
Religioni
Festa di Santa Elisabetta d’Ungheria
Riscoperta la santità della Patrona dell’OFS
Canosa - giovedì 16 novembre 2017
23.15
Il 17 Novembre ricorre la memoria liturgica di Santa Elisabetta d'Ungheria, Patrona dell'Ordine Francescano Secolare. Nella Chiesa dell'Immacolata di Canosa di Puglia(BT), la Fraternità dell'OFS di Canosa, sorta nel 1924, celebra la Santa Messa, alle ore 17,30, con l'Assistente spirituale Padre Antonio Cofano offrendo nel rituale il pane benedetto in riferimento al miracolo delle rose (rose Wunderdella Principessa Santa.
SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA – LA PRINCIPESSA SANTA
"Sazietà di Dio" (Dei saturitas)
Patrona dell'Ordine Francescano Secolare
Festa del 17 Novembre
Elisabetta d'Ungheria, Principessa di Turingia, nacque il 2 Luglio 1207 e morì il 17 Novembre 1231 a soli 24 anni a Marburg in Germania, dove riposa nella prestigiosa Chiesa di Santa Elisabetta, Elisabethkirche di Marburg. La Chiesa di Amburg ci ha gentilmente inviato fraterni saluti e numerose foto di Santa Elisabetta per la nostra celebrazione, "per il servizio divino benedetto del 17 Novembre", (Einen gesegneten Gottesdienst am 17 November).
Brani della Bolla di canonizzazione GLORIOSUS IN MAIESTATE
di Papa Gregorio IX del 1° giugno 1235
II Papa fa grandi elogi di Elisabetta: la sua origine regale, l'amore alla povertà a servizio dei poveri, il voto di obbedienza, il gusto per la preghiera, la vita di fede, la sua professione della penitenza francescana testimoniata anche dall'abito grigio, la varietà dei miracoli operati da Dio per i suoi meriti.
Il dies natalis giorno della morte del 17 novembre 1231, la Principessa Santa della Carità a soli 24 anni salì al cielo. La Bolla di canonizzazione prescrive di "celebrare solennemente la sua festa, come richiede la meravigliosa grandezza dei suoi meriti, il giorno 17 novembre di ogni anno, il giorno cioè in cui Elisabetta, sciolta dai vincoli della morte, si è incamminata verso la sorgente della beatitudine eterna per vivere senza fine".
B. Elisabeth, ex regali orta progenie, et Thuringiae Landgravia gratiosa...
La Beata Elisabetta, nata da stirpe regale e gentile Langravia (Principessa) di Turingia, considerò con perseverante meditazione i misteri della salvezza e si adoperò per seguire con impegno costante le istituzioni ecclesiastiche. Perché nella fedeltà si rendesse degna della visione eterna, quasi dalla nascita fino al tramonto non smise mai di esercitarsi nel culto delle virtù e di compiacersi nei servizi della carità.
Nella confessione della vera fede, fu dedita alla santità della vita amando il figlio della Regina dei cieli, mediante il quale potesse conseguire la dolcezza delle nozze celesti. Nel contempo amò tanto anche il prossimo, sentendo come realtà gioiosa per sé avere familiare la loro presenza, mentre la solidarietà con la loro sgradita miseria la rendeva davanti a tutti pellegrina; si rese in tante cose povera, premurosa di essere sollecita in molti modi verso i poveri.
O felix mulier! o matrona mirabilis! o dulcis Elisabeth, dicta Dei saturitas, quae pro refectione pauperum panem meruerit Angelorum! O inclita vidua, virtutum foecunda soboles...
O felice donna! o matrona mirabile! o dolce Elisabetta, chiamata «sazietà di Dio», che ha meritato il pane degli Angeli mediante il nutrimento dei poveri! O inclita vedova, stirpe feconda di virtù, che, adoperandosi di conseguire mediante la grazia ciò che non poteva ottenere per mezzo della natura, ha sconfitto i crudeli nemici dell'anima con lo scudo della fede, con la corazza della giustizia, con la spada dello spirito, con l'elmo della salvezza e con l'asta della perseveranza. In tal modo si rese tanto amabile allo sposo immortale e si rassomigliò alla Regina delle vergini con l'amore costante, abbassando il suo dominio principesco al servizio di umile serva.
