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Saverio Di Nunno interviene sul piano di riordino ospedaliero

E' il cane che si morde la coda: disperde le sue energie. Si fa accrescere la cosiddetta "mobilità esterna"

E' stato il primo Consiglio per la nostra componente di centrodestra, quello che si è tenuto presso l'ospedale per l'ospedale.
Rammaricati della scorretta mancata lettura nel Consiglio Comunale della comunicazione in cui spiegavamo la nostra assenza in un momento celebrativo per l'esigenza di un forte segnale di contrarietà rispetto ad assurdi provvedimenti presi dalla Regione Puglia sull'ospedale di Canosa, su un tema così cruciale per i nostri concittadini, come per quelli dei paesi vicini che con noi hanno già solidarizzato, è stato strano, però, vedere l'elefante che partorisce il topolino.

I lavori hanno visto analisi e contributi condivisi. Il Sindaco La Salvia ha anche spiegato perché l'orientamento in sanità sia per ospedali più grandi e di nuova realizzazione - per le esigenze tecnologiche e di ubicazione logistica -, rispetto alla aspettativa di tutte le Città che vorrebbero a giusta ragione recuperare e valorizzare il proprio ospedale in struttura più grande e di riferimento.

Alla presenza del Consigliere Regionale Franco Pastore che conosce quanto avvenuto e sta condividendo comuni iniziative di tutela delle nostre Comunità, il Consigliere Francesco Ventola ha fatto le sue considerazioni sui vari passaggi politico-istituzionali della Regione Puglia, sul ruolo e sulle indicazioni inascoltate della Conferenza dei Sindaci dei Comuni della BAT e della stessa Provincia che ha denunciato la discriminazione che tutto il territorio subisce: la BAT ha il più basso indice di posti letto per abitanti. Così si creano disagi enormi ai nostri concittadini, ai più deboli soprattutto ed a coloro che non hanno i mezzi per spostarsi in altre strutture meno vicine. Ma così si fa accrescere la cosiddetta "mobilità esterna", quella che porta i soldi della nostra ASL a pagare le prestazioni sanitarie effettuate presso altri ospedali fuori della BAT o, peggio ancora, fuori dalla nostra Regione o che favorisce la privatizzazione dei servizi.

E' il cane che si morde la coda: disperde le sue energie e, se ci riesce si fa pure male..

Al Consiglio di ieri sera il nostro schieramento era pronto con un proprio documento, dettagliato nell'analisi, testimone della forte contrarietà popolare di Canosa e dei Comuni limitrofi, propositiva nel sostenere ogni iniziativa a supporto del Sindaco della nostra Città.

Avvertendo una avversione preconcetta, non abbiamo voluto formalizzarlo. Abbiamo perciò proposto che lo stesso atto del Sindaco - adeguato e coraggioso - trasmesso alcuni giorni scorsi alla Procura della Repubblica, al Prefetto ed alla Regione, ricevesse la forza e la condivisione unanime del Consiglio Comunale. Ma così non è stato, non votando l'ordine del giorno che meglio sintetizzava il senso delle cose dette nell'aula, che meglio rappresentava lo stato d'animo della gente, che meglio indicava le cose proposte in aula, la maggioranza a muso duro ha voluto votare un documento, a nostro parere vacuo ed inadeguato, superato, ad esempio, dalle stessi accadimenti che prima di iniziare la seduta ci sono stati comunicati (leggasi la disponibilità degli anestesisti per i quali è già stato disposto, invece, che lavorino presso altri ospedali.

Il Consiglio Comunale ha perciò deciso che l'interlocutore del Sindaco e della Città non sia la Regione, non sia chi decide le sorti del nostro ospedale, ma sia il Direttore Generale della ASL, chi ne è l'esecutore, chiamato a far quadrare i conti senza l'obbligo di dover guardare in faccia a nessuno - è quello, per certi crudi versi, il suo "mestiere" -.

Anche qui abbiamo voluto mantenere ferma la nostra posizione, abbiamo votato ugualmente quanto propostoci per esprimere quantomeno unanimità d'intenti. Fatte le nostre analisi, fornito il nostro contributo, rimaniamo fermi nel sostenere quanto, su temi di così profonda importanza per tutti, il nostro Sindaco, il Sindaco della Città intende portare avanti.

L'atteggiamento di metodo e merito, non ci è sembrato abbia voluto seguire la strada maestra, le considerazioni oggettive. Ci sono molti spazi da perseguire. Perciò crediamo nell'invito del Consigliere Ventola a Consigliere presente della Regione Puglia, Franco Pastore, ed a tutti i Consiglieri Regionali del territorio della BAT in particolare, a non votare quanto in Commissione Consiliare o in Consiglio Regionale possa blindare le scelte in sanità a partire dal più recente scellerato Regolamento Regionale n. 11 del 7 giungo scorso che ha disposto la chiusura della Ginecologia, dell'Oculistica, dell'Ortopedia, della Pediatria, dell'Ostetricia, della Chirurgia Generale e della Cardiologia.

Il Consigliere Comunale Saverio Di Nunno
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