L'Aeronautica Militare in prima linea per l'emergenza

In tempi strettissimi effettua trasporti di pazienti in bio-contenimento

sabato 21 marzo 2020 16.38
Non si ferma la macchina del soccorso aereo, in questi giorni impegnata con tutte le risorse del Paese per l'emergenza Coronavirus. Sono frequenti le missioni di trasporto effettuate dai velivoli dell'Aeronautica Militare per trasferire in sicurezza pazienti da un ospedale all'altro, alleviando così la pressione sui centri di cura del nord Italia in questo momento maggiormente interessati dal problema. Per fronteggiare l'emergenza è stato creato un hub temporaneo presso la base aerea di Cervia, dove sono sempre pronti al decollo elicotteri HH-101 ed equipaggi del 9° e del 15° Stormo, nonché team di medici ed infermieri della Forza Armata specializzati in trasporti in alto bio-contenimento. Proseguono i trasporti effettuati dai velivoli C-130J della 46ª Brigata Aerea riservati ai pazienti che da Bergamo sono stati trasferiti in altri ospedali della nazione. In ognuno degli interventi effettuati, il velivolo, in stato di allerta sulla base di Pisa e attivato su richiesta del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) della Protezione Civile, ha prelevato sull'aeroporto di Cervia il team di bio-contenimento e le speciali barelle di isolamento, per poi dirigersi verso l'aeroporto di Orio al Serio per l'imbarco dei pazienti.

Nelle ultime settimane, inoltre, sono stati effettuati altri trasporti di questo genere con gli elicotteri HH-101 del 15° Stormo, con il supporto anche di equipaggi del 9° Stormo di Grazzanise, sempre partendo dalla base di Cervia per intervenire in diversi luoghi del territorio nazionale. Si tratta di aeromobili di ultima generazione utilizzati per molte tipologie di missioni, dalla ricerca e soccorso fino al supporto alle operazioni speciali, configurati in questo caso come delle vere e proprie "ambulanze volanti", in grado di trasportare pazienti in modalità di bio-contenimento attraverso speciali barelle isolate A.T.I. (Aircraft Transit Isolator), nonché assistere i pazienti con apparati di respirazione durante il volo.

Sono atterrati lo scorso 19 marzo sull'aeroporto di Pratica di Mare i due velivoli dell'Aeronautica Militare, un KC-767 del 14° Stormo ed un C-130J della 46^ Brigata Aerea, partiti alle prime luci dell'alba da Colonia, in Germania, con un carico di circa sette tonnellate di attrezzature per l'assistenza respiratoria ed altri apparati di supporto e materiale sanitario. Il materiale, destinato alla Protezione Civile, sarà distribuito alle strutture ospedaliere maggiormente in difficoltà per l'emergenza sanitaria in atto nel Paese.

Fondamentale il contributo dell'Aeronautica Militare anche nelle operazioni di allestimento, a Cremona, dell'ospedale da campo messo a disposizione della Protezione Civile dalla Samaritan's Purse (SP), un'organizzazione umanitaria cristiana evangelica proveniente dagli Stati Uniti. Il primo DC8 americano è atterrato lo scorso 17 marzo sull'aeroporto di Villafranca - Verona con a bordo personale (sanitario e logistico) e attrezzature mediche, tra cui 8 unità di terapia intensive ICU, di primaria importanza in questi giorni di emergenza epidemiologica Covid 19. Un secondo volo previsto nei prossimi giorni permetterà di integrare il team di specialisti supportando ulteriormente il funzionamento della struttura.

L'Aeronautica Militare e, in particolare, un team specializzato del 3° Stormo, in coordinamento con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane, alcuni rappresentanti della Protezione Civile di Cremona ed una delegazione dell'advanced team della SP, oltre ad aver assicurato i supporti logistici necessari all'accoglienza e trasporto del personale e dei materiali presso la città di Cremona, ha contribuito ulteriormente nelle operazioni di allestimento dell'ospedale. Nello specifico, il 3° Stormo, attivato dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) su richiesta della Protezione Civile, ha messo a disposizione della Samartin's Purse attrezzature idrauliche ed elettriche, come rubinetteria, illuminazione campale, docce e caldaie, fondamentali a rendere operativo l'ospedale.

Gli assetti e gli equipaggi sono in stato di allerta operativa, 24 ore su 24, pronti a partire in tempi strettissimi. Le attività vengono coordinate dal Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (Ferrara), centro nevralgico della Forza Armata che attraverso il proprio Air Operation Center è deputato a ricevere e valutare le richieste che di volta in volta possono arrivare da ospedali, prefetture o, in questo caso in modo accentrato, dalla Protezione Civile, traducendo le stesse in ordini di missione per i reparti di volo designati. Nelle missioni di trasporto sanitario di urgenza – e ora più che mai – è essenziale il "fattore tempo", che è possibile contenere grazie a meccanismi e procedure consolidate nel tempo e alla stretta e proficua sinergia in atto tra i diversi Dicasteri coinvolti e le agenzie del soccorso impegnate sul campo. Tali interventi si inquadrano nel più ampio quadro delle attività di supporto delle Forze Armate all'emergenza COVID-19. Fin dalle prime fasi, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha assicurato il massimo sforzo della Difesa a supporto del Paese e, grazie alla capacità di trasporto in bio contenimento, l'Aeronautica Militare ha fornito un significativo contributo al dispositivo messo in campo dal Ministero della Difesa a supporto del Ministero degli Affari Esteri, della Salute e della Protezione Civile.