Madonna di Ripalta a Cerignola
Madonna di Ripalta a Cerignola
Eventi e cultura

Emozionante rievocazione della leggenda della Madonna di Ripalta a Cerignola

Nel 1859 la Madonna di Ripalta fu proclamata Patrona di Cerignola. La terza edizione anche una nel territorio canosino tra i progetti

Le due significative serate vissute a Cerignola (FG) nel ricordo del leggendario ritrovamento dell'icona bizantina della Madonna di Ripalta, risalente al XIII secolo, hanno rafforzato il gemellaggio artistico-culturale nato l'anno scorso, divenuto anche "politico-amministrativo" in questo, tra le due comunità cerignolana e canosina vista la calorosa accoglienza riservata dal sindaco Antonio Giannatempo al suo collega Ernesto La Salvia intervenuto assieme all'assessore alla cultura Sabino Facciolongo e al consigliere comunale Edoardo Filippone mentre si rincorrono le voci di un possibile passaggio di Canosa di Puglia (BT) alla provincia di Foggia nell'ambito del riordino.

Nell'immensa Piazza Duomo della città foggiana, le due fazioni, quella canosina composta dai componenti dell'Associazione "La Passione Vivente" (capi popolo Antonio D'Alessandro e Mario Serlenga) e quella cerignolana rappresentata dai figuranti in costumi d'epoca (capo popolo Pinuccio Patruno), hanno dato vita alla rievocazione suggestiva, contendendosi il palio attraverso il traino del carro in legno con due buoi ricoperti dai drappi riportanti i colori rosso-blu e giallo-blu delle rispettive città, seguita dalla solenne benedizione del quadro da parte dell'arcivescovo (figurante il canosino Luigi Pellegrino) che fonti storiche fanno risalire al 1172, l'anno dell'assegnazione dell'icona a Cerignola accolta con gioia dalla popolazione locale.

Di comune accordo con il vescovo i cerignolani diedero anche il nome di Ripalta all'immagine, perché ritrovata sulla ripa alta del fiume Ofanto (Aufidus). Nel 1543 don Leonardo Caracciolo, conte di Sant'Angelo dei Lombardi, grande feudatario di Cerignola, acquistò tutto l'agro, dove si trovava il santuario, compresa la chiesetta e il quadro che raffigura la Madonna su un trono con in grembo il Bambino Gesù, facendo dipingere sul retro lo stemma della sua famiglia, raffigurante il sole con la croce al centro, contornato da 12 raggi ondulanti ed inscritto in un cerchio. Nel 1859 la Madonna di Ripalta fu proclamata Patrona di Cerignola (FG) e festeggiata ogni anno l'8 settembre, il giorno della Natività di Maria. Dopo 830 anni questi episodi sono stati ripresi e annunciati con squilli di trombe e rulli di tamburi preceduti dal banditore con a seguito gli sbandieratori e musici del borgo antico di Cerignola e di Lucera(FG) e le chiarine che si sono posizionate sul sagrato della Basilica Minore di San Pietro Apostolo per esaltare le fasi salienti della rievocazione in un clima di partecipazione e di devozione, tra emozioni e ricordi del passato e del presente con la mente già proiettata al futuro per migliorare la collaborazione artistica tra le due comunità e approfondire la condivisione del culto alla Madonna di Ripalta.

La terza edizione, anche una nel territorio canosino tra i progetti, dato che all'epoca la chiesa di Cerignola non era sede vescovile ed era sotto la giurisdizione del vescovo di Canusium, vedrà all'opera i rappresentanti della Pro Loco Cerignola, dell'Associazione "Cerignola Nostra", della Deputazione Feste Patronali, dell'Associazione "La Passione Vivente" di Canosa di Puglia (BT), del circolo oratorio A.N.S.P.I. S.Gerardo e la parrocchia del Crocifisso di Orta Nova(FG) e di Franco Conte (Consigliere comunale di Cerignola delegato alla Cultura), Pinuccio Patruno, Antonio Grilli e il canosino Saverio Luisi tra gli artefici e promotori di questa rievocazione, conclusasi tra gli applausi di una folla entusiasta ed i botti dei fuochi pirotecnici in onore della Madonna di Ripalta. Una manifestazione artistica - culturale, dall'alto valore sociale e dal forte impatto emotivo per tutti i partecipanti e per gli spettatori presenti agli eventi rievocativi, tra i quali anche la rappresentazione scenica "Il Quadro" a cura di Pietro De Santis e Titti Bufo, che hanno portato alla ribalta la leggenda suggestiva legata al ritrovamento dell'Icona della Madonna di Ripalta, e si sono dimostrati ancora una volta occasioni di aggregazione e crescita collettiva attraverso la valorizzazione delle radici storiche delle due comunità, divise dal fiume ma unite nel culto mariano, tra fede e tradizioni secolari.

Bartolo Carbone





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