Le Pillole
Le pillole di Nunzio Valentino: Petrolio e Sangue nel mondo, bagnanti a difesa del MARE NOSTRUM
E' come se assistessimo ad un pericoloso ritorno al passato
mercoledì 13 agosto 2014
18.13
Petrolio che gronda sangue nel mondo ..... guerre combattute casa per casa, vittime innocenti ,etnie ,religiose e non ,in fuga per evitare un genocidio annunciato , una pulizia etnica ottenuta senza colpo ferire ,fatta di fame e sete ,di tanti bambini stremati dalla fatica e dalla paura .
Nazioni che si disfano e si formano con il solo vero scopo di controllare le vie di produzione,trasformazione e trasporto delle fonti fossili idrocarburiche. Petrolio e gas, embarghi annunciati ,attuati ma anche ritirabili ,armi di distruzione che vanno e vengono .....tanti innocenti vittime di questo nostro assurdo mondo.
Una verità comunque c"è , di natura scientifica e numerica incontrovertibile ..... il mondo moderno ,quello che moderno vuol diventare ,non può fare a meno dell";oro nero che condiziona il 96 per cento del trasporto mondiale !
Petrolio rifiutato a priori a casa nostra ..... bagnanti a difesa del MARE NOSTRUM ,per evitare il passaggio di un gasdotto o trivellazioni a mare , saggi di verifica di possibile produzione di idrocarburi .
Storie a valenza diversa , ma accomunate da uno stessa mancanza di raziocinio ,storie inspiegabili che lasciano confusi e impotenti i leaders del mondo da una parte e la politica di casa nostra incapace di individuare una strada Italiana all"energia,percorrendola tutta,sino in fondo,dall"altra.
Le guerre non sono solo quelle in corso , Iraq ,Libia,Siria ( anche Gaza non sfugge alla regola ,i nostri media non dicono che tra Israeliani e Palestinesi si combatte per il controllo non solo delle fonti idriche ma anche del gas trovato a terra ed in mare ) ,ma pericolosi sono i focolai accesi in Ucraina ,in Algeria,in Nigeria, in Venezuela ,nei paesi del Far East a vocazione musulmana .
E" come se assistessimo ad un pericoloso ritorno al passato .......stiamo preparandoci ,senza piena cognizione ,alle Crociate del ventunesimo secolo;?
Il peggio oggi si chiama Iraq , l"avanzata inarrestabile di ;ISIS , il nuovo proclamato Califfato dell" Iraq e della grande Siria; il rischio vero per noi ,che stancamente vediamo giornalmente il sangue che cola da corpi straziati , è la progettata esportazione del terrorismo jiadista nei paesi ora solo spettatori di tanta violenza .
Se questa è la realta con cui razionalmente dobbiamo confrontarci, dobbiamo considerare che il problema Iraq allargato agli altri paesi produttori, porrà nel medio breve periodo problemi di approvvigionamento di fonti petrolifere al mondo sviluppato ,all"Europa in primis ,Italia e Germania in testa.
Gli esperti hanno calcolato che se a breve mancasse al conto solo un terzo della produzione Irachena , considerato che la Libia produce oggi solo un decimo della sua potenzialità ,il prezzo del grezzo schizzerebbe a 150 dollari al barile ( incremento del 40 per cento ). La nostra Italia, fortemente dipendente dal gas, rischia un inverno freddo se ci fosse un default anche parziale delle forniture ( pesano il 60 per cento del nostro consumo nazionale ) che attraverso tubi ci pervengono da Algeria e Russia .
Nel mentre che qualcuno bussa alla nostra consulenza professionale per riattivare raffinerie in Iran ( vige ancora l"embargo ,ma fonti bene informate dicono che lo stesso durerà ancora per poco e comunque già da tempo gli alberghi di Teheran sono pieni di Americani ed Europei pronti a ripartire con il business ) o per impianti di produzione di energia in Lituania , qui dal mare di San Pietro in Bevagna ci chiediamo che senso ha ,a fronte di una povertà energetica conclamata del nostro Paese (copriamo con le risorse indigene solo il 10 per cento del
fabbisogno ) , pattugliare le coste chiedendo ....giù le mani dal MARE NOSTRUM ?
Ci piacerebbe confrontarci con l"onorevole Giuseppe L"Abbate per chiergli non solo come pensa di risolvere gli extra costi per la nostra bilancia dei pagamenti dovuti all"incremento costi della bolletta energetica di importazione ma sopratutto come risolverebbe il problema del freddo del prossimo inverno visto che non si possono fare trivellazioni,non può transitare il gasdotto pensato attraccare sulla costa Salentina ,non si possono costrure stoccaggi strategici in caverna con utilizzo di pozzi spenti di gas ?
Ci piacerebbe spiegare al nostro onorevole lo stato delle tecnologie applicabili ,di cui noi ingegneri Italiani siamo fieri perchè tra i primi nel mondo , lo stretto controllo del rischio in tutte le fasi di progetto ,di realizzazione,di costruzione e di gestione che sappiamo applicare
Cari bagnanti in protesta ,caro onorevole , pensate che con una casa a cinquanta metri circa dal bagnasciuga,con un mare spendido che fa la gioia dei miei due nipoti , con nessun interesse privato in acta , se ci fossero rischi avrei dei dubbi ?
