Bersaglieri Canosa
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Associazioni

L'Associazione Nazionale Bersaglieri dedica il labaro al Bersagliere Caporale Antonio

Cerimonia solenne domenica prossima 23 ottobre 2011. Prima formazione dell'Associazione Nazionale Bersaglieri è nata a Torino, il 18 giugno 1886

Il Corpo dei Bersaglieri, istituito il 18 giugno 1836 in Piemonte, allora Regno di Sardegna, sulla base di una proposta del generale Alessandro La Marmora, aveva il compito di svolgere le funzioni tipiche della fanteria leggera: esplorazione, primi contatti con il nemico e fiancheggiamento della fanteria di linea. Il primo intervento, il cosiddetto "battesimo del fuoco", avvenne l'8 aprile 1848 nella battaglia di Goito durante la Prima Guerra d'Indipendenza, seguita dalla battaglia della Cernaia e, quindi, il 20 settembre 1870, allorché le colonne d'attacco del Regio Esercito Italiano, con in testa i Bersaglieri, irrompono attraverso la Breccia di Porta Pia e travolsero gli Zuavi Pontifici. «Alla fronte il cappello piumato / il miraggio di Roma nel cuor / Bersagliere, d'Italia soldato / canta l'inno del tuo fiero valor …». Il famoso "pennacchio", formato da penne di gallo cedrone (o urogallo) per la truppa e piume di struzzo color verde per gli Ufficiali, poi uniformato a quello della truppa, veniva utilizzato come protezione dal sole per l'occhio destro, quello che aveva il compito di mirare, e anche per la mimetizzazione. I Bersaglieri sono una specialità dell'Arma di Fanteria dell'Esercito Italiano organizzati con 6 reggimenti, a Bari è di stanza il 7° Reggimento Bersaglieri Brigata Corazzata Pinerolo, con le loro Bandiere decorate di 12 Medaglie d'Oro, 11 Medaglie d'Argento, 28 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e 9 Croci di Cavaliere dell'O.M.I..

Fonti storiche riportano che la prima formazione dell'Associazione Nazionale Bersaglieri è nata a Torino, il 18 giugno 1886 (in occasione del cinquantenario della Fondazione del Corpo) con il nome "Comizio Veterani Bersaglieri", seguita nel 1887 dalla "Società di Mutuo Soccorso ex Bersaglieri" e dall'unione dei due nuclei, datata 1° gennaio 1889, sotto il nome di "Associazione Generale ex Bersaglieri con Mutuo Soccorso e Cassa di Previdenza". Nel 1911 cambiò ancora la denominazione in "Associazione di Mutuo soccorso tra Bersaglieri in Torino", fino ad arrivare alla costituzione della "Federazione Nazionale Bersaglieri", avvenuta nel 1921 e alla prima "Associazione Nazionale Bersaglieri" del 30 giugno 1924 nella città di Bologna, in occasione di un grande raduno.

Nel 1938, l'Associazione si trasformò in "Reggimento Bersaglieri d'Italia Alessandro La Marmora" al quale, con decreto del 18 luglio 1939, venne riconosciuto la personalità giuridica. Dopo il conflitto, con decreto 2 agosto 1943, il Reggimento venne soppresso (unitamente ad altre Associazioni d'Arma) e nominata una "Gestione Commissariale" alle dirette dipendenze del Ministero della Guerra. Nel 1946, un Comitato diretto dal Gen. Enrico Boaro ricostituì l'Associazione con il preciso obiettivo statutario di essere apolitica riconosciuta ufficialmente con l'attuale denominazione di "Associazione Nazionale Bersaglieri" con decreto del Presidente della Repubblica del 9 aprile 1953. Nel corso degli anni a seguire sono nate oltre 500 sezioni in Italia e cinque all'estero di cui quattro in Canada e una in Australia, mentre a Canosa di Puglia (BT) la Sezione dei Bersaglieri si è costituita in data 11 dicembre 2010 nella Sala Consiliare del Palazzo San Francesco con 22 iscritti e un direttivo formato dal Tenente rag. Cesare Rella nominato presidente, Sabino Di Nunno vice presidente e dai consiglieri Pasquale D'Agnelli, Cosimo Colagiacomo e Sabino Garofalo. L'ufficializzazione dell'istituita associazione si terrà domenica 23 ottobre 2011 con le seguenti manifestazioni celebrative: il raduno dei bersaglieri in Piazza XXIII Maggio, nel piazzale antistante il Palazzo di Città di Canosa di Puglia, intorno alle ore 10,00 ; il corteo, preceduto dai bersaglieri ciclisti della Sezione di Bari e accompagnato dalla Fanfara "6° Palestro" di Cancellara (PZ) diretta dal Capo Fanfara Giovanni Matera e presieduta da Biagio Cillo, attraverserà Piazza della Repubblica, Corso S.Sabino e si dirigerà al Monumento ai Caduti per la deposizione di una corona d'alloro e la consegna con benedizione del Labaro dedicato al Bersagliere Caporale Antonio: leva 1892, di professione panettiere, matricola 18605/BARL. Il bersagliere canosino (nato il 20/05/1892 e deceduto il 24/12/1927) fu chiamato alle armi il 1° giugno 1915 nel 1° Reggimento Bersaglieri , giungendo in territorio dichiarato in stato di guerra il 30/08/1915 con il 6° Reggimento Bersaglieri.

Il 22/06/1916 ritornò dal territorio dichiarato in stato di guerra per le ferite riportate nelle operazioni belliche con la menzione «durante il tempo passato sotto le armi ha tenuto buona condotta ed ha servito con frdeltà ed onore la Patria». Al termine della cerimonia commemorativa seguirà la S. Messa celebrata da Mons. Felice Bacco nella Cattedrale di San Sabino. Per l'occasione sono stati invitati: la figlia Antonietta Caporale di anni 83, autorità civili tra cui il sindaco di Canosa Bersagliere Francesco Ventola, militari e le associazioni d'arma in congedo presenti sul territorio e nelle città limitrofe. Inoltre parteciperanno i presidenti delle sezioni dei bersaglieri delle province di Bari, Foggia e Barletta Andria Trani e il presidente regionale dell'Associazione Nazionale Bersaglieri il Generale Michele Genchi. La Puglia che ha ospitato quattro Raduni Nazionali : a Bari due volte (il 32° e il 49°) nel 1984 e nel 2001, a Brindisi (il 40°) nel 1992, a San Giovanni Rotondo (il 57°) nel 2009, annovera 24 sezioni di bersaglieri di cui tre nella sesta provincia una ad Andria, una a San Ferdinando di Puglia e dallo scorso anno anche a Canosa.

"Osare con le proprie forze, cose più grandi" è il motto che testimonia l'impegno profuso e il coraggioso apporto dato dal Corpo dei Bersaglieri all'Unità d'Italia, festeggiata nell'ultimo raduno nazionale a Torino, abbracciando i valori propri dello spirito bersaglieresco di unità e fratellanza, dinamismo e generosità sulle mitiche note del flik- flok, sempre di corsa con le piume al vento e quando passano per via gli animosi bersaglieri sento affetto e simpatia pei gagliardi militari.


Bartolo Carbone
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