Nell'imitazione della Santa affidiamo il nostro cammino e le nostre opere alla Patrona dell'Ordine Francescano Secolare
SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA – LA PRINCIPESSA SANTA
"Sazietà di Dio" (Dei saturitas)
Patrona dell'Ordine Francescano Secolare
Festa del 17 Novembre
Elisabetta d'Ungheria, Principessa di Turingia, nacque il 2 Luglio 1207 e morì il 17 Novembre 1231 a soli 24 anni a Marburg in Germania, dove riposa nella prestigiosa Chiesa di Santa Elisabetta, Elisabethkirche di Marburg. La Chiesa di Amburg ci ha gentilmente inviato fraterni saluti e numerose foto di Santa Elisabetta per la nostra celebrazione, "per il servizio divino benedetto del 17 Novembre", (Einen gesegneten Gottesdienst am 17 November).
Brani della Bolla di canonizzazione GLORIOSUS IN MAIESTATE
di Papa Gregorio IX del 1° giugno 1235
II Papa fa grandi elogi di Elisabetta: la sua origine regale, l'amore alla povertà a servizio dei poveri, il voto di obbedienza, il gusto per la preghiera, la vita di fede, la sua professione della penitenza francescana testimoniata anche dall'abito grigio, la varietà dei miracoli operati da Dio per i suoi meriti.
Il dies natalis giorno della morte del 17 novembre 1231, la Principessa Santa della Carità a soli 24 anni salì al cielo. La Bolla di canonizzazione prescrive di "celebrare solennemente la sua festa, come richiede la meravigliosa grandezza dei suoi meriti, il giorno 17 novembre di ogni anno, il giorno cioè in cui Elisabetta, sciolta dai vincoli della morte, si è incamminata verso la sorgente della beatitudine eterna per vivere senza fine".
B. Elisabeth, ex regali orta progenie, et Thuringiae Landgravia gratiosa...
La Beata Elisabetta, nata da stirpe regale e gentile Langravia (Principessa) di Turingia, considerò con perseverante meditazione i misteri della salvezza e si adoperò per seguire con impegno costante le istituzioni ecclesiastiche. Perché nella fedeltà si rendesse degna della visione eterna, quasi dalla nascita fino al tramonto non smise mai di esercitarsi nel culto delle virtù e di compiacersi nei servizi della carità.
Nella confessione della vera fede, fu dedita alla santità della vita amando il figlio della Regina dei cieli, mediante il quale potesse conseguire la dolcezza delle nozze celesti. Nel contempo amò tanto anche il prossimo, sentendo come realtà gioiosa per sé avere familiare la loro presenza, mentre la solidarietà con la loro sgradita miseria la rendeva davanti a tutti pellegrina; si rese in tante cose povera, premurosa di essere sollecita in molti modi verso i poveri.
O felix mulier! o matrona mirabilis! o dulcis Elisabeth, dicta Dei saturitas, quae pro refectione pauperum panem meruerit Angelorum! O inclita vidua, virtutum foecunda soboles...
O felice donna! o matrona mirabile! o dolce Elisabetta, chiamata «sazietà di Dio», che ha meritato il pane degli Angeli mediante il nutrimento dei poveri! O inclita vedova, stirpe feconda di virtù, che, adoperandosi di conseguire mediante la grazia ciò che non poteva ottenere per mezzo della natura, ha sconfitto i crudeli nemici dell'anima con lo scudo della fede, con la corazza della giustizia, con la spada dello spirito, con l'elmo della salvezza e con l'asta della perseveranza. In tal modo si rese tanto amabile allo sposo immortale e si rassomigliò alla Regina delle vergini con l'amore costante, abbassando il suo dominio principesco al servizio di umile serva.
Nell'imitazione della Santa affidiamo il nostro cammino e le nostre opere alla Patrona dell'Ordine Francescano Secolare