Palazzo Minerva
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Vita di città

Domani: "Mercatini di Hobbyste e creativi"

Riaprono i seminterrati di Palazzo Minerva

Riaprono i seminterrati di Palazzo Minerva.
Tali ambienti, recentemente restaurati, dopo aver ospitato la mostra "San Sabino, Uomo di Dio", in occasione della festa patronale estiva, riapriranno i battenti domenica 27 ottobre, per l'evento "Mercatini di Hobbysti e Creative" (ingresso in via Sicilia).
La manifestazione è stata organizzata dal ramo della Pro Loco di Canosa, l'Associazione "Con le mani e col cuore" (referenti Annamaria Pizzuto e Laura Santamaria) e durerà tutta la giornata.

Si ringrazia mons. Felice Bacco e la Parrocchia della Basilica Cattedrale di San Sabino, per la disponibilità a concedere un luogo suggestivo, per l'evento in questione. Saranno esposti e messi vendita manufatti artigianali realizzati dagli stessi partecipanti all'iniziativa. È un occasione da non perdere, anche per apprezzare il lavoro di appassionati di cucito, di creazioni di bigiotteria e manufatti domestici.
Potrebbe essere l'inizio per delle vere attività artigianali, magari mirate al recupero degli antichi mestieri e tradizioni del territorio, persi negli ultimi decenni. Infatti, le artigiane intendono ripristinare, almeno nella tradizione, l'antica usanza del cadeau nella ricorrenza del 2 novembre, ritornando alle origini contadine e all'antico detto: "U deu nuvembr all'an'm dell murt...anneuc ca purt!".

I maghi e streghe della festa di Hallowen – una festa che non appartiene alla nostra cultura e che è stata importata da oltreoceano – ci hanno fatto perdere il sano contatto con il lato buono del mondo ultraterreno, fatto di ricordi e di affetti per i propri cari, gelosamente custoditi nei cuori e pronti a riemergere attraverso i sogni.
Ebbene, le artiste vogliono esprimere alla città anche questo messaggio con l'esposizione in grotta. Nei giorni seguenti si faranno portavoce di questa antica tradizione, presso le scuole, grazie al patrocinio del Comune (Assessorato alla cultura e pubblica istruzione).
Ma al di là dell'aspetto commemorativo, l'augurio è che tale iniziativa artigianale sia di stimolo per gli appassionati che vogliano contribuire al recupero degli antichi mestieri, sviluppando una linfa creativa, artistica ed artigianale nella nostra comunità.

Francesco Specchio
(Pubbliche Relazioni Pro Loco Canosa)
"Con le mani e col cuore"
"SAN SABINO, UOMO DI DIO"

Uno scorcio, una concettuale visione dall'antico … Immagini riflesse in uno specchio immenso, vorticoso e quasi senza tempo, in cui la modernità e l'antichità si fondono in maniera naturale, quasi come se fossero il rovescio della stessa realtà estetica. Questo il semplice, ma sentito obiettivo della neo esposizione negli androni sotterranei di questo gioiello architettonico ed artistico del XIX secolo, che presto ospiterà il Museo Prevostale e Paleocristiano della Città di Canosa, Le prospettive e le fughe, sono ulteriormente rese suggestive da questi incantevoli sotterranei, ricavati nel giallo tufo canosino e sostenuti da poderosi blocchi di calcare bianco. Architettura di archi, scorci prospettici e giochi di luce, per esaltare le parti marmoree del complesso sabiniano della Cattedrale e non solo: preziose stampe antiche e pagine cartacee d'inestimabile valore storico ed antiquario, quasi osservate dalla varietà incredibile della ritrattistica sabiniana, sparsa in numerosi luoghi religiosi d'Italia.

L'esposizione, è il frutto di una instancabile collaborazione tra la Cattedrale di San Sabino, la Società di Storia Patria per la Puglia e la Fondazione Archeologica Canosina Onlus.
La mostra, è stata realizzata con la supervisione tecnica dell'archeologo Sandro Giuseppe Sardella, di Renato Tango della Dromos.it e della Dott.ssa Vittoria Valentina Pelagio, con la preziosa collaborazione del Dott. Pasquale Ieva, Presidente della Sezione di Storia Patria della Puglia, nonché personale curatore dell'ampia sezione iconografica della figura sabiniana. Il percorso espositivo, prevede anche una risistemazione della Cappella del Tesoro nella Basilica Cattedrale, in cui saranno visibili (in sicurezza) i preziosi reliquari, i guanti pontificali di XII secolo, il pastorale argenteo e la pala lignea del XV secolo.

L'obiettivo è stato quello di raccontare, attraverso i frammenti, la lunghissima storia che è insita nella fabbrica sabiniana della Cattedrale. I giochi di luce e le atmosfere degli ambienti sotterranei, contribuiscono ad impreziosirne le visioni e le prospettive di una ricerca, che non è semplicemente Storia, ma consapevolezza di una realtà millenaria.

Sandro Sardella
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