Stilus Magistri

Chiesa di S. Lucia nell’alba di Canosa di Puglia

Radici storiche dell’antica Chiesa del Purgatorio

Sulle vie del Borgo Antico della zona "Castello" di Canosa, risaliamo sulla collina storica dei Quaranta Martiri, con l'amico Francesco Casamassima, che condivide la cultura patria nel suo servizio. Dalla piazza della Rocca imbocchiamo via Stalingrado, un tempo Salita Castello, di cui è stata rimossa da tempo la lapide antica originaria della toponomastica; percorriamo vico Ciro, silenzioso e stretto, giungendo in Piazza Antica, antistante il Sagrato della Chiesa di S. Lucia.
  • Lo stemma pontificio sul Palazzo prevostale
All'inizio della piazza rileviamo sulla parete esterna dell'antico Palazzo Prevostale, indicato dal prof. Sabino Facciolongo, lo stemma pontificio, imbrattato di calce, che, con le tre palle di rosso e l'aquila in volo, identifichiamo in Papa Pio XI (1922-1939), primo sovrano dello Stato del Vaticano con il Concordato del Patti Lateranensi del 1929 con lo Stato Italiano.
Si presume che la presenza dello stemma pontificio, rappresenti la partecipazione del Pontefice al restauro della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
  • Lacune storiche della tabella pubblica
All'ingresso leggiamo il pannello marrone che riporta la dicitura: "Chiesa di S. Lucia, già di S. Teodoro, sede della Confraternita del Purgatorio", ma rileviamo la lacuna della "Chiesa del Purgatorio", dedicata dal 700 fino alla metà del 900. È un pannello da correggere!
  • La Chiesa del Purgatorio
La Chiesa era Parrocchia e sede dell'Arciconfraternita del Purgatorio, ma la dedicazione "Chiesa del Purgatorio", si colloca nel contesto di numerose Chiese del Purgatorio, edificate nel 700 a Cerignola, a Barletta, a Ruvo, a Molfetta e in altre Regioni, nel culto della Madonna del Purgatorio e in suffragio delle anime del Purgatorio.
La stessa voce popolare dei nostri nonni e di mia nonna Rosinella, evocava in dialetto la preghiera "a l'àneme du Pregatorie" e la comunità della "Chìse du Pregatorie".
Nella stessa ricerca personale dei Sacri Bronzi del 1998, ebbi modo di leggere la pagina bronzea della Campana grande della Chiesa: CHIESA DEL PURGATORIO NELL'ANNO 1860, con l'effigie della Madonna del Carmelo sovrastante le anime purganti.
Ma il titolo "de iure" e non solo "de facto" della Chiesa del Purgatorio lo ritroviamo nel documento manoscritto del 23 luglio 1926, inedito, dell'Archivio della Biblioteca della Diocesi di Andria, ritrovato dalla Dirigente dott.sa Silvana Campanile e trasmesso dalla collaboratrice dott.sa Tonia Del Mastro.
  • Fonti storiche dell'Archivio Diocesano
Il documento manoscritto composto di sei fogli è intitolato "Chiesa del Purgatorio" e rappresenta la nota storica del Parroco Canonico Primicerio don Paolo Catano (6 settembre 1880 – 19 aprile 1942), di cui rintracciamo, con il diligente Custode Emanuele Cristiani, il loculo sepolcrale con l'immagine, nella Cappella dei Sacerdoti del Camposanto di Canosa.
