Madonna di Ripalta
Madonna di Ripalta
Eventi e cultura

Emozionante rievocazione del Palio della Madonna di Ripalta

Folla delle grandi occasioni a Cerignola. A cura di Bartolo Carbone

Una gremitissima e plaudente Piazza Duomo di Cerignola (FG) ha ospitato la rievocazione del leggendario ritrovamento dell'icona bizantina della Madonna di Ripalta, risalente al XIII secolo con la rappresentazione scenica della contesa tra le due comunità: quella di Canosa di Puglia, rappresentata dall'Associazione "La Passione Vivente", presieduta da Riccardo Zagaria con Antonio D'Alessandro(capo popolo), Mario Serlenga (guardia del popolo), Luigi Pellegrino (Vescovo), Antonio Faretina, Marilena Cappelletti, Antonella Di Nunno, Giuseppe Quagliarella(tra i popolani) e quella locale con i rappresentanti dell'ANSPI di Ortanova ed i giovani rotariani Interact di Cerignola.

Seguita da un corteo storico a cui hanno partecipato anche gli sbandieratori e musici dell'Associazione "Borgo Antico" di Cerignola, gli archibugi dell'Associazione "Brancaleone" di Barletta e della Bassa Banda "L'Armonia" di Molfetta che hanno sfilato per Piazza Duomo, Corso Garibaldi, Corso Gramsci fino alla Chiesa Madre. Una manifestazione, terminata con i fuochi pirotecnici, di forte impatto emotivo e scenografica perfettamente organizzata dal Comune di Cerignola (Settore Cultura-Teatro P.I.), unitamente alla Deputazione Feste Patronali, alla Pro Loco, all'ANSPI (Circolo Oratorio San Gerardo di Orta Nova, Associazione Nazionale San Paolo Italia, Parrocchia SS. Crocifisso di Orta Nova), al Rotary Club di Cerignola e al Team Eventi 33 ed al Banfi Day Fan Club di Canosa di Puglia(BT) e con le partecipazioni per la prima volta in veste promozionale della Pro Loco Canosa e della Fondazione Archeologica Canosina .

"""Splendido evento, ottimamente organizzato da un connubio di associazioni cerignolane e canosine e dal Comune di Cerignola - ha esordito nelle dichiarazioni al termine della serata il presidente della Fondazione Archeologica Canosina Sabino Silvestri - che ha inteso fortemente ritornare sulla sua storia trovando comuni denominatori con il territorio circostante fra il quale quello della città di Canosa di Puglia. Credo che siano e saranno molte le cose che legano la città di Canosa con quella di Cerignola, in primis l'Ofanto ed i beni culturali che insistono su di esso e attorno ad esso ma anche Torre Alemanna ha sicuramente tantissimi motivi d'unione fra le due città. Il sindaco Giannatempo, l'assessore Conte, il Rotary Club, la Pro Loco e moltissime associazioni cerignolane e di paesi limitrofi ma in particolar modo la sinergia che fra esse si è creata non possono che farci pensare all'ottima miscela che in futuro ci riserverà notevoli positive sorprese. La città di Canosa e le sue associazioni, fra le quali la Fondazione Archeologica Canosina, la Passione Vivente, Team Eventi 33 e la Pro Loco sapranno sicuramente trovare modi e motivi per iniziative comuni perchè li dove opera la cultura non esistono contrasti, soprattutto quando a parlare è la cultura, il territorio non può che crescere e migliorare. Grazie alla fattiva partecipazione di tutti gli intervenuti ed in particolare di Saverio Luisi, sempre pronto e pimpante, in grado di controllare le situazioni organizzative e di saper da par suo, da ottimo direttore di orchestra, dirigere un così variegato arcobaleno di enti ed associazioni""".

Non da meno l'intervento del dottor Sandro Sardella della Fondazione Archeologica Canosina: """E' tempo di riunificare l'origo, quelle origini etniche che caratterizzano le genti canosine e cerignolane. Un culto mariano con antiche tradizioni, un fiume che non è confine ma arteria di una etnia dauna di sangue, una non differenza che un ponte riunifica dal secondo secolo d.c.""". Per l'occasione e per rafforzare il gemellaggio tra le due comunità è stata donata dalla delegazione canosina al sindaco di Cerignola Antonio Giannatempo un'inedita stampa di un acquerello del Ducros, preziosissimo per i dettagli dell'epoca e raffigurante una processione da Canosa a Cerignola con il simulacro di San Sabino portato a spalla. L'opera è stata realizzata da Louis Ducros sul finire del diciottesimo secolo in un viaggio nel sud Italia che coinvolse quattro nobiluomini olandesi e un inglese lungo la penisola passando per Roma, la Puglia (tra le quali le tappe a Canosa, Cerignola, Canne della Battaglia, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Bari, Mola, Polignano e Monopoli), la Calabria e la Sicilia.

Storia e leggenda legate al ritrovamento dell'icona della Madonna di Ripalta e al palio attraverso il traino del carro in legno senza conduttore con due buoi ricoperti dai drappi rosso-blu e giallo-blu rappresentativi di Canosa e Cerignola, seguito dalla rievocazione della benedizione del quadro da parte dell'arcivescovo, risalente al 1172(anno dell'assegnazione dell'icona alla città dauna) come riportano le fonti storiche, costituiscono un patrimonio artistico-culturale-sociale di rilevante importanza per la comunità locale e per i devoti delle cittadine limitrofe, impregnato di sacro e di mistero, di religiosità e tradizioni popolari, degno di essere ricordato e valorizzato dalle vecchie e nuove generazioni nell'ottica di promuovere le radici storiche che delineano la vera identità della gente ofantina.

Bartolo Carbone
Foto a cura di Luigi Barbarossa
8 fotoEmozionante rievocazione del Palio della Madonna di Ripalta 2013
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