Bari No Bolkestein
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La legge di stabilità ferma la BOLKESTEIN

Montaruli (UNIMPRESA): “La politica ha capito”

Direttiva Bolkestein: i centonovantaseimila ambulanti italiani esultano così come esultano i ventimila Operatori pugliesi titolari di concessioni su aree pubbliche. Si esulta per il risultato faticosamente ottenuto dopo lunghissime ore di attesa. Proroga al 2020, Stop ai Bandi. Questi i punti principali derivanti dall'approvazione dell'emendamento in Commissione Bilancio della Camera, presieduta dal pugliese Francesco Boccia, alla legge di Stabilità. Dopo la mobilitazione generale posta in essere dalle Associazioni Indipendenti Italiane degli Ambulanti, il provvedimento era molto atteso ed è giunto ridando speranza agli Ambulanti italiani che hanno seriamente rischiato di restare senza autorizzazioni e vedere messa a gara la propria postazione occupata legittimamente in virtù dell'acquisizione di aziende e rami d'aziende. Un colpo enorme è stato dunque dato a coloro che, invece, sostenevano posizioni completamente opposte e a svantaggio dell'intera Categoria mal rappresentata, volendo agire con espropri coatti, limitando la durata e la validità delle concessioni in essere a soli 7 o 12 anni massimo. Dopodiché sarebbero stati vanificati gli sforzi di una vita. Savino Montaruli, Presidente UNIBAT ha dichiarato: "la politica ha capito ed ha compreso l'enorme errore commesso, su sollecitazioni esterne e spinte contrarie all'interesse generale di un'intera Categoria ma a vantaggio delle lobby e delle Multinazionali, nel non aver ancora provveduto all'estrapolazione del commercio sulle aree pubbliche dalla Direttiva Bolkestein e non aver difeso quello che solo oggi ha scoperto essere una questione di "Interesse Nazionale" che andava difeso. Con l'approvazione dell'emendamento e con la definitiva approvazione della legge di Stabilità, viene sancita ed affermata la proroga al 2020, lo Stop ai Bandi e soprattutto il riconoscimento di quella che è stata la nostra grande battaglia nazionale: l'esclusione per coloro che, nell'ultimo biennio, abbiano direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare. Un concetto di enorme valore, anche questo trascurato dalla politica e dai burocrati spesso anch'essi inglobati in un sistema che ha inibito qualunque forma di manifestazione di pubblico dissenso in questi lunghissimi anni trascorsi dal 2010 fino a qualche anno fa cioè fino a quando il Democratico dissenso, guidato dalle Associazioni indipendenti italiane, ha cominciato a riempire le piazze. Questo risultato si aggiunge a quello da noi conseguito appena qualche settimana fa alla Regione Puglia con l'ottenimento di una proroga grazie all'impegno dell'Assessore Michele Mazzarano che incontrò le nostre delegazioni nel corso della straordinaria manifestazione al Palazzo della Regione in via Capruzzi a Bari. I comuni ora stopperanno tutte le procedure in corso e ne inibiranno tutte le nuove, congelando qualunque provvedimento." – ha concluso Montaruli.

Anche il Presidente dell'altra Associazione Indipendente degli Ambulanti Italiani, CASAMBULANTI Italia,Donato Gala, entusiasta ha dichiarato: "siamo sempre stati e continueremo ad essere coerenti con la nostra battaglia No Bolkestein. Questa ulteriore proroga non rappresenta un lasso di tempo in più per mettere i posteggi a gara ma il tempo necessario per sancire la definitiva uscita ed estromissione del commercio su aree pubbliche da questa Direttiva che non appartiene e non deve riguardare questo settore così importante per l'economia e per la vita sociale e culturale del nostro paese. La Regione Puglia è stato il nostro primo obiettivo; la più importante fonte di indicazioni e direttive che nonostante la proroga, indirizzava i comuni a promulgare i bandi. Abbiamo telefonato e interloquito con quasi tutti i comuni della Puglia per far slittare le scadenze dei bandi, facendo osservare l'inutilità della pratica, vista la prima proroga al 31/12/2018. Abbiamo manifestato diverse volte alla Regione, agli uffici dei dirigenti, ai massimi Organi Istituzionali fino a Roma, con gli amici delle altre Associazioni italiane, a parlare con Ministri, con il MI.S.E., con la Conferenza Unificata Stato-Regioni; al Senato dove abbiamo sempre affermato, innanzitutto e soprattutto, il principio di salvaguardia delle nostre aziende a carattere familiare. Sempre attivi, su tutti i fronti abbiamo interloquito con diversi rappresentanti politici, con le Forze dell'Ordine e perfino con i vescovi. Il nostro unico obiettivo? Salvaguardare le nostre licenze, evitando la guerra sociale che ne sarebbe scaturita in caso di messa a Bando dei posteggi. Il nostro cammino ora continua nella ferma convinzione che questa è una battaglia giusta che va combattuta fino in fondo, costi quel che costi. La proroga ottenuta fino al 2020 è solamente una tappa intermedia verso la gioia finale che verrà. Noi non vogliamo medaglie ma solo essere un punto di riferimento per i colleghi affranti che vivono la strada come noi. UNITI SI PUÒ, UNITI SI DEVE, UNITI SI VINCE" – ha concluso Gala di CasAmbulanti Italia.
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