Economia
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L’impatto della pandemia sull’economia della BAT

La disamina di Emmanuele Daluiso-  Vice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles

L'economia della BAT prima della pandemia
Come si presentava l'economia della BAT allo scoppio della pandemia? Non bene, perché la crescita economia, in termini reali, tra il 2000 e il 2019 è stata insoddisfacente, tanto da registrare nel 2019 un valore complessivo inferiore a quello del 2000. Se in termini reali l'economia italiana è cresciuta in questo periodo del +6,4%, quella della BAT ha registrato una perdita pari a -4,3%.

L'impatto della pandemia sull'export
Segnali positivi durante la pandemia ci sono stati perché, se è vero che nel 2020 si è registrato un calo del 7,9%, nel 2021 si è avuto un incremento del 15,4% e pertanto il saldo netto del biennio 2020-2021 è stato pari a +6,4%, poco meno dell'incremento nazionale (+7,5%).
Il risultato della BAT è ancor più apprezzabile se consideriamo che la Puglia nello stesso periodo ha registrato una perdita pari a -4% e il Mezzogiorno nel suo complesso una crescita di appena il 2,1%.
Per quanto riguarda le merci che più hanno contribuito ai positivi segnali dell'export ci sono i prodotti agricoli e alimentari, che anche nel 2020 hanno registrato un forte incremento. Interessante è anche la ripresa nel 2021 dell'export della BAT per il comparto chimico (+ 35,2% rispetto al 2020, +10,6% rispetto al 2019.
Battuta d'arresto, invece, per il comparto che più contribuisce all'export della BAT, il tessile-abbigliamento-calzaturiero: -15% nel 2020 con segnali di ripresa nel 2021; rispetto al 2019 comunque si registra un calo del 2,6%.

L'impatto della pandemia sull'occupazione …
L'impatto della pandemia sull'occupazione è stato nel suo insieme negativo in Italia, con una perdita di occupati di oltre il 3% nel 2020 e una lieve ripresa di appena lo 0,8% nel 2021, insufficiente a ritornare ai livelli del 2019.
In questo contesto nazionale, che ha interessato tanto il Centro Nord quanto il Mezzogiorno, la BAT ha avuto un impatto negativo ancora più accentuato. Infatti, nel 2020 la perdita di occupazione è stata pari al 5,5%. Nel 2021, tuttavia, la BAT ha manifestato una capacità di ripresa significativa (+4,4%), ma comunque insufficiente a colmare la perdita dell'anno precedente. Rispetto al 2019 nel 2021 la BAT ha segnato una perdita di occupazione pari all'1,3%.

… sull'occupazione femminile …
A soffrire maggiormente nella BAT è stata la componente femminile, che rispetto alla media nazionale già nel 2019 presentava un valore modestissimo (il 32,5% dell'occupazione totale, contro il 42,3% nazionale) sceso ulteriormente sia nel 2020 (31,7%) che nel 2021 (30,9%). Con tali valori la BAT è l'ultima delle province pugliesi in termini di occupazione femminile rispetto all'occupazione totale.

…. sui settori produttivi
Passando a esaminare l'impatto occupazionale sui settori produttivi emerge che nel biennio 2020-2021 rispetto al 2019 è complessivamente aumentata l'occupazione nel settore agricolo (+19%) e nel settore industriale (+26%), a fronte di una perdita di posti di lavoro nel settore dei servizi (-13,5%).
Nel settore dell'industria è aumentata l'occupazione sia nell'industria in senso stretto (+24,4%) che nel comparto delle costruzioni (+30,8%). Nel settore dei servizi si è invece registrata una crescita di occupazione nel comparto del commercio, alberghi e ristoranti (+29,1%) e una perdita nel comparto degli altri servizi (-30,4%).
A seguito di tali dinamiche, la distribuzione dell'occupazione per settori vede prevalere il settore dei servizi con il 58,6% (69,3% a livello nazionale), seguito dal settore industriale con il 25,3% (26,6% a livello nazionale) e dal settore dell'agricoltura, foreste e pesca con il 16,1% (4,1% a livello nazionale).

Considerazioni conclusive
I dati evidenziano che anche nel caso della BAT la pandemia ha registrato impatti significativi, non tutti però negativi.
Se per un verso abbiamo evidenziato un impatto negativo sull'occupazione, soprattutto su quella femminile, e sull'export, dall'altro abbiamo visto impatti positivi proprio nel 2020 sull'export di prodotti agroalimentari. Il settore agricolo, come abbiamo visto, continua ad avere un ruolo rilevante nella BAT, con un livello di occupazione pari a quattro volte la media nazionale.
Va comunque evidenziata la capacità di ripresa dell'economia della BAT nel 2021, grazie ai comparti agroalimentare, manifatturiero, costruzioni, commercio e alberghi e ristoranti.
Resta, tuttavia, il fatto che l'economia della BAT è strutturalmente debole, come abbiamo visto dai dati sulla sua evoluzione dal 2000 al 2019, specializzata su produzioni a basso valore aggiunto, che ovviamente non possono dare un grande contributo alla crescita occupazionale.
Di qui la necessità di una strategia di medio-lungo periodo, che, coinvolgendo le istituzioni locali e le rappresentanze imprenditoriali e sindacali, punti a promuovere significativi processi di innovazione del sistema produttivo, cogliendo le nuove opportunità dei fondi europei e nazionali, in particolare le risorse programmate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e i nuovi fondi europei previsti per il periodo 2021-2027.
Emmanuele Daluiso- Vice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles
Membro dell'AISRE-Associazione Italiana di Scienze Regionali
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