
Canosa: Tra Storia e Cultur@
Canosa: Una comunità che crede nella memoria delle proprie radici e guarda al futuro con consapevolezza e visione
Da Conegliano Veneto, la dichiarazione dei professori Valentina Squadrito e Pierluca Tondo
domenica 1 giugno 2025
8.39
Non si è ancora spento l'eco del convegno "Terrizuolo: dal recupero del vitigno storico canosino al riconoscimento come PAT" che si è tenuto lo scorso 9 maggio a Canosa di Puglia, nell'ambito delle attività programmate per l'ottava edizione della Settimana della Biodiversità Pugliese, una delle principali a carattere scientifico-culturale in Italia dedicate alla biodiversità agroalimentare. Per l'occasione sono intervenuti, tra gli altri, in veste di relatori i professori Valentina Squadrito(Docente di Enologia) e Pierluca Tondo (Docente di viticoltura) dell' Istituto S.S. "G.B. Cerletti" - Conegliano Veneto, storicamente conosciuto come la prima scuola di viticoltura ed enologia in Italia. """Abbiamo avuto il piacere di presentare il nostro istituto e di evidenziare il ruolo imprescindibile che l'ingegner Giovanni Battista Cerletti ha rivestito nella storia della viticoltura italiana. – Scrivono i docenti Valentina Squadrito e Pierluca Tondo da Conegliano Veneto - È grazie ai suoi studi — in particolare gli Annali di Viticoltura ed Enologia Italiana del 1873 — che è stato possibile ricostruire e documentare la presenza del Terrizzuolo nel circondario di Canosa già nel 1872, permettendo oggi l'avvio dell'iter per il riconoscimento di questo vitigno come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT). Da docenti vogliamo sottolineare come sia stato cruciale il protocollo d'intesa tra il Comune di Canosa di Puglia e l'Istituto I.S.S. 'L.Einaudi', che ospita oggi nei suoi terreni le viti del Terrizzuolo. Un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, scuola e comunità locale. Gli studenti, che hanno già seguito le prime fasi di impianto del vigneto, saranno custodi di questo immenso patrimonio di biodiversità agricola. Esprimiamo la nostra più sincera gratitudine alla nostra Dirigente Scolastica, Professoressa Mariagrazia Morgan che ha consentito la nostra partecipazione al convegno, e naturalmente all'Amministrazione comunale di Canosa di Puglia, nelle persone dell'Assessora alla Cultura Cristina Saccinto e della Consigliera Comunale Antonia Sinesi, promotrici instancabili di questa iniziativa che ci hanno permesso di conoscere e di contribuire alla riscoperta del "Trezzùle". Portiamo con noi, da questa esperienza, - concludono i professori Valentina Squadrito e Pierluca Tondo - le bellezze archeologiche e monumentali di Canosa di Puglia ed il valore profondo di una comunità che crede nella memoria delle proprie radici e guarda al futuro con consapevolezza e visione."""
Conegliano e Canosa di Puglia, due città accomunate dalla lettera C iniziale della denominazione, dalle colline e dal vino, patrimonio culturale, non solo un prodotto agricolo, che annovera tra l'altro storia, usanze e tradizioni legate all'identità dei territori, tramandate di generazione in generazione nel tempo. Entrambe di comprovate esperienze e competenze agricole nel settore vitivinicolo, dalla coltivazione della vite alla produzione e alla vendita di vini di qualità che mostrano un equilibrio armonioso tra acidità, dolcezza, tannini e alcol. Qualità e peculiarità dei singoli vitigni utilizzati per le varie tipologie, grazie all'influenza dell'ambiente geografico in cui sono coltivati (clima e pratiche di elaborazione dei vini), che danno luogo a vini con caratteristiche molto riconoscibili e autentiche in the world. Nel 2019, il sito "Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene" è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale, dove l'opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico, attraverso l'interazione positiva tra uomo e ambiente. "Sulle pendici di queste amene colline che in gran parte circondano questa località, la vite si estende da ogni lato, ..." Scriveva l'Ingegnere ed enologo Giovanni Battista Cerletti su Canosa di Puglia lungo la "Via Appia-Regina Viarum" che è stata riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2024, a sottolineare l'importanza storica della strada romana, nei secoli fondamentale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l'Oriente. Il vino che non è solo bevanda e alimento è una ricchezza economica, culturale e sociale dell'Italia, esportata in tutto il mondo. È un elemento fondamentale della cultura italiana, legato alla storia, alle tradizioni e al patrimonio enologico da preservare e tramandare alle giovani generazioni. Istituzioni e privati, tutti uniti e impegnati per mantenere viva la cultura enologica e le tradizioni legate alla produzione del vino, come tecniche, varietà di uva e conoscenze che costituiscono un'eredità di inestimabile valore.
Riproduzione@riservata
Conegliano e Canosa di Puglia, due città accomunate dalla lettera C iniziale della denominazione, dalle colline e dal vino, patrimonio culturale, non solo un prodotto agricolo, che annovera tra l'altro storia, usanze e tradizioni legate all'identità dei territori, tramandate di generazione in generazione nel tempo. Entrambe di comprovate esperienze e competenze agricole nel settore vitivinicolo, dalla coltivazione della vite alla produzione e alla vendita di vini di qualità che mostrano un equilibrio armonioso tra acidità, dolcezza, tannini e alcol. Qualità e peculiarità dei singoli vitigni utilizzati per le varie tipologie, grazie all'influenza dell'ambiente geografico in cui sono coltivati (clima e pratiche di elaborazione dei vini), che danno luogo a vini con caratteristiche molto riconoscibili e autentiche in the world. Nel 2019, il sito "Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene" è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale, dove l'opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico, attraverso l'interazione positiva tra uomo e ambiente. "Sulle pendici di queste amene colline che in gran parte circondano questa località, la vite si estende da ogni lato, ..." Scriveva l'Ingegnere ed enologo Giovanni Battista Cerletti su Canosa di Puglia lungo la "Via Appia-Regina Viarum" che è stata riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2024, a sottolineare l'importanza storica della strada romana, nei secoli fondamentale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l'Oriente. Il vino che non è solo bevanda e alimento è una ricchezza economica, culturale e sociale dell'Italia, esportata in tutto il mondo. È un elemento fondamentale della cultura italiana, legato alla storia, alle tradizioni e al patrimonio enologico da preservare e tramandare alle giovani generazioni. Istituzioni e privati, tutti uniti e impegnati per mantenere viva la cultura enologica e le tradizioni legate alla produzione del vino, come tecniche, varietà di uva e conoscenze che costituiscono un'eredità di inestimabile valore.
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