Stilus Magistri

U ciuppìlle della nonna e il tuppo della giovane.

Femminilità canosina in dialetto e italiano

"E Dio mi fece donna, /con capelli lunghi, /occhi / naso e bocca di donna", scrive Gioconda Belli, poetessa del Nicaragua nata nel 1948. E noi ritroviamo per l'8 Marzo Festa della Donna questo sinonimo di femminilità, nel capelli, in cui riconosciamo una donna dalla pettinatura sulla nuca. Ritroviamo "sulle vie dei ciottoli del dialetto canosino" due foto che accostano il capo posteriore di una donna in una continuità di acconciatura: "u ciuppìlle". A pag. 67 e 68 leggiamo, con la dedica alla Festa della donna del 2016 : ciuppìlle (sost. m.) e anche tuppìlle. Significato:. crocchia di capelli raccolti e annodati sulla nuca della donna. Et. fr. toupet (ciuffo): chignon (crocchia a cipolla). Si tratta di un'acconciatura di eleganza del sec. XVIII. Nel '900 indicava anche la dignità femminile. Fras. "t'à fàtte u ciuppìlle!". Ricordo da bambino mia nonna Rosinella, che da sola si scioglieva i capelli, si pettinava e si faceva il tuppo davanti allo specchio della pettiniera. Ma quest'anno 2014, entrando con Bartolo Carbone nella Chiesa di Santa Teresa, durante la celebrazione della festa delle nozze di ferro dei coniugi Pagliarino, ho visto una ragazza con la pettinatura dello chignon... i tempi tornano! Fras."ténghe u nàure du ciuppìlle" (ho l'onore del tuppillo). Non era quindi solo un'acconciatura, ma il segno della dignità e bellezza femminile, oggi svilita spesso dal consumismo, ferita e trafitta dal femminicidio, mercificata nell'amore e nella maternità, che stravolge la natura ed il creato di Dio, dove anche i capelli corti esprimono la bellezza femminile. Nella mia opera in dialetto canosino, consegnata al paese, alla Puglia, ritroviamo altre figure femminili, che in questo giorno di donna evocano la femminilità, dalle piccole bambine alle nonne imbiancate nei capelli e sapienti nel cuore. Non abbiate paura del buio sotterraneo dell'inconscio esitenziale, perché accanto al "Munecacìdde" della grotta tufacea, ho scoperto nel 1984, la "fata", auspicio per ogni donna.Auguri fata di donna!

Vedo la piccola Antonia che dà il bacetto a Gesù Crocifisso, in quella teologia popolare delle mamme che ci accostano al Signore Gesù. Auguri innocente bambina di donna ! Vedo Ninétte in via Remo con una scopa in mano a pulire il marciapiede, avendo cura anche della strada! Auguri Ninetta con la scopa in mano! Vedo cuma Rosétta cu taccatόne 'n ghèpe ad impastare e fare dolci di Natale e di Pasqua, a fare taralli scaldati con mia moglie Elena nel Condominio, sul tavoliere di legno, famoso come il tavoliere delle Puglie. Auguri cara Elena e Rosetta! Vedo la gentildonna Carmen di 80 anni approdata nel 1955 da Bolzano a Canosa per una storia d'amore senza frontiere, intenta al suo macinino da caffè. Auguri donna Carmen! Vedo tante nonne che non esistono più nelle mani di oggi, a lavorare la lana con i ferri, in un'opera di secoli di storia, di creatività. Auguri nonne della lana canosina! Vedo la nonna novantenne Rosa Caporale, che "vòtte u varràune" chiudendo o aprendo la casa e recitando in diaaletto tante preghiere popolari. Auguri nonna Rosa, nella tua sapienza e fede popolare! Vedi mia madre novantenne Rosetta nella luce flebile del suo tramonto, raccontando la storia di paese del '900.Auguri mamma! Auguri a tutte le donne mamme! Auguri a quelle mamme in foto a pag. 245 intente ad allattare i neonati nel nido dell'Ospedale Civile di Canosa, nell'amarezza che rende povere le nostre mamme chiudendo i reparti dell'Ospedale di Canosa! Che Dio ci aiuti, se non ci aiutano i governanti!

Leggo il proverbio n. 275 di una donna popolana e raffinata e pur travagliata, che invita a leggere il cuore di una donna e non solo il suo aspetto: "Se vàde u defòre e nàn ze canòsce u dejìnde". (Si vede il di fuori e non si conosce il di dentro), detto da una persona che mostra un bell'aspetto, mentre gli altri non conoscono le sue interne vicissitudini fisiche e morali. Auguri cuore di bellezza di donna! Vedo mia nonna con "u ciuppìlle" e una giovinetta con il "tuppo". Auguri alla femminilità dei capelli! Vedo una piccola, figlia del panettiere Clemente, a piedi scalzi sui ciottoli dell'antico rione Castello. La storia continua sulle vie dei ciottoli. Auguri piccola Maria! Auguri piccole donne che crescono belle, vere, buone! Auguri piccola Giuliana con il sorriso dei tuoi capelli ricci. Anche quando saranno bagnati di lacrime, la bellezza di donna non si spegne, perché ti leggiamo negli occhi e ti prendiamo per mano insieme a Papa Francesco, che tu hai evocato a Scuola. Nel nome di bellezza di una donna Madre di Dio, si posa la bellezza spirituale e affettiva di ogni donna: "tota pulchra es Maria" (Tutta bella sei o Maria).
Auguri donne canosine, d'Italia e del Mondo!
In occasione della Festa della Donna, il Polo Museale per la Puglia dona una rosa alle donne che visiteranno il Museo Archeologico di Palazzo Sinesi a Canosa di Puglia(BT) e Castel del Monte-Patrimonio dell'UNESCO - ad Andria(BT).Inoltre, presso il monumento federiciano del XIII secolo, con la collaborazione della Strada dei vini di Castel del Monte, sarà offerta una degustazione di vini.
maestro Peppino Di Nunno
U ciuppìlle-Il tuppoU ciuppìlle della Nonna - il tuppo
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