Egoista a 18 anni?

Mons. Luigi Bettazzi incontra i giovani ad Andria

domenica 3 novembre 2019 8.39
Sarà la sede del Museo Diocesano "San Riccardo", in Via De Anellis, n. 46 ad Andria(BT), ad ospitare l'incontro – dibattito con Mons. Luigi Bettazzi sul tema "Egoista a 18 anni?" organizzato dai ragazzi dell'Anno di Volontariato Sociale "Invitati per Servire" in collaborazione con ACI, MSAC, PAX CHRISTI e servizio diocesano di Pastorale Giovanile. che si terrà martedì 5 novembre alle ore 19,00. Mons. Luigi Bettazzi ( classe 1923),Vescovo Emerito della Diocesi di Ivrea e Presidente di Pax Christi, è stato ordinato presbitero il 4 agosto 1946, eletto alla Chiesa titolare di Tagaste e nominato ausiliare di Bologna il 10 agosto 1963. E' stato ordinato vescovo il 4 ottobre 1963; ha partecipato a tre sessioni del Concilio Vaticano II (1963 – 1965), poi trasferito ad Ivrea il 26 novembre 1966. Divenuto emerito il 20 febbraio 1999, è l'unico vescovo italiano presente al Concilio Vaticano II oggi vivente. L'incontro di martedì prossimo che prende spunto da una recente pubblicazione per le Edizioni La Meridiana di Molfetta di Mons. Luigi Bettazzi,, sarà introdotto da don Mimmo Francavilla, Direttore Caritas di Andria e dai saluti del Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi.

Monsignor Luigi Bettazzi torna con un immediato e scorrevole testo per i giovani che stanno per intraprendere le proprie scelte di vita. A loro l'autore si rivolge con il tono diretto e spigliato di chi conosce la realtà giovanile, dai sentimenti alle relazioni, dalla solitudine all'intenso desiderio di libertà e condivisione, tipica di questa età. Con un breve cenno alla storia recente, Bettazzi mette in luce in modo naturale – proprio di chi le ha vissute – le dinamiche con cui l'Occidente ha gestito libertà e democrazia, preparando un mondo che non sa più amare, accogliere, includere. Incarnando nella storia l'umanità e la divinità di Cristo, il vescovo apre ai giovani una prospettiva umana e divina insieme, in cui l'uomo non è asservito ma co-partecipe e co-responsabile, insieme al suo Creatore, della gestione del mondo e dei rapporti sociali. In questa sorta di memorandum, Bettazzi sollecita i ragazzi ad agire in una realtà che li preferisce addomesticati, silenziosi, repressi, affinché realizzino la propria pienezza e libertà nell'unico modo possibile: mettendosi in relazione. Si invitano in modo particolare i giovani, i giovanissimi e quanti hanno a cuore la loro formazione a partecipare.