Salvaguardare le aree naturalistiche presenti nel territorio.

I ricercatori del "Progetto Sic2Sic" hanno incontrato il sindaco Morra

giovedì 3 ottobre 2019 15.25
Lunedì scorso, a Palazzo di Città, il sindaco di Canosa Roberto Morra ha incontrato,i ricercatori dell'ISPRA impegnati nel progetto Life Sic2Sic. "E' stato un incontro particolarmente interessante. – ha commentato il sindaco, Roberto Morra – i ricercatori, impegnati in questo appassionante tour ciclistico, hanno illustrato le encomiabili finalità del progetto, i luoghi fin qui attraversati ed il programma dei prossimi giorni in Puglia. Abbiamo concordato sulla necessità di salvaguardare le aree naturalistiche presenti nel nostro territorio. A tal proposito ho illustrato ai componenti del progetto la quotidiana attenzione che dedichiamo alla questione ambientale. Ho raccontato della lotta tesa ad evitare la proliferazione di discariche in Contrada Tufarelle che è oggetto di nostro continuo monitoraggio stante il carico ambientale di cui è gravata e che, come noto, confina con il Parco Naturale del Fiume Ofanto. Ho esposto il nostro piano plastic free, che mira alla eliminazione dell'utilizzo della plastica anticipando sensibilmente gli obblighi futuri della normativa europea, attivo nelle scuole dell'infanzia e primaria e a Palazzo di Città, oltre alle altre iniziative che stiamo studiando. Al termine dell'incontro ho augurato buon viaggio ai ricercatori impegnati nella divulgazione delle tante peculiarità naturalistiche che la nostra terra conserva."

"Il Progetto LIFE "Sic2Sic-In bici attraverso la Rete Natura 2000" - spiega Matteo Lener, coordinatore e responsabile del Progetto - intende sviluppare la partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza nella salvaguardia della biodiversità, coinvolgendo scuole, istituzioni locali, gestori dei siti, operatori del turismo, imprese e cittadini. Un gruppo di esperti (ricercatori ambientali, economisti di sviluppo territoriale, comunicatori e guide cicloturistiche) collegherà in due anni oltre 200 siti della Rete italiana, percorrendoli in bicicletta. In questi siti, dove spesso sono presenti attività umane, la salvaguardia della biodiversità va garantita tenendo conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali (art. 2 della direttiva Habitat), per creare, sviluppare e sostenere concretamente modelli economici territoriali compatibili con la tutela e la conservazione ambientale e sociale."

"Un viaggio in bicicletta per imparare a conoscere uno straordinario patrimonio naturalistico di cui la maggior parte degli italiani ancora ignora l'esistenza, sebbene sia protetto da tempo e a portata di pedali. - aggiunge Maria Cecilia Natalia, coordinatore esperti ambientali - In Europa, il nostro è il paese con il più alto numero di specie di flora e fauna, purtroppo gravemente minacciate dal degrado dei loro habitat naturali. La Rete Natura 2000 (istituita con la direttiva europea Habitat del 1992) ha l'obiettivo di preservare questo patrimonio e i 2.613 siti italiani ne sono un nodo fondamentale."
Sabino D'Aulisa