Stilus Magistri

Santa Barbara : Tra Oriente e Occidente

Patrona «Pro Italis Militibus»

Il 4 Dicembre, sia nella Chiesa Cattolica che nella Chiesa Ortodossa, ricorre la memoria di Santa Barbara, Vergine e Martire di Nicodemia. I Corpi dell'Artiglieria, del Genio, della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco festeggiano la loro Patrona. Abbiamo inteso riscoprire le radici storiche, culturali, spirituali e democratiche nel Breve Apostolico di Papa PIO XII promulgato il 4 Dicembre 1951. Le fonti degli ACTA APOSTOLICAE SEDIS ci hanno consentito di riportare il testo trascritto in latino, mentre il Museo Storico Vigili del Fuoco di Roma Ostiense ci ha gentilmente trasmesso la foto del Breve Pontificio originale, con la diligente collaborazione del Responsabile sig. Salvatore Fumaselli. Il pregevole manoscritto, che riporta nel 1951 il sigillo di PIVS XII Pont. Max, era già custodito nella sede museale di Roma impreziosito in una cornice antica.

La Chiesa di Santa Maria Formosa in Venezia, Città dove approdarono le reliquie della Santa nel 1003, custodite a Burano dal 1811, ci ha concesso l'immagine di Santa Barbara, opera dell'artista Palma il Vecchio del 1523, collocata in un polittico pregevole della Chiesa, meta in preghiera nel 4 Dicembre della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco. Le connotazioni artistiche, religiose e culturali ci sono state trasmesse dal giovane Parroco polacco, Sacerdote del Patriarcato di Venezia, don Piotr Mikulski, che ci ha illuminato sul culto e patronato della Santa in Polonia, dove è Patrona dei Minatori. L'effigie artistica della Chiesa di Venezia riporta l'iconografia classica di Santa Barbara con la palma del martirio in mano, con la torre dove fu prigioniera e la fiamma, accanto alla mano destra, originata dal fulmine nel momento della sua morte. Riportiamo una lettura comparata e sistematica di alcuni passi del documento, che costituiscono l'identità della festa, indicano le motivazioni della proclamazione della Patrona e sono fonte di insegnamento e formazione nella continuità delle generazioni eredi e custodi dei valori del Popolo Italiano.

ECCLESIA E CIVITAS
Nel legame tra Ecclesia e Civitas, tra Chiesa e Cittadinanza, connotazione millenaria del Popolo Italiano con le sue molteplici culture, rileggiamo il compito dei Pontefici, come guida spirituale nella nomina dei Santi Patroni. Le radici cristiane dell'Europa concorrono alla formazione dei valori laici civili e spirituali del cammino della vita.

Consueverant Romani Pontifices, ad fovendam pietatem et pericula arcenda, quibusdam ordinibus apud Deum Patronos constituere. É compito dei Romani Pontefici, al fine di alimentare la pietà dei fedeli e di allontanare i pericoli, istituire dei Patroni presso Dio per alcuni ordini.

Il culto di S. Barbara in Oriente e in Occidente
Santa Barbara approda a Venezia con le reliquie e nei Monasteri bizantini dell'Italia Meridionale, ma il suo culto è radicato in Oriente quale esempio e modello di fermezza d'animo.

Haud raro tamen accidit ut iidem antea, superno quodam acti afflatu, caelestes Patronos sponte sibi eligerent, quos postea suprema confirmavit Potestas. Nec aliter evenit in Virgine illa Nicomediensi, Barbara, cuius « passio » a pristinis Ecclesiae temporibus fidelium mentes, cum in Oriente tum in Occidente, adeo commovit, ut Ea et mirabilis animi fortitudinis exemplum et signum haberetur Christianae victoriae.
Non di rado tuttavia accadde che gli stessi fedeli, quasi mossi da celeste ispirazione, si scegliessero spontaneamente il proprio Protettore, confermato in seguito dalla suprema Autorità ecclesiastica. Così avviene per S. Barbara, Vergine di Nicodemia, il cui martirio fin dai primi tempi della Chiesa, sia in Oriente che in Occidente, commosse tanto i fedeli da additarla quale esempio di fermezza d'animo ammirevole e simbolo di vittoria cristiana.

Storia e tradizione del martirio di S. Barbara
Barbara nacque nel III secolo d. C. in Asia Minore, nell'attuale Izmir, porto della Turchia presso Istanbul, denominato in quel tempo Nicomedia.La tradizione vuole che suo padre, Dioscuro, di religione pagana l'avesse rinchiusa in una torre, mentre la madre aveva segretamente abbracciato la religione cristiana. La figlia Barbara accolse il Cristianesimo coinvolgendo anche l'amica Giuliana nella fede e nella preghiera. Il padre decise di denunciare la figlia al Magistrato romano che La condannò alla decapitazione, dopo due giorni di torture. Era il 4 dicembre dell'anno 306 e la tradizione riporta la caduta di un fulmine dal cielo come segno divino.
Così riporta il documento apostolico di PIO XII.
Quae quidem, prout pia eaque vetus ferebat opinio, cum in turri, e caelo repente fulmine concussa, esset inclusa, gloriosum subiit martyrium. Propriamente, come riportava una pia e antica tradizione, Barbara subì il glorioso martirio, essendo prigioniera in una torre, abbattuta improvvisamente da un fulmine dal cielo (nella sua morte).

