Canosa di Puglia
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Canosa: Tutela e valorizzazione del paesaggio rurale storico

La nota di Italia Nostra Canosa di Puglia

Il 14 novembre scorso si è tenuto un Convegno organizzato dal Comune di Canosa di Puglia per la presentazione della candidatura di una porzione di territorio comunale all'Elenco Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole. Italia Nostra ha collaborato al progetto redatto dalla Sezione Urbanistica del Comune di Canosa con il contributo scientifico dell'agronomo dottor Alfonso Germinario e col contributo fotografico del nostro Gigi Garribba. Il Convegno si è svolto in due sessioni, in mattinata con una visita sul campo presso l'Azienda Agricola Rossi, e nel pomeriggio nel foyer del Teatro Lembo, con gli interventi del Professor Leonardo di Mauro docente di Storia dell'Architettura presso l'Università di Napoli Federico II, di Pasquale Ieva, presidente della Sezione di Canosa di Storia Patria, e dell'Architetto Vincenzo Lasorella Dirigente della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia. Con la Delibera del Consiglio Comunale n. 34 del 30 maggio 2025, è stata approvata la Variante di Adeguamento del Piano Urbanistico Generale del Comune di Canosa al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia. Tra gli obiettivi generali perseguiti dal Piano Paesaggistico Regionale c'è la riqualificazione dei paesaggi rurali storici. La candidatura del Comune di Canosa per iscrivere una parte del nostro territorio rurale nell'Elenco Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici è il primo passo in questa direzione.

La parte del territorio individuata per questo progetto è quel sistema collinare che collega la vallata dell'Ofanto con la Premurgia, cioè l'area attraversata dal Canale della Piena delle Murge, le aree attraversate dalla Via Vecchia per Minervino- Femmina Morta, la Mezzana di Basta e il Canale della Vetrina. Questo territorio, è un luogo dove si sono sedimentate nel tempo pratiche agricole, culture e storie differenti. È qui che le tecniche di coltivazione intensive della pianura si incontrano con le tradizioni agropastorali più antiche legate alla Murgia. Qui la mano dell'uomo ha plasmato il paesaggio, con la sua opera incessante nel corso dei secoli. Osservare questo paesaggio significa leggere la storia della Puglia attraverso le sue forme agrarie: l'organizzazione parcellare dei campi, le tipologie di colture, la presenza di antichi tratturi che un tempo collegavano la pianura ai pascoli murgiani, la localizzazione di masserie storiche che fungevano da centri di produzione e di vita sociale. Disseminati nel paesaggio, si incontrano i caratteristici ricoveri rustici, le "casedde". Costruite con le pietre calcaree raccolte pazientemente dai campi per renderli più fertili, queste piccole costruzioni rappresentano un esempio tangibile della fatica e dell'ingegno contadino, un rifugio essenziale nel cuore del lavoro agricolo.

L'evoluzione delle tecniche colturali è ancora visibile nel paesaggio attuale. I marginali vigneti ad alberello, con la loro forma bassa e raccolta, sono un retaggio di un sistema di coltivazione più antico, gradualmente soppiantato dai più produttivi vigneti a tendone. Accanto a questi, resiste il tradizionale olivo potato a forma di vaso, una sagoma iconica che testimonia una pratica colturale secolare, adattata alle condizioni locali e finalizzata alla raccolta agevole delle olive. L'iscrizione di questa porzione del nostro territorio nell'Elenco Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici presso il Ministero delle Politiche Agricole, se la candidatura sarà ammessa, contribuirà alla sua tutela e alla sua valorizzazione.
Italia Nostra Canosa di Puglia
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