Cronache dal mondo antico" di recente pubblicazione è stato presentato al Festival della Cultura Liberata di Conegliano Veneto, svoltosi dal 20 al 22 giugno 2025, una vetrina importante per la piccola e media editoria, dove si "rivitalizza" il dialogo culturale e sociale.

Durante la XXVI del Premio Diomede, è stato presentato uno stralcio del racconto "Un giorno funesto" che parla del principe Boemondo d'Altavilla, figlio di Roberto il Guiscardo, duca di Puglia e Calabria e di Alberada di Buonalbergo. le cui spoglia riposano nel Mausoleo annesso alla Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia. "…Costanza nelle sue stanze fu raggiunta da Alberada, la madre di Boemondo, che la strinse con tenerezza ed insieme piansero. Fecero un giuramento, avrebbero realizzato un monumento per contenere le spoglie di Boemondo. Un mausoleo ad immagine del Santo sepolcro di Gerusalemme, a testimonianza della presenza di una grande personalità che in molti avevano paragonato a Cristo. Lo avrebbero realizzato utilizzando i marmi pregiati presenti in città, marmi provenienti dalle terre dell'Impero Bizantino con cui si era scontrato e prelevati dai maestosi monumenti di epoca romana, epoca di grandi Imperatori. Avrebbe parlato anche dell'Oriente, quell'Oriente in cui da pellegrino aveva percorso, fra mille difficoltà, le strade verso Gerusalemme. Un monumento che avrebbe parlato della sua grandezza, delle sue vittorie in Oriente, della conquista e signoria di Antiochia. Avrebbe parlato di Boemondo ai tanti pellegrini che sarebbero passati da Canosa lungo la Via Francigena diretti in Terra Santa. Lo avrebbero omaggiato come protagonista della conquista dei luoghi sacri ed avrebbero pregato per lui, ma avrebbe parlato anche ai posteri che secolo dopo secolo lo avrebbero salutato come eroe. Doveva riposare in eterno vicino al santo che tanto venerava: San Sabino. Avrebbero fatto giungere da Antiochia e da Costantinopoli i migliori architetti ed artigiani, nel monumento dovevano fondersi i caratteri dell'Occidente e dell'Oriente che lo avevano visto protagonista, avrebbe rappresentato, nel presente e nel futuro, un ponte fra Occidente ed Oriente. La cattedrale della città era il luogo giusto dove far riposare Boemondo per l'eternità. Non Bari, non Venosa, non Taranto avrebbero potuto vantare nei secoli a venire la presenza di un grande eroe come Boemondo. Nell'abbraccio disperato di due donne piangenti terminava quel giorno funesto: era il 7 Marzo 1111. " Un lungo applauso a margine della lettura del racconto impreziosito dalla voce narrante del presentatore Mauro Dal Sogno e le foto di consegna del riconoscimento Premio Diomede a Cosimo Giungato hanno concluso un'altra parte della cerimonia dedicata alle eccellenze del territorio che si sono distinte per il loro impegno in campo storico, culturale, scientifico, sportivo, artistico e sociale.
XXVI Edizione del  Premio Diomede : Cosimo Giungato e Mauro Dal SognoCronache del mondo antico - Rudis EdizioniCosimo Giungato al Premio Diomede 2025Le emozioni della XXVI Edizione del  Premio Diomede
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