Aggressioni a medici e personale sanitario: “La solidarietà non basta. Serve un cambio di passo e una nuova cultura sul ruolo sociale degli operatori sanitari”

L'intervento del Consigliere regionale del Pd Pier Luigi Lopalco

giovedì 8 febbraio 2024 8.59
"Presidi ospedalieri e operatori sanitari continuano purtroppo ad essere oggetto di violenze e aggressioni. Le cronache degli ultimi giorni dimostrano come medici, infermieri e operatori sanitari – quelli che un tempo erano considerati gli eroi della pandemia – siano sempre più costretti a sopportare il peso di minacce e intimidazioni. È evidente che tale situazione non può permanere." È quanto dichiara il Consigliere regionale del Pd Pier Luigi Lopalco esprimendo vicinanza e solidarietà a quanti ogni giorno, pur tra mille difficoltà, lavorano con professionalità e abnegazione per tutelare la salute dei cittadini. "La solidarietà però non basta – prosegue Lopalco. - Per uscire da tale situazione è necessario analizzare le cause che generano tale fenomeno. Il Sistema Sanitario Nazionale è in affanno, questo è un dato di fatto. Lo dimostrano i tagli alla spesa sanitaria. La carenza di medici e personale sanitario che provocano inevitabilmente una limitazione delle prestazioni. Se a questo aggiungiamo il continuo puntare il dito contro la cattiva organizzazione del sistema e dei presidi sanitari, le liste d'attesa infinite e la carenza di personale che genera rabbia e sfiducia nel cittadino, il gioco è fatto! Lo dico sommessamente: le "regole del gioco" vanno riscritte. Il pronto soccorso non può e non deve essere la panacea di tutti i mali. Non ci si deve rivolgere al pronto soccorso per patologie croniche o non urgenti e per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate attraverso servizi ambulatoriali. Serve potenziare la medicina del territorio e avviare una campagna di informazione sul ruolo sociale svolto dai professionisti della salute, chiamati troppo spesso a operare in condizioni oggettivamente critiche, ma sempre disposti a prestare la propria opera per il bene della collettività.. L'alternativa c'è. Lavoriamo - conclude Lopalco - in questa direzione se vogliamo continuare a offrire ai cittadini un servizio sanitario pubblico e universale al servizio dei cittadini"