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In calo i consumi alimentari

COLDIRETTI Puglia:"Acquisti più oculati e svolta salutista"

Il calo dei consumi alimentari pari all'1,1% registrato al sud, secondo i dati Ismea, in Puglia trova ragion d'essere nella spesa più oculata dei consumatori. La quantità di cibo buttato supera ancora – sottolinea Coldiretti Puglia - le 310mila tonnellate all'anno. Gli sprechi alimentari si rivelano per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l'8 per cento nell'agricoltura e il 2 per cento nella trasformazione. Di contro, in Puglia si assiste ad una svolta salutista della famiglia pugliese (2/3 componenti) che è passata negli ultimi 5 anni da 74 euro spesi al mese per l'ortofrutta a 96 euro, secondo un sondaggio condotto da Coldiretti Puglia all'interno di Mercati e Botteghe di Campagna Amica. "Il successo di affluenza e acquisti nei Mercati di Campagna Amica– afferma il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - testimonia la grande attenzione dei consumatori verso il cibo sano e le proprietà salutistiche di frutta e verdura a km0, considerate indiscutibilmente essenziali per garantire una buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni. Vanno letteralmente a ruba melanzane, zucchine, pomodori, insalate croccante e lattuga, aglio a trecce e cipolla rossa, arance e mele tutto l'anno, albicocche, pesche e nettarine durante l'estate, i pomodorini da utilizzare in casa o fuori. Grande diffusione delle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all'uso senza doversi "sporcare le mani" e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo".

Una tendenza che, però, cambia anche i criteri di scelta degli acquisti. Secondo lo studio del Crea, Alimenti e Nutrizione - riferisce la Coldiretti -, il 64% dei consumatori ritiene che la freschezza sia l'elemento principale nell'acquisto delle verdure, seguito dalla stagionalità (51,4%) e dal prezzo conveniente (31,7%). "Sono scresciuti del 18% i consumi di prodotti bio – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – e il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Corsetti - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione. La percentuale di pugliesi che acquista prodotti a denominazione, bio o dagli agricoltori tiene rispetto allo scorso anno, a conferma del fatto che la crisi non incide sul bisogno di sicurezza alimentare dei cittadini che continuano ad esprimere un forte interesse per le produzioni ad elevato contenuto salutistico, identitario e ambientale". Le pratiche bio – aggiunge Coldiretti Puglia - interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell'acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi.
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