Sappiate che noi ,come al solito ,difenderemo il nostro povero giardino ,nel mentre i paesi che si affacciano sul MARE NOSTRUM ,Croati in prima fila a poche decine di metri dalle nostre acque territoriali stanno già cercando quegli idrocarburi ,rubando con le tecniche di perforazione orizzontale anche il petrolio ed il gas di casa nostra!
Nunzio Valentino
Nazioni che si disfano e si formano con il solo vero scopo di controllare le vie di produzione,trasformazione e trasporto delle fonti fossili idrocarburiche. Petrolio e gas, embarghi annunciati ,attuati ma anche ritirabili ,armi di distruzione che vanno e vengono .....tanti innocenti vittime di questo nostro assurdo mondo.
Una verità comunque c"è , di natura scientifica e numerica incontrovertibile ..... il mondo moderno ,quello che moderno vuol diventare ,non può fare a meno dell";oro nero che condiziona il 96 per cento del trasporto mondiale !
Petrolio rifiutato a priori a casa nostra ..... bagnanti a difesa del MARE NOSTRUM ,per evitare il passaggio di un gasdotto o trivellazioni a mare , saggi di verifica di possibile produzione di idrocarburi .
Storie a valenza diversa , ma accomunate da uno stessa mancanza di raziocinio ,storie inspiegabili che lasciano confusi e impotenti i leaders del mondo da una parte e la politica di casa nostra incapace di individuare una strada Italiana all"energia,percorrendola tutta,sino in fondo,dall"altra.
Le guerre non sono solo quelle in corso , Iraq ,Libia,Siria ( anche Gaza non sfugge alla regola ,i nostri media non dicono che tra Israeliani e Palestinesi si combatte per il controllo non solo delle fonti idriche ma anche del gas trovato a terra ed in mare ) ,ma pericolosi sono i focolai accesi in Ucraina ,in Algeria,in Nigeria, in Venezuela ,nei paesi del Far East a vocazione musulmana .
E" come se assistessimo ad un pericoloso ritorno al passato .......stiamo preparandoci ,senza piena cognizione ,alle Crociate del ventunesimo secolo;?
Il peggio oggi si chiama Iraq , l"avanzata inarrestabile di ;ISIS , il nuovo proclamato Califfato dell" Iraq e della grande Siria; il rischio vero per noi ,che stancamente vediamo giornalmente il sangue che cola da corpi straziati , è la progettata esportazione del terrorismo jiadista nei paesi ora solo spettatori di tanta violenza .
Se questa è la realta con cui razionalmente dobbiamo confrontarci, dobbiamo considerare che il problema Iraq allargato agli altri paesi produttori, porrà nel medio breve periodo problemi di approvvigionamento di fonti petrolifere al mondo sviluppato ,all"Europa in primis ,Italia e Germania in testa.
Gli esperti hanno calcolato che se a breve mancasse al conto solo un terzo della produzione Irachena , considerato che la Libia produce oggi solo un decimo della sua potenzialità ,il prezzo del grezzo schizzerebbe a 150 dollari al barile ( incremento del 40 per cento ). La nostra Italia, fortemente dipendente dal gas, rischia un inverno freddo se ci fosse un default anche parziale delle forniture ( pesano il 60 per cento del nostro consumo nazionale ) che attraverso tubi ci pervengono da Algeria e Russia .
Nel mentre che qualcuno bussa alla nostra consulenza professionale per riattivare raffinerie in Iran ( vige ancora l"embargo ,ma fonti bene informate dicono che lo stesso durerà ancora per poco e comunque già da tempo gli alberghi di Teheran sono pieni di Americani ed Europei pronti a ripartire con il business ) o per impianti di produzione di energia in Lituania , qui dal mare di San Pietro in Bevagna ci chiediamo che senso ha ,a fronte di una povertà energetica conclamata del nostro Paese (copriamo con le risorse indigene solo il 10 per cento del
fabbisogno ) , pattugliare le coste chiedendo ....giù le mani dal MARE NOSTRUM ?
Ci piacerebbe confrontarci con l"onorevole Giuseppe L"Abbate per chiergli non solo come pensa di risolvere gli extra costi per la nostra bilancia dei pagamenti dovuti all"incremento costi della bolletta energetica di importazione ma sopratutto come risolverebbe il problema del freddo del prossimo inverno visto che non si possono fare trivellazioni,non può transitare il gasdotto pensato attraccare sulla costa Salentina ,non si possono costrure stoccaggi strategici in caverna con utilizzo di pozzi spenti di gas ?
Ci piacerebbe spiegare al nostro onorevole lo stato delle tecnologie applicabili ,di cui noi ingegneri Italiani siamo fieri perchè tra i primi nel mondo , lo stretto controllo del rischio in tutte le fasi di progetto ,di realizzazione,di costruzione e di gestione che sappiamo applicare
Cari bagnanti in protesta ,caro onorevole , pensate che con una casa a cinquanta metri circa dal bagnasciuga,con un mare spendido che fa la gioia dei miei due nipoti , con nessun interesse privato in acta , se ci fossero rischi avrei dei dubbi ?
Sappiate che noi ,come al solito ,difenderemo il nostro povero giardino ,nel mentre i paesi che si affacciano sul MARE NOSTRUM ,Croati in prima fila a poche decine di metri dalle nostre acque territoriali stanno già cercando quegli idrocarburi ,rubando con le tecniche di perforazione orizzontale anche il petrolio ed il gas di casa nostra!
Nunzio Valentino