mimosa
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Eventi e cultura

Giornata Internazionale della Donna

I componimenti di Nunzio Di Giulio

La celebrazione della "Festa della donna' è nata per ricordare sia le conquiste sociali e politiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze che il gentil sesso ha subito e subisce tuttora nel mondo. Le sue origini risalgono ai primi anni del '900, quando iniziò ad essere festeggiata negli Stati Uniti per ricordare la morte di centinaia di operaie, uccise nel rogo di una fabbrica di Cottons divampato a New York, e poi, la repressione poliziesca di una manifestazione sindacale di operaie tessili. In Italia, la Giornata Internazionale della Donna si tenne per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista d'Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'8 marzo. Il 16 dicembre 1977, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese di dichiarare un giorno all'anno la 'Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale' e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. L'Assemblea riconobbe l'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, come la data ufficiale.

Per 'la Festa della donna' non potevano mancare i componimenti dell'ispettore capo della polizia di stato in quiescenza, Nunzio Di Giulio scrittore per hobby che propone per questa ricorrenza dedicata alla Giornata Internazionale della Donna con la mimosa come fiore simbolo della celebrazione. Il primo è un pensiero che va alle giovani donne di oggi: "non vivete di solo sesso e solitudine. L'immaginazione, il sogno, la fantasia, lo scriversi, il conoscersi, sono spariti. Oggi l'amore viaggia su internet, senza nessun segnale fisico. La maggior parte degli innamorati su internet quando si incontrano nella vita reale non si riconoscono." Il secondo, una protesta contro la violenza sulle donne: "Uomo sappi che: mentre urli alla tua Donna c'è un uomo che desidera parlarle all'orecchio. Mentre umili, offendi, insulti e sminuisci la tua Donna c'è un uomo che la corteggia e le ricorda che è una gran donna. Mentre la violenti c'è un uomo che desidera far l'amore con lei. Mentre la fai piangere c'è un uomo che le ruba sorrisi." Il terzo ma non per ultimo gli auguri alle donne alla sua maniera, riservando parole eloquenti e suggestive:
Ruberò uno stelo di sole,
tuo capo incornicerò.
Ruberò un'opera d'arte,
in essa ti dipingerò.
Ruberò un capitello,
a piè tuo porrò.
Ruberò una scultura,
a fianco ti scolpirò.
Ruberò una melodia,
ivi ti canterò.
Ruberò un laghetto,
per fattezze tue,specchio sarà.
Ruberò un fulmime,
tuo fulgore scatenerò.
Ruberò la rugiada,
su tua carnagione spalmerò.
Ruberò d'un usignolo il trillo,
tua mattutina sveglia sarà.
Ruberò perle,
in paragone, a mani tue inferiori.
Ruberò le stelle,
per tue dame di compagnia.
Ruberò un cristallina sorgente,
sola idonea a bagnarti.
Ruberò del mondo gli stupori,
a cospetto tuo impallidiranno.
Ruberò un'arpa,
il suono inferiore a passi tuoi.
Ruberò l'amore universale,
tu insuperabile regina.
Ruberò l'infinito,
in esso ti calerò.
Perchè tu l'infinito sei di bellezza e di garbo.
Ed io in lui ,mi perderò.
Auguri a tutte le donne.

Nunzio Di Giulio
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