Accogliere è un dovere oltre che un obbligo
I chiarimenti del sindaco di Canosa
giovedì 16 giugno 2016
15.17
Il sindaco Ernesto La Salvia, a Roma per impegni istituzionali, considera necessario chiarire alcuni punti su quanto riportato nell'articolo "No di Canosa ai migranti nel Palazzetto", pubblicato dal quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" quest'oggi. "Ritengo debba essere chiarito sia l'accaduto sia quanto avviene nella realtà di tutti i giorni tra Comuni e Prefetture – ha dichiarato il primo cittadino di Canosa -. La ricerca continua di posti dove alloggiare momentaneamente i migranti in condizioni consone, implica un costante e continuo confronto tra gli Enti preposti. Le proposte fatte dall'una o dall'altra parte vengono verificate e sempre consensualmente condivise. I Palazzetti dello Sport sono presi in considerazione in ogni città (vedi Barletta); a verificarne l'utilizzo di quello di Canosa, sabato scorso, sono intervenuti, oltre ad Ernesto Liguori, vicario del Prefetto, anche il sindaco, l'assessore Elia Marro, insieme ai consueti fruitori del Palazzetto. La decisione di considerarlo "non adatto" è stata collegiale e naturalmente condivisa da chi rappresenta il Palazzo del Governo, al punto che Liguori stesso ha individuato l'alternativa. Il titolo dell'articolo, in particolar modo, non chiarisce quanto accaduto, quasi facendo trasparire una inesistente contrapposizione fra Enti comunali e Prefettura. Il Comune di Canosa, come tutti gli altri della provincia, non smetterà di approfittare della grande disponibilità al dialogo ed al confronto di sua eccellenza Clara Minerva e dei suoi funzionari, nell'unico interesse della gestione, secondo le competenze di ciascuno, della cosa pubblica".
"Ribadisco ancora una volta che "accogliere è un dovere oltre che un obbligo", come ho dichiarato nell'articolo pubblicato – ha concluso il sindaco Ernesto La Salvia -. E che dobbiamo sempre ricordare che "abbiamo a che fare con persone con bisogni e storie di violenza subita che non ci tolgono nulla, anzi ci danno la possibilità di costruire un mondo migliore, più "umano" per tutti", ha riaffermato il primo cittadino di Canosa.
Ufficio Stampa :Francesca Lombardi
"Ribadisco ancora una volta che "accogliere è un dovere oltre che un obbligo", come ho dichiarato nell'articolo pubblicato – ha concluso il sindaco Ernesto La Salvia -. E che dobbiamo sempre ricordare che "abbiamo a che fare con persone con bisogni e storie di violenza subita che non ci tolgono nulla, anzi ci danno la possibilità di costruire un mondo migliore, più "umano" per tutti", ha riaffermato il primo cittadino di Canosa.
Ufficio Stampa :Francesca Lombardi