Stilus Magistri

“Festa di Santa Maria Assunta” a Canosa

Gli altarini di “Santa Maria” nelle antiche radici del culto orientale



Nella festività dell'Assunta, rivive a Canosa di Puglia, la tradizione popolare devozionale degli altarini di strada, promossa oggi dalla Parrocchia di Maria SS. Assunta, con il Parroco don Michele Malcangio.
Ero bambino e ricordo le vie adorne di altarini, ma mia madre Rosetta, sulla soglia dei 90 anni, ricorda la sua adolescenza, prima degli anni '40: "tanti altarini erano fatti ad un arco, ma nella strada del corso, c'era un altare a tre archi , fatto da donna Chiarina, la madre di don Vito Di Nunno".
Questa testimonianza orale popolare, mi ha posto la domanda e la ricerca, di una devozione e di una memoria mariana, esistente già prima del dogma dell'Assunzione, promulgato da Papa Pio XII nel 1950, attestato anche dalla prima edicola mariana dell'Assunzione, eretta da don Saverio Manco e restaurata dalla mia persona negli anni 90.
Peraltro il dogma dell'Assunzione riporta la data del 1° Novembre 1950, Festa di Tutti i Santi, ma conserva la datazione del 15 Agosto, per noi evocata nella "Festa di Santa Maria".
Ci sono pochi riferimenti a questa memoria, ma abbiamo ritrovato preziose conoscenze nel "Mistero di Maria", della Città Nuova Editrice, con le ricerche del teologo, religioso domenicano, Giuseppe Damigella.
La devozione è radicata nella Chiesa Ortodossa e Armena, mentre nel VI secolo nasce in Oriente la celebrazione liturgica della Dormitio Virginis, in greco, Κοίμησις τής παναγίας (Dormizione della Beata Vergine).
La data del 15 agosto fu fissata con Decreto particolare dall'Imperatore bizantino Maurizio (582-602).
Già nella seconda metà del VI secolo, Theoteknos, Vescovo di Livias in Palestina, evoca la prima omelia sul Mistero dell'Assunzione della Santa Madre di Dio, rappresentata dalla storia dell'arte, con la Vergine addormentata sul letto, nel momento del transito, circondata dagli Apostoli e dagli Angeli.
Il Vescovo della Palestina con l'omelia scritta in greco e tradotta in arabo, dice: "Così il corpo immacolato della Santissima e la sua anima amata da Dio e pura furono assunti al cielo tutti e due insieme, scortati dagli angeli. Se infatti Maria fu nutrita dagli angeli nel tempio, quand'era ancora bambina, con maggior ragione è sostenuta dalle potenze celesti, una volta diventata il tempio del Signore".
La città di Livias, del Vescovo Theoteknos, è situata presso il Mar Morto, oltre il Giordano, presso Gerico e viene citata due volte nella Bibbia, tra i luoghi di Gesù, con il nome di Bet-Aràn (Casa di Aran) nel Libro dei Numeri, 32,36 e in Giosuè 13, 27); oggi la città ha il nome di Teller-Rameh.
Il Vescovo di Livias attribuì alla Festa della Dormizione il nome di Ascensione, di Άναλήψις (Ascensione), con lo stesso termine dell'Ascensione del Signore.
La devozione viene citata nell'VIII secolo da Germano di Costantinopoli.
Nella Chiesa latina di Occidente, la teologia mariana dell'Assunzione, viene citata dal Vescovo Isidoro di Siviglia 560-636), in cui si sottolinea la "glorificazione dell'anima di Maria", non condividendo ancora il Mistero dell'Assunzione della Vergine con il corpo e l'anima.
Nel 1950 Papa Pio XII definisce il dogma e riconosce il Mistero dell'Assunzione della Vergine Maria in corpo ed anima.
Dopo gli altarini di Santa Maria, viviamo la storia e la fede degli Altarini dell'Assunta, ma sarebbe bello rappresentare nella Chiesa dell'Assunta, un dipinto della "Dormizione di Maria", nelle radici della tradizione e nella comunione con la Chiesa Ortodossa.
La Dormitio della Theotokos si celebra ancora oggi il 15 agosto in Oriente, come vediamo il Patrairca di Costantinopoli nella processione dell'Assunzione il 2019, nel Monastero di Sumela, nella provincia turca di Trabzon.
L'iconografia della Dormizione di Maria, dall'Oriente si è diffusa nell'Italia Meridionale e insulare e sono numerose le statue che raffigurano Maria Assunta dormiente sul letto, come avviene nelle Chiese ortodosse in Oriente, ma anche in Sicilia, nella processione (traslatio) di Modica nella provincia di Ragusa
Siamo i custodi della pietà popolare degli altarini , evocati nel dialetto popolare canosino e pugliese di "Sanda Maròje", già esistenti nei primi del 900, ed è bello vedere non solo anziani come Fallacara Giuseppe, in via Oberdan, artefice da 22 anni, come Maria Catano in via Agli Avelli, ma anche giovani in via Montescupolo, con la famiglia Fortunato, che rievocano la devozione mariana: " dieci giorni fa, è morta la nonna Giuseppina di 93 anni". La ricordiamo l'anno scorso a recitare il Rosario sulla sedia accanto all'altarino di strada, la rivediamo nella foto posta a devozione ai piedi dell'Altarino, crediamo che sia presente in cielo ai piedi di Maria SS. Assunta.
Ci rechiamo, con l'amico maresciallo Francesco Casamassima, a visitare l'altare davanti alla Chiesa di Maria Assunta; ci soffermiamo a leggere il libro sull'altare, posto da don Michele Malcangio: le pagine sono aperte all'omelia del Vescovo d'Oriente di Livias del VI secolo. Lo stesso Giovanni Paolo II, nella Santità di Maria, cita il Vescovo di Livias nel discorso del 15.5.1996.
La veggente Anna Caterina Emmerick, monaca agostiniana tedesca, nelle visione di Maria SS. Assunta del 14 agosto 1821, descrive il momento della Dormizione e dell'Assunzione della Vergine: "quando la Santa Vergine lasciò il santo corpo, era l'ora stessa in cui era spirato il Salvatore, l'ora nona. Vidi gli Apostoli, le pie Donne, i cori degli Angeli e La vidi risalire al Signore con la veste festiva di colore nero, turchino e rosso".
La storia continua, la fede continua, in nome di Dio e della Madre di Dio.
La festa dell'Assunzione è una liturgia in Terra e in cielo.

Buona festa dell'Assunta!

maestro Peppino Di Nunno
Altarino AssuntaAltarino MontescupoloAltare Montescupolo, devoti della Madonna
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