Don Paolo Catano, come riporta il testo del maestro Giovanni Minerva, è l'ultimo Parroco della "Chiesa del Purgatorio", che nell'ottobre del 1942 viene affidata ai Padri Oblati di S. Giuseppe, della Chiesa di San Francesco e San Biagio, i quali promuovono il culto esistente a Santa Lucia, che diventa la nuova dedicazione nel 1959 al tempo del Vescovo mons. Francesco Brustia.
Dopo il 2000 la Chiesa viene affidata alla Chiesa del Carmine, con la guida del Parroco don Nicola Fortunato e attualmente del Parroco don Peppino Balice.
Infatti la devozione alla Madonna del Carmelo per le anime del Purgatorio veniva rappresentata da una effigie mariana, che ricorda la stessa devota Nunzia Metta, di 81 anni, memoria vivente, e volontaria custode, che incontriamo mentre ci mostra la fotografia dell'antica statua di legno vestita di Santa Lucia: "mi sono sposata nella Chiesa di Santa Lucia, che veniva chiamata Chiesa del Purgatorio".
  • I testi del manoscritto del 1926
Il documento del 1926 riporta le radici della Chiesa: "Si ritiene che anticamente era una piccola cappella destinata a S. Teodoro, e che poi fu denominata "Purgatorio", perché in essa ebbe sede la Confraternita del Purgatorio. Elevata a chiesa parrocchiale nel 1867, fu a spese del Comune restaurata ed ampliata, come rilevasi dagli atti esistenti negli archivi comunali".
Infatti ho potuto visionare la copiosa cartella dell'800 del restauro della Chiesa, dove emerge la denominazione giuridica ed ecclesiale, "Chiesa del Purgatorio".
Il documento suddetto prosegue: "Non risulta consacrata, sebbene vi siano le dodici croci".
Don Felice Bacco mi spiega che le dodici croci, che rappresentano i Dodici Apostoli, venivano apposte alle fondamenta o alle colonne di una Chiesa di rilevanza ecclesiale. Entrando infatti nella Chiesa del borgo antico, don Nicola Fortunato, prima di celebrare la S. Messa della Tredicina, ci indica le dodici croci, che riprendono nello stile artistico le croci dei altari devozionali.
Infatti nella Chiesa del Purgatorio "Oltre l'altare maggiore marmoreo, ce ne sono altri due anche in marmo, uno a sinistra entrando dedicato a S. Lucia V. e M. colla statua in legno rivestita di stoffa, e l'altro a destra entrando dedicato alla B. V. del Rosario col quadro della Madonna".
Ci intratteniamo con raccoglimento nella Sagrestia dove un tempo erano apposte due tabelle con le iscrizioni: Silentium. Orationes ante e post missam sul genuflessorio, e, Dum Sacerdos indutus paramentis, sul panco dove si veste il Sacerdote".
  • Stato morale della Chiesa del Purgatorio
Il documento del 1926 scrive: "La Chiesa è parrocchiale. La Parrocchia è composta di circa seimila abitanti, i quali non accedono alla Chiesa che per un terzo, essendo questa sita nel punto disagevole dell'ambito parrocchiale.
Essa è delimitata dalle vie: Salita Calvario, Bertrando Spaventa, via Mamertina, Ettore Fieramosca e via Diomede. Nel 1925 ci furono 152 Battesimi, 40 matrimoni, 55 morti".
Nel territorio parrocchiale è sita la Chiesa di S. Caterina, officiata dalla Confraternita del Carmine.
Il battesimo non si suole tanto procrastinare dalla nascita del bambino e le levatrici sono istruite nel dare il battesimo di necessità".
Il matrimonio si celebra quasi sempre nelle ore pomeridiane, come nelle altre parrocchie".

