Schinzari Fulvio
Schinzari Fulvio
Cronaca

Canosa ricorda Fulvio Schinzari

Il Funzionario di Polizia tra le vittime della tragedia ferroviaria

La comunità canosina si stringe al dolore immane che ha colpito le famiglie delle vittime della tragedia ferroviaria sulla tratta Corato-Andria avvenuto nella tarda mattinata di martedì scorso. Tra le 23 le vittime identificate figura il funzionario di polizia Fulvio Schinzari(59 anni), natio di Galatina (LE), che stava tornando al lavoro dopo le ferie. Da Andria, dove viveva con la moglie e due figlie, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Fulvio Schinzari era diretto a Bari all'Ufficio del Personale della Questura. Dopo la laurea in Giurisprudenza, conseguita nel 1985, ha esercitato la professione di avvocato per quattro anni. Nell'ottobre del 1989 è entrato nei ruoli dei Funzionari della Polizia di Stato, dove ha ricoperto diversi incarichi. Il primo, per circa un anno, a Bari: funzionario addetto alla Squadra Mobile; poi dal 1991 al 2000, è stato funzionario al Commissariato di Barletta con incarico di responsabile della squadra di polizia giudiziaria e successivamente dal 2000 al 2002 ha diretto il Commissariato di Canosa di Puglia. Dal 2002 al 2005 è stato responsabile del settore Sicurezza e Protezione Civile presso il Comune di Andria e a seguire, per due anni, ha diretto il Commissariato di Corato prima di tornare a Canosa, come dirigente del Commissariato, dal febbraio 2007 a giugno 2012, quando ha assunto l'incarico di Dirigente dell'Ufficio del Personale della Questura di Bari. Una persona stimata e rispettata da tutti, una carriera ineccepibile, davvero esemplare per formazione e competenza come hanno sostenuto colleghi e conoscenti, autorità cittadine tra le quali l'ex sindaco Francesco Ventola, che l'hanno visto operare egregiamente a Canosa di Puglia(BT), distinguendosi per serietà, impegno e professionalità.

In merito, l'avvocato Enzo Princigalli del Foro di Trani ha dichiarato:«Ho conosciuto il dottor Schinzari negli anni in cui ha diretto tra il 2007 ed il 2012 il Commissariato di Canosa. L'impressione che ne ho avuto e' che si trattasse di un uomo molto concreto, dotato di grandissima abilità investigativa e nello stesso tempo capace come pochi di motivare il personale creando una squadra coesa e ben organizzata. In quegli anni ha diretto con successo importanti operazioni di contrasto alla criminalità locale forte dell'esperienza acquisita in territori infiltrati da una malavita di ben altro spessore. Un uomo forte, coraggioso, colto e amante dell'arte che in servizio non ha mai esitato a rischiare la sua incolumità nella sfida alla criminalità più feroce. Ha trovato assurdamente la morte in un luogo che considerava sicuro, quel treno nel quale, ho appreso, amava immergersi nella lettura durante i suoi frequenti viaggi per raggiungere la Questura di Bari». Una perdita importante per la famiglia, per la comunità, per la Polizia di Stato che lo ricorderanno come persona solare, integerrima ed onesta, insostituibile ed indimenticabile.
Bartolo Carbone
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