
Canosa: Tra Storia e Cultur@
Canosa: Una targa in memoria di Poliuto Bilenchi
E' posizionata all'ingresso della Tribuna "Mauro Lagrasta" dello stadio comunale"San Sabino"
venerdì 6 giugno 2025
22.17
Dalla memoria privata alla memoria pubblica attraverso una targa commemorativa in ricordo di Poliuto Bilenchi [nato a Colle Val d'Elsa (Siena) nel 1896 e deceduto a Canosa di Puglia nel 1978], primo presidente del Canosa Calcio degli anni '30 e fondatore storico della società. «Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro»: così il compianto scrittore Luis Sepúlveda evidenziava lo stretto legame che esiste tra il passato, proveniente dalla memoria e la cognizione del presente "umano e calcistico", in proiezione di un passaggio al futuro, ai posteri. Il gioco del calcio non è solo una competizione sportiva, ma è anche una pratica che coinvolge più persone e le loro relazioni, spesso in modo profondo e significativo che a distanza di anni vengono "rispolverate" e portate a conoscenza della comunità. E' molto importante ricordare il passato in quanto "ci aiuta a comprendere chi siamo e le nostre origini", anche di una squadra di calcio che a Canosa è legata alla figura dell'indimenticabile Poliuto Bilenchi, alla sua passione per questo sport, che "negli anni è accresciuta realizzando, anche con risorse economiche personali, del primo campo sportivo della nostra città, intitolato a Sabino Marocchino, giovane sportivo e prima vittima 'canosina' nella guerra in Africa, al quale Bilenchi era legato in quanto commesso nel suo negozio, in Corso Giuseppe Garibaldi." Come ha tra l'altro scritto il giornalista Paolo Pinnelli nella relazione allegata alla domanda di intitolazione in ricordo di Bilenchi Poliuto, inviata al Comune di Canosa di Puglia e alla locale Commissione Toponomastica, in qualità di primo firmatario del gruppo degli Operatori della informazione sportiva composto da: Sabino D'Aulisa, giornalista pubblicista; Pino Grisorio, telecronista sportivo e radiocronista; Bartolo Carbone, responsabile dei servizi sportivi di Canosaweb; Michele Di Ruggiero e Marino Pagano, ricercatori storici dello sport e del calcio canosino. La stessa domanda ha avuto parere favorevole dalla Commissione Toponomastica di Canosa : Cristina Saccinto, assessore delegata alla Toponomastica, Antonia Sinesi, Pasquale Ieva, Elia Marro, Nicola Luisi, Giuseppe Tomaselli, e Giovanni Suriano.
La storia narra che "tra il 1930 e il 1940, la squadra ha partecipato ai campionati federali, in particolare nel 1941, il Canosa fu ufficialmente iscritto al campionato di seconda divisione pugliese. In quegli anni le squadre, sempre sotto la guida di Poliuto Bilenchi, erano formate da calciatori canosini, ai quali spesso erano affiancati da quelli di località anche lontane che, per motivi militari, erano dislocati presso le casermette di Trani. Tra questi giocatori si ricorda Raffaele Costantino, classe 1907, giocatore del Bari e della Nazionale Italiana di calcio, fino al 1939, successivamente stimato allenatore di squadre importanti come Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Proprio Raffaele Costantino venne in visita a Canosa per dispensare consigli tecnici e organizzativi all'amico Bilenchi Poliuto, suggellata in una foto, databile intorno al 1933," che è stata presentata al pubblico durante la cerimonia di scoprimento di una targa in suo ricordo svoltasi nella mattinata dello scorso 31 maggio presso lo Stadio Comunale "San Sabino" a Canosa di Puglia. La targa in ricordo di Poliuto Bilenchi "Munifico patrocinatore del CANOSA CALCIO " é posizionata all'ingresso principale della Tribuna coperta "Mauro Lagrasta". Alla cerimonia inserita nella manifestazione "30^ Partita del Cuore" sono intervenuti tra gli altri: i figli Gianni e Giuseppe Bilenchi; l'Assessore allo Sport, Antonietta Cristiani; l'assessore alla cultura Cristina Saccinto; la consigliera comunale Antonia Sinesi; il presidente del Canosa Calcio Alessandro Di Nunno, il giornalista Paolo Pinnelli e il fiduciario Coni Riccardo Piccolo, mentre, il parroco Don Nicola Caputo ha proceduto alla benedizione della targa in memoria di Poliuto Bilenchi, "Primo presidente e generoso caposcuola del Canosa Calcio" che quest'anno è tornato ai fasti di un tempo, attraverso "un ponte" della memoria tra passato, presente e futuro a portata delle giovani generazioni.
Riproduzione@riservata
La storia narra che "tra il 1930 e il 1940, la squadra ha partecipato ai campionati federali, in particolare nel 1941, il Canosa fu ufficialmente iscritto al campionato di seconda divisione pugliese. In quegli anni le squadre, sempre sotto la guida di Poliuto Bilenchi, erano formate da calciatori canosini, ai quali spesso erano affiancati da quelli di località anche lontane che, per motivi militari, erano dislocati presso le casermette di Trani. Tra questi giocatori si ricorda Raffaele Costantino, classe 1907, giocatore del Bari e della Nazionale Italiana di calcio, fino al 1939, successivamente stimato allenatore di squadre importanti come Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Proprio Raffaele Costantino venne in visita a Canosa per dispensare consigli tecnici e organizzativi all'amico Bilenchi Poliuto, suggellata in una foto, databile intorno al 1933," che è stata presentata al pubblico durante la cerimonia di scoprimento di una targa in suo ricordo svoltasi nella mattinata dello scorso 31 maggio presso lo Stadio Comunale "San Sabino" a Canosa di Puglia. La targa in ricordo di Poliuto Bilenchi "Munifico patrocinatore del CANOSA CALCIO " é posizionata all'ingresso principale della Tribuna coperta "Mauro Lagrasta". Alla cerimonia inserita nella manifestazione "30^ Partita del Cuore" sono intervenuti tra gli altri: i figli Gianni e Giuseppe Bilenchi; l'Assessore allo Sport, Antonietta Cristiani; l'assessore alla cultura Cristina Saccinto; la consigliera comunale Antonia Sinesi; il presidente del Canosa Calcio Alessandro Di Nunno, il giornalista Paolo Pinnelli e il fiduciario Coni Riccardo Piccolo, mentre, il parroco Don Nicola Caputo ha proceduto alla benedizione della targa in memoria di Poliuto Bilenchi, "Primo presidente e generoso caposcuola del Canosa Calcio" che quest'anno è tornato ai fasti di un tempo, attraverso "un ponte" della memoria tra passato, presente e futuro a portata delle giovani generazioni.
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