Nello stato finanziario si versava "£ 2,00 da chi può e vuole e £ 10 per i matrimoni".
Nella Chiesa era presente la "Guardia d'Onore del Cuore di Gesù", l'effigie del Carmelo nella nicchia centrale e un quadro della Madonna Desolata, collegata alla Via Crucis dei Venerdì di Quaresima. La "Guardia d'onore del Cuore di Gesù", ispirata da Gesù alla Serva di Dio Suor Margherita Maria Alacoque il 13 marzo 1863, viene fondata in Confraternita e oggi in Associazione in diverse Chiese, come a Ruvo di Puglia: il Cuore di Gesù è rappresentato sul tabernacolo della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
L'acquasantiera marmorea della Chiesa riporta l'emblema dell'Arciconfraternita del Purgatorio.
  • Le Feste delle Chiesa del Purgatorio
"Le feste più solenni durante l'anno sono: Settimana santa, Madonna del Carmine e S. Lucia".
Rileviamo pertanto che già nel 700 nella Chiesa del Purgatorio era presente la devozione con la festività alla Vergine e Martire di Siracusa; con il trasferimento della Chiesa ai Padri Giuseppini della Chiesa di San Francesco nella seconda metà del 900, la solennità di Santa Lucia del 13 dicembre, viene ulteriormente valorizzata fino alla nuova dedicazione della Chiesa, nella continuità dei tempi contemporanei con la partecipazione cittadina.
  • La Festa di Santa Lucia
Don Nicola Fortunato si appresta a celebrare la Santa Messa, mentre scorgiamo tra i fedeli una persona adulta non vedente, ad attestare la protezione della santa, di cui scorgiamo un'effigie anche nell'ambulatorio di Oculistica dell'Ospedale di Canosa.
Il giorno della Vigilia il Parroco Don Peppino Balice incontra la comunità e celebra la Messa.
La palma del martirio della Santa viene rappresentata in processione dalle bambine con la veste uniforme.
  • La reliquia di Santa Lucia
Alla presenza di don Nicola e con la collaborazione del giovane Leonardo Colaluce , con senso di venerazione abbiamo rilevato la reliquia portata in processione con un ostensorio di ottone.
Nella reliquia, adorna di ricamo dorato, si legge il nome "S. Lucia", la santa della Sicilia, di tante città, di Venezia, della Svezia..
Un biglietto riporta la data e il nome del primo parroco dei Padri Giuseppini, P. Almiro Faccenda , Parroco dal 1942 al 1951 e successivamente di P. Stefano Besozzi e di P. Francesco Geremia.
  • Il falò della Vigilia
Scendendo dalla Chiesa e dalla collina storica, che versa in uno stato di perdita d'identità e di degrado materiale delle abitazioni, riveniente dalla fine del 900, ci soffermiamo ad un falò acceso davanti al grande Presepe in casa del sig. Giuseppe Fallacara; con le persone cantiamo: "La fanòve a sanda Luciòje / ueh! ueh! a Natèle tridece dòje".
È la gioia del fuoco, della gente che si incontra, del sapore delle frittelle.
  • Le Messa dell'alba del 13 Dicembre.
Alle ore 5,30 di notte, si celebra la S. Messa nella Chiesa di Santa Lucia, con la partecipazione di tanti devoti che affluiscono dalle diverse parti di Canosa, risalendo le pietre del borgo antico, dove la voce si fa più amica e si veste di spiritualità e religiosità popolare.
È una tradizione presente nelle radici siciliane, a Belpasso in provincia di Catania, dove alle cinque del mattino si celebra la S. Messa e si invoca la protezione della Vergine Martire, modello di testimonianza cristiana e bellezza di santità, aspettando la luce dell'alba, la luce di Santa Lucia, che illumina il nostro cuore, i nostri passi, nella fede del Signore Gesù.

Buona festa!
maestro Peppino Di Nunno
13 dicembre A. D. 2013

(Si raccomanda di citare le fonti e gli autori delle ricerche storiche e di non 'incollare' la storia patria, che è maestra di vita per tutti. È vietata la riproduzione delle foto delle fonti archivistiche).
21 fotoFesta di S. Lucia. Storia
Santa Lucia in CanosaComunità in preghieraChiesa S. LuciaDevozione popolareCuore di GesùEmblema ConfraternitaCampana Chiesa del PurgatorioPannello ChiesaEffigie antica Santa LuciaGiuseppe FallacaraNunzia MettaIl falò a S. LuciaLe dodici crociOstensorio della reliquia di S.LuciaPiazza AnticaDon Paolo CatanoReliquia di S.LuciaSigillo Chiesa del PurgatorioArchivio DiocesanoFirma del documentoStemma Papa Pio XI
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