Canosa: La festa della salsa come si faceva una volta all’Oasi Minerva
Un “rito” collettivo aggregativo di enorme valore sociale e alimentare
sabato 13 settembre 2025
17.37
Una tradizione che si rinnova e consolida nel tempo quella di preparare le conserve ed in particolare della salsa, che anche quest'anno ha coinvolto gli ospiti della RSSA "Oasi Minerva" di Canosa di Puglia insieme a tutto lo staff dell'Auraspei. Un percorso ben collaudato e curato : dal lavaggio dei pomodori e dei vasi, all'inserimento del basilico, alla macinatura per ottenere la nuova salsa fino alla cottura nei pentoloni sul fornelli a gas. Sono le tappe salienti che hanno condotto alla preparazione della salsa da consumare nei mesi autunnali ed invernali e nell'anno successivo. Tutta la preparazione organizzata nei dettagli con le indicazioni: il cartello del primo step riporta "Lavati con Amore … i nostri pomodori", utilizzando acqua fresca con "mani delicate e tanta cura." Segue "Laviamo il Basilico" alla stregua di una carezza "profumata per il nostro basilico, sciacquiamo piano piano, con dolcezza" prima di passare a riempire i boccacci. "Versiamo la bontà in ogni vasetto, un cucchiaio di salsa, un pizzico di amore" e al termine della preparazione "Diamo il bagno! Un caldo abbraccio per conservare l'estate." Lo step conclusivo quello della "sterilizzazione lenta", attraverso il metodo della bollitura, "per un ricordo che dura tutto l'anno".
Alla residenza dell'Oasi Minerva, nel pomeriggio dello scorso venerdì sono state rivissute le fasi della preparazione della salsa che "mira a risvegliare negli anziani il ricordo di un evento che coinvolgeva ogni famiglia, un sorta di sagra familiare." Come hanno dichiarato i referenti della Società Auraspei alla presenza tra gli altri dell'europarlamentare Francesco Ventola, dell'assessore alla cultura Cristina Saccinto, Don Felice Bacco e Don Antonio Turturro, entusiasti di aver partecipato alla "Festa della salsa come si faceva una volta" che attraverso la conserva permette una ricetta semplice con pochi ingredienti, di gustare il sapore dei pomodori pugliesi nei prossimi mesi. Tradizione, genuinità e arte culinaria hanno contraddistinto la preparazione della salsa e della conserva in condivisione e partecipazione gioiosa per un "rito" collettivo aggregativo, di enorme valore sociale e alimentare "Non esiste un piatto che non migliori con l'aggiunta di una buona salsa" , nell'auspicio di tutti i partecipanti che anche quest'anno hanno dato il proprio contributo fattivo e collaborativo alla buona riuscita della conserva.
Riproduzione@riservata
Alla residenza dell'Oasi Minerva, nel pomeriggio dello scorso venerdì sono state rivissute le fasi della preparazione della salsa che "mira a risvegliare negli anziani il ricordo di un evento che coinvolgeva ogni famiglia, un sorta di sagra familiare." Come hanno dichiarato i referenti della Società Auraspei alla presenza tra gli altri dell'europarlamentare Francesco Ventola, dell'assessore alla cultura Cristina Saccinto, Don Felice Bacco e Don Antonio Turturro, entusiasti di aver partecipato alla "Festa della salsa come si faceva una volta" che attraverso la conserva permette una ricetta semplice con pochi ingredienti, di gustare il sapore dei pomodori pugliesi nei prossimi mesi. Tradizione, genuinità e arte culinaria hanno contraddistinto la preparazione della salsa e della conserva in condivisione e partecipazione gioiosa per un "rito" collettivo aggregativo, di enorme valore sociale e alimentare "Non esiste un piatto che non migliori con l'aggiunta di una buona salsa" , nell'auspicio di tutti i partecipanti che anche quest'anno hanno dato il proprio contributo fattivo e collaborativo alla buona riuscita della conserva.
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