Santa Barbara antica Patrona sin dall'anno 1529
Il culto di Santa Barbara Patrona di alcuni Corpi Militari risale già al 1500, nella protezione dai pericoli incombenti e improvvisi e nell'impatto delle armi d'assedio e del fuoco. Probati insuper historici ecclesiastici Sanctam Barbaram iam inde ab anno MDXXIX a militibus tormentis bellicis addictis Patronam electam esse affirmant, ac postea similiter a militibus machinariis, a nautis nec non a militibus incendiis extinguendis praepositis. Inoltre autorevoli Storici Ecclesiastici affermano che sin dall'anno 1529 Santa Barbara è stata scelta Patrona dai Militari addetti alle macchine da fuoco da guerra (pyroballistari) e in seguito dai Militari del Genio, dai Marinai e dai Militari preposti a spegnere gli incendi.
I Militari addetti alle macchine da guerra d'assedio (addictis tomentis bellicis) identificano gli Artiglieri con macchine da fuoco, come i cannoni. Il lessico riportato nella nomina del Breve Apostolico è "pyroballistari", composto da "pyro" nella radice greca πυρός, che significa «fuoco», fiamma e da "ballistari", soldati d'assedio della legione romana. I "militibus machinariis" identificano i Militari del Genio che predispongono congegni, costruzioni, mentre il termine "nautae" identifica i Militari Marinai. Il patronato si estese ai "militibus incendiis extinguendis praepositis", che identificano in seguito i "Vigili del Fuoco", dall'ordinamento militare a quello civile. Con il culto di Santa Barbara a Roma nell'Urbe i militari preposti alla difesa di Castel Sant'Angelo elessero Santa Barbara loro protettrice, curando il culto nella vicina Chiesa di Santa Maria in Traspontina, con l'altare dedicato alla Martire, ancora oggi esistente.

In Alma quoque Urbe milites ipsi Sancti Angeli Arci tutandae praepositi in validam Sanctae Barbarae tutelam se commiserunt... ad Altare eidem Martyri in proxima Ecclesia Sanctae Mariae in Transpontina dicatum, Sacra facienda naviter curaverunt. La datazione della nomina e del Breve Apostolico Datum Romae apud Sanctum Petrum, sub anulo Piscatoris, die IV mensis Decembris anno MCMLI. Pontificatus Nostri tertio decimo. Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l'Anello di Pietro (il Pescatore), il giorno 4 del mese di Dicembre nell'anno 1951, tredicesimo del Nostro Pontificato.

Aghìa Barbàra, la Santa d'Oriente
Le radici orientali, bizantine riportano Santa Barbara, Αγία Βαρβάρα (trasl. Aghìa Barbàra) nelle icone bizantine della Chiesa Ortodossa, dove la Vergine e Martire di Nicodemia è riconosciuta anche Patrona degli Artiglieri, dei Minatori, dei Marinai e degli addetti agli eventi del fuoco.Si riscopre così nel 4 dicembre un insigne legame tra Oriente e Occidente, in una cultura aperta nelle comuni radici storiche e spirituali e nei comuni valori religiosi e civili. Il Museo Bizantino Cristiano di Atene ci ha illuminato su conoscenze artistiche, culturali, religiose e civili della Martire e Patrona d'Oriente.

Riscoprendo le radici storiche del 1951 e della figura di Santa Barbara, affidiamo alla Patrona i Corpi militari e civili che la venerano e la festeggiano nel dies natalis e in festo del 4 Dicembre. In questo particolare tempo travagliato dal terremoto nel cuore d'Italia, dedichiamo lo studio e l'opera ai Militari che si sono prodigati nelle terre terremotate ed in particolare al Corpo dei Vigili del Fuoco. Indirizziamo la nostra condivisione all'onorificenza degli "eroi civili" del Presidente della Repubblica assegnata al Vigile del Fuoco pugliese Ottavio Trerotoli che intervenne a salvare il piccolo Samuele nel disastro ferroviario tra Andria e Corato. Nel 1 Dicembre, il Presidente della Repubblica Mattarella, a Roma, ha consegnato tre medaglie d'oro alla bandiera del corpo dei Vigili del Fuoco. Una di queste, per l'intervento prestato in Puglia in occasione dell'incidente ferroviario, cui abbiamo dedicato la poesia "Binario morto di Puglia".

Abbiamo donato una stampa dell'opera di studio di Santa Barbara al Museo Storico dei Vigili del Fuoco di Roma a Ostiense, al concittadino Dott. Serafino Vassalli, Comandante della Divisione Regionale della Campania a Napoli, al Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Barletta. La ricerca è stata trasmessa anche all'Istituto Storico del Genio Militare di Roma, contattato nella ricerca, all'Associazione dell'Artiglieria di Torino, città suggellata dall'Arco monumentale con la statua di Santa Barbara e in memoria di mio nonno Peppino Mastrapasqua, "Artigliere di campagna" nella Grande Guerra.

Nella condivisione di questo comune patrimonio culturale e spirituale del Popolo Italiano.
Ob amorem patriae
Ricerche storiche a cura del maestro Giuseppe Di Nunno da Canosa di Puglia – 4 Dicembre A. D. 2016
Santa BarbaraSanta Barbara: Patrona «PRO  ITALIS MILITIBUS»Il Presidente della Repubblica  Sergio MattarellaMedaglia d’oro alla bandiera  dei Vigili del Fuoco12 Luglio 2016 Vigili del Fuoco all'opera
© 2005-2024 CanosaWeb è un portale gestito da 3CPower srl Partita iva 07161380725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CanosaWeb funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.