Rumori Romani sul Museo Archeologico Nazionale

L'intervento dell'ingegnere Nunzio Valentino

domenica 7 giugno 2020 20.52
I Canosini di Roma hanno fatto del Museo Archeologico Nazionale nella città natale una priorità di pensiero, vista spesso in città come "rumore Romano", per spronare politica e lungaggini burocratiche locali. Nella capitale vivono ed operano "Eccellenze Canosine", soci fondatori e dirigenti della Associazione dei Canosini di Roma "CanoSIamo". Su "La Gazzetta del Mezzogiorno" dello scorso 3 giugno, l'ingegner Nunzio Valentino ha ricordato il sogno di un Museo degli Ori a Canosa, nato in una fredda sera del gennaio 2017, presenti insieme a lui sognatori arrivati da Canosa, nonostante la neve: don Felice Bacco, Sergio Fontana, Enzo Princigalli, Giuseppe Matarrese, ricevuti al Circolo Tevere dei Carabinieri da Pasquale Lavacca, Nicola Rizzi e Antonio Giammarrusti.

In tempi di Coronavirus, l' Associazione CanoSiamo ed il nuovo Presidente Salvatore