
Canosa: Tra Storia e Cultur@
Canosa ritrova la sua storia: esce “Principi, imperatori, vescovi. La ricerca disegna città e territorio a Canosa”
Un nuovo grande volume che aggiorna e amplia l’eredità della mostra del 1992
martedì 21 ottobre 2025
16.13
Era il 1992 quando Bari, nel complesso di Santa Scolastica, ospitava la grande mostra "Principi, imperatori, vescovi. Duemila anni di storia a Canosa", curata da Raffaella Cassano. Quell'esposizione – accompagnata da un monumentale catalogo di quasi mille pagine pubblicato da Marsilio – rappresentò una tappa fondamentale nella conoscenza della storia di Canosa e del suo territorio, unendo ricerca scientifica e divulgazione con una visione globale che abbracciava il mondo daunio, romano e tardoantico. Il catalogo del '92 seppe restituire la ricchezza di una città protagonista tra i centri dauni, alleata di Roma e poi capoluogo della Provincia Apulia et Calabria, sede di una delle principali diocesi cristiane d'Italia. Fu un'opera che lasciò un segno profondo non solo negli studi ma anche nella coscienza civile della comunità canosina, risvegliando un orgoglio identitario e un nuovo senso di appartenenza. Da quell'esperienza nacque, nel 1993, la Fondazione Archeologica Canosina (FAC), per iniziativa del farmacista Michele Fontana e di un gruppo di cittadini, tra cui l'attuale presidente Sergio Fontana. Un'esperienza nata dal basso, che ha saputo trasformare la passione civile in un modello di collaborazione tra pubblico e privato per la tutela, la valorizzazione e la gestione del patrimonio archeologico.
Oggi, a oltre trent'anni di distanza, esce un nuovo e corposo volume, curato dagli archeologi Raffaella Cassano e Giuliano Volpe e promosso dalla Fondazione Archeologica Canosina all'interno della sua nuova collana editoriale "Aufidus", che non è una ristampa del catalogo del 1992, ma un libro del tutto nuovo, che si aggiunge idealmente a quello storico, presentando le più recenti novità fornite dalle ricerche dell'ultimo trentennio. L'opera offre una sintesi aggiornata e approfondita delle indagini condotte su Canosa e il suo territorio – dalle fasi pre- e protostoriche fino all'età daunia, romana, tardoantica e medievale – integrando nuovi filoni d'indagine e i contributi di università e istituti di ricerca italiani e internazionali, tra cui le Università di Bari e di Foggia, e gli istituti territoriali del Ministero della Cultura.
Come scrive Angela Pontrandolfo nella premessa, quella raccontata in queste pagine è «una straordinaria microstoria che contribuisce a ripercorrere secoli di vicende e di uomini che hanno segnato l'Italia meridionale, e non solo, e la cui memoria deve essere conservata e trasmessa, perché strumento per prendere consapevolezza di una identità complessa». Mentre, Daniele Manacorda aggiunge: «Merita di essere sottolineata l'importanza che in questo contesto rivela la città di Canosa, il cui patrimonio storico, archeologico e paesistico si presta ad essere protagonista di un progetto organico e multivocale proprio in virtù della quantità e della qualità delle ricerche che lo hanno contraddistinto in questa ultima generazione».
«Sono numerosi i motivi che mi vedono felice nel presentare questo libro, come presidente della Fondazione Archeologica Canosina, come cittadino di Canosa, come imprenditore e come persona. È un sogno che si avvera, o meglio che si rinnova - le parole con le quali Sergio Fontana ha salutato la nuova pubblicazione - La Fondazione, oggi pienamente matura, guarda con rinnovata ambizione al futuro, impegnandosi nella tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e paesaggistico, nella formazione, nella collaborazione con le Università e con il Ministero della Cultura, e nella costruzione di una vera "comunità di patrimonio. Questo volume arriva in un momento particolarmente fecondo per Canosa, che vede tra i suoi traguardi più significativi la prossima apertura del nuovo Museo Archeologico Nazionale. Anche per questo, il libro rappresenta un simbolo e un emblema di questa nuova stagione culturale della città. Ringrazio i prof. Cassano e Volpe per l'incredibile dedizione e tutti coloro che hanno partecipato a questa produzione».
