Storia e dintorni
La Madre di Dio fonte di vita
La pubblicazione della Tesi di teologia di don Mario Porro, a cura di Francesco Morra
martedì 8 marzo 2011
"LA MADRE DI DIO FONTE DI VITA" - La pubblicazione della Tesi di teologia di don Mario Porro
Don Mario Porro è certamente uno dei più profondi conoscitori della storia canosina.
La sua ampia conoscenza delle fonti archivistiche e bibliografiche di Canosa gli permettono di padroneggiare con assoluta competenza più periodi storici della nostra città: dall'alto Medioevo, a partire dai privi vescovi di Canosa, a fine Rinascimento con il Cesare Baronio, sino all'età contemporanea, come vicepostulatore per la causa di beatificazione di Padre Antonio Maria Losito.
E' per questo che ci si deve rallegrare ogni qual volta esce una pubblicazione di don Mario: perché siamo certi che dalla sue pagine non mancheranno mai nuove scoperte o nuovi spunti di riflessione su Canosa.
E' quello che avviene anche con "La Madre di Dio Fonte di Vita – Fra Oriente e Occidente e in Terra di Puglia -" (Edizioni Viverein, € 18,00), che è la pubblicazione della Tesi di Dottorato in Teologia conseguito da don Mario nel 2008 presso l'Istituto di teologia ecumenico-patristica greco-bizantina San Nicola di Bari.
Come detto, si tratta di una pubblicazione di teologia: prendendo spunto dall'icona della Madonna della Fonte che si venera nella Cattedrale di San Sabino, "don Mario dimostra che l'origine del titolo, pur ammettendo l'esistenza di una vicina fonte materiale, ha ascendenze antiche, bibliche, teologiche patristiche […] che si intrecciano e si ramificano in un dedalo di contatti e di reminiscenze che uniscono l'Oriente e l'Occidente cristiano e che perciò ha una valenza e un'apertura ecumenica" (dall'introduzione del vescovo Raffaele Calabro).
Don Mario ci fa da guida per comprendere come la devozione mariana delle popolazioni pugliesi abbia una comune matrice di ascendenza orientale. La Puglia come ponte tra Oriente e Occidente.
Ci illustra il tema "Maria Fonte" nella mariologia patristica orientale e latina: Maria è "Fonte di Vita" (dal greco Zoodochos Pege) perché "Maria è la roccia da cui sgorgano perenni le acque che dissetano quanti anelano alla vita" (pag. 62). Maria è la fonte perché, tramite la sua maternità virginale, ha agito lo Spirito Santo […] "Maria fonte perché madre di Cristo, colui che dà l'acqua viva" (pag. 187),
Ci racconta il culto della Vergine a Costantinopoli dove in suo onore, alla Teotokos (Madre di Dio), vennero erette numerose basiliche e come nel calendario della Chiesa Ortodossa vi sia una festa molto sentita: la "Festa della Fonte Vivificante".
Nell'ultimo capitolo poi don Mario illustra la venerazione dell'icona della madre di Dio "Fonte di Vita" in Puglia prendendo a modello le icone di Canosa, Trani e Conversano, analizzandone le tavole lignee.
L'icona mariana di Canosa risale al XII secolo ed è dipinta a tempera su tavola cedro del Libano. Analogie stilistiche la fanno poi avvicinare alla famosa Madonna della Perla di Palermo, scrive don Mario.
La storia dell'icona all'interno della storia della chiesa canosina e l'analisi della venerazione dell'icona da parte dei canosini concludono il lavoro di don Mario.
Una tesi teologica ma che racconta una parte della storia della Chiesa di Canosa e con essa parte della storia della città di Canosa.
Francesco Morra
Don Mario Porro è certamente uno dei più profondi conoscitori della storia canosina.
La sua ampia conoscenza delle fonti archivistiche e bibliografiche di Canosa gli permettono di padroneggiare con assoluta competenza più periodi storici della nostra città: dall'alto Medioevo, a partire dai privi vescovi di Canosa, a fine Rinascimento con il Cesare Baronio, sino all'età contemporanea, come vicepostulatore per la causa di beatificazione di Padre Antonio Maria Losito.
E' per questo che ci si deve rallegrare ogni qual volta esce una pubblicazione di don Mario: perché siamo certi che dalla sue pagine non mancheranno mai nuove scoperte o nuovi spunti di riflessione su Canosa.
E' quello che avviene anche con "La Madre di Dio Fonte di Vita – Fra Oriente e Occidente e in Terra di Puglia -" (Edizioni Viverein, € 18,00), che è la pubblicazione della Tesi di Dottorato in Teologia conseguito da don Mario nel 2008 presso l'Istituto di teologia ecumenico-patristica greco-bizantina San Nicola di Bari.
Come detto, si tratta di una pubblicazione di teologia: prendendo spunto dall'icona della Madonna della Fonte che si venera nella Cattedrale di San Sabino, "don Mario dimostra che l'origine del titolo, pur ammettendo l'esistenza di una vicina fonte materiale, ha ascendenze antiche, bibliche, teologiche patristiche […] che si intrecciano e si ramificano in un dedalo di contatti e di reminiscenze che uniscono l'Oriente e l'Occidente cristiano e che perciò ha una valenza e un'apertura ecumenica" (dall'introduzione del vescovo Raffaele Calabro).
Don Mario ci fa da guida per comprendere come la devozione mariana delle popolazioni pugliesi abbia una comune matrice di ascendenza orientale. La Puglia come ponte tra Oriente e Occidente.
Ci illustra il tema "Maria Fonte" nella mariologia patristica orientale e latina: Maria è "Fonte di Vita" (dal greco Zoodochos Pege) perché "Maria è la roccia da cui sgorgano perenni le acque che dissetano quanti anelano alla vita" (pag. 62). Maria è la fonte perché, tramite la sua maternità virginale, ha agito lo Spirito Santo […] "Maria fonte perché madre di Cristo, colui che dà l'acqua viva" (pag. 187),
Ci racconta il culto della Vergine a Costantinopoli dove in suo onore, alla Teotokos (Madre di Dio), vennero erette numerose basiliche e come nel calendario della Chiesa Ortodossa vi sia una festa molto sentita: la "Festa della Fonte Vivificante".
Nell'ultimo capitolo poi don Mario illustra la venerazione dell'icona della madre di Dio "Fonte di Vita" in Puglia prendendo a modello le icone di Canosa, Trani e Conversano, analizzandone le tavole lignee.
L'icona mariana di Canosa risale al XII secolo ed è dipinta a tempera su tavola cedro del Libano. Analogie stilistiche la fanno poi avvicinare alla famosa Madonna della Perla di Palermo, scrive don Mario.
La storia dell'icona all'interno della storia della chiesa canosina e l'analisi della venerazione dell'icona da parte dei canosini concludono il lavoro di don Mario.
Una tesi teologica ma che racconta una parte della storia della Chiesa di Canosa e con essa parte della storia della città di Canosa.
Francesco Morra