Tragedia di Terlizzi : tre ciclisti travolti ed uccisi

Il cordoglio del movimento ciclistico italiano

domenica 3 agosto 2025 23.57
La Federazione Ciclistica Italiana , attraverso le parole del presidente Cordiano Dagnoni, esprime i sensi del più profondo cordoglio per i tre ciclisti travolti ed uccisi questa mattina a Terlizzi(BA) e che facevano parte della sezione di Andria dell'Avis. "Ci uniamo al cordoglio del Comitato regionale Puglia per la tragedia in cui hanno perso la vita Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro. Esprimiamo vicinanza alle loro famiglie e al gruppo sportivo Ciclo Avis Andria, così duramente colpiti. La Federazione ad aprile ha istituito un gruppo di lavoro sulla sicurezza che in pochi mesi ha elaborato una serie di proposte che è nostra ferma intenzione presentare, a settembre in occasione della ripresa dei lavori parlamentari, a tutte le forze politiche nella speranza che possano essere accolte. Su questo argomento credo che non ci debbano essere divisioni ideologiche e procedere speditamente verso interventi sia in ambito legislativo che di formazione, per aumentare quella cultura del rispetto, in strada, che è alla base del vivere civile e di una maggiore sicurezza per tutti. In questa ottica rinnovo l'invito, fatto anche in passato in occasione della tragedia di Sara Piffer, ai Ministri competenti per agire insieme. La Federazione è consapevole che con la sicurezza sulle strade e in gara si gioca una parte importante del futuro dell'attività sportiva e non intende pertanto continuare ad assistere inerme ad una strage quotidiana. Come ricordato, infatti, dall'ANSA, con la tragedia di Terlizzi sale a 130 il numero di ciclisti deceduti da inizio anno sulle strade italiane. Credo che sia arrivato il momento che tutti facciano la propria parte affinché questa strage si fermi."

Mentre, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana – Comitato Regionale Puglia, Tommaso De Palma ha scritto : "Una pedalata spensierata, in un mattino d'estate, non può e non deve mai tramutarsi nella fine della vita di nessuno. Non esistono bacchette magiche per spazzare queste tragedie con un colpo di spugna, ma ognuno di noi ha il dovere di provare a fare qualcosa. Il nostro Comitato Regionale già da un mese sta lavorando di concerto con membri del Parlamento, rappresentanti della Polizia Stradale, della Regione Puglia, delle associazioni ciclistiche, della nostra Federazione Nazionale e della Fondazione Scarponi a preparare un momento di confronto istituzionale per provare a migliorare ed emendare le leggi in materia di tutela dei ciclisti (di qualsiasi tipo) sulle strade. Morire per una passione è una crudeltà incredibile. Preghiamo per le loro famiglie e per gli amici di questi tre sfortunati ciclisti della Avis Bike Andria e speriamo che il ferito grave possa salvarsi.
È una tragedia che deve obbligare tutti quanti a fare di più. Altre parole non servono. Servono i fatti."

Disposto, a livello nazionale, un minuto di silenzio in occasione delle manifestazioni ciclistiche della prossima settimana.