Oggi la Fondazione Archeologica Canosina, ha, infatti, superato il traguardo dei trent'anni di attività ed è entrata nella sua fase di piena maturità: dalle concessioni di scavo sulle aree di San Pietro e Pietra Caduta, in collaborazione con le Università di Bari e Foggia, al sostegno alla ricerca attraverso borse di dottorato e progetti di formazione, fino alla partecipazione attiva ai processi di valorizzazione dei siti e alla promozione del turismo culturale. Questa nuova pubblicazione, già stampata e disponibile, può essere acquistata sul sito della casa editrice Edipuglia (https://edipuglia.it/) o direttamente presso la Fondazione Archeologica Canosina. Il volume sarà inoltre reso disponibile in Open Access, liberamente scaricabile online, per garantire la massima diffusione della conoscenza e il libero accesso ai risultati della ricerca.
Oggi, a oltre trent'anni di distanza, esce un nuovo e corposo volume, curato dagli archeologi Raffaella Cassano e Giuliano Volpe e promosso dalla Fondazione Archeologica Canosina all'interno della sua nuova collana editoriale "Aufidus", che non è una ristampa del catalogo del 1992, ma un libro del tutto nuovo, che si aggiunge idealmente a quello storico, presentando le più recenti novità fornite dalle ricerche dell'ultimo trentennio. L'opera offre una sintesi aggiornata e approfondita delle indagini condotte su Canosa e il suo territorio – dalle fasi pre- e protostoriche fino all'età daunia, romana, tardoantica e medievale – integrando nuovi filoni d'indagine e i contributi di università e istituti di ricerca italiani e internazionali, tra cui le Università di Bari e di Foggia, e gli istituti territoriali del Ministero della Cultura.
Come scrive Angela Pontrandolfo nella premessa, quella raccontata in queste pagine è «una straordinaria microstoria che contribuisce a ripercorrere secoli di vicende e di uomini che hanno segnato l'Italia meridionale, e non solo, e la cui memoria deve essere conservata e trasmessa, perché strumento per prendere consapevolezza di una identità complessa». Mentre, Daniele Manacorda aggiunge: «Merita di essere sottolineata l'importanza che in questo contesto rivela la città di Canosa, il cui patrimonio storico, archeologico e paesistico si presta ad essere protagonista di un progetto organico e multivocale proprio in virtù della quantità e della qualità delle ricerche che lo hanno contraddistinto in questa ultima generazione».
«Sono numerosi i motivi che mi vedono felice nel presentare questo libro, come presidente della Fondazione Archeologica Canosina, come cittadino di Canosa, come imprenditore e come persona. È un sogno che si avvera, o meglio che si rinnova - le parole con le quali Sergio Fontana ha salutato la nuova pubblicazione - La Fondazione, oggi pienamente matura, guarda con rinnovata ambizione al futuro, impegnandosi nella tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e paesaggistico, nella formazione, nella collaborazione con le Università e con il Ministero della Cultura, e nella costruzione di una vera "comunità di patrimonio. Questo volume arriva in un momento particolarmente fecondo per Canosa, che vede tra i suoi traguardi più significativi la prossima apertura del nuovo Museo Archeologico Nazionale. Anche per questo, il libro rappresenta un simbolo e un emblema di questa nuova stagione culturale della città. Ringrazio i prof. Cassano e Volpe per l'incredibile dedizione e tutti coloro che hanno partecipato a questa produzione».
Oggi la Fondazione Archeologica Canosina, ha, infatti, superato il traguardo dei trent'anni di attività ed è entrata nella sua fase di piena maturità: dalle concessioni di scavo sulle aree di San Pietro e Pietra Caduta, in collaborazione con le Università di Bari e Foggia, al sostegno alla ricerca attraverso borse di dottorato e progetti di formazione, fino alla partecipazione attiva ai processi di valorizzazione dei siti e alla promozione del turismo culturale. Questa nuova pubblicazione, già stampata e disponibile, può essere acquistata sul sito della casa editrice Edipuglia (https://edipuglia.it/) o direttamente presso la Fondazione Archeologica Canosina. Il volume sarà inoltre reso disponibile in Open Access, liberamente scaricabile online, per garantire la massima diffusione della conoscenza e il libero accesso ai risultati della ricerca.