Epifania: festa della Luce che si manifesta

Le riflessioni di Salvatore Sciannamea

venerdì 5 gennaio 2018 23.42
Non Gaspare, Melchiorre o Baldassarre, non la Befana, ma la Luce di salvezza. I magi non erano tre, non erano Re, ma studiosi. Chi studia guarda ciò che è piccolo per scoprire dietro all'apparente qualcosa di grande, come i magi. Chi studia cerca la sapienza simbolizzata dalla stella, come i magi. Chi studia non resta fermo, si mette in cammino, come i magi. Chi studia sa riconoscere la regalità, come per l'oro dei magi. Chi studia sa riconoscere l'animo che si innalza al cielo, come per l'incenso dei magi. Chi studia riconosce il mistero dell'umanità, della sofferenza e della morte, come il simbolo della mirra dei magi. L'Epifania è manifestazione della luce ai pagani, come ai magi. Il dono è a loro che viene fatto. Mi auguro che lo studio, la scienza, la ricerca ci aiutino, come per i magi, a ricomprenderci pagani per poter scoprire che il dono è fatto per ognuno di noi. Parole come paternità, fraternità, bontà, carità o comunione sono tremendamente adulterate e prostituite. Possa la consapevolezza del paganesimo pratico aiutarci a camminare, come i magi, per scoprire la vera gioia. A chi crede di essere cristiano autentico o superiore agli altri, possa imparare l'intelligenza vera da tanto paganesimo; i magi hanno infatti insegnato ai teologi di Gerusalemme che non serve conoscere il cammino, ma che è fondamentale mettersi in viaggio. Senza pellegrinare non si incontra neppure sè stessi. Buona e santa epifania, "manifestazione" al nostro paganesimo imperante.
Salvatore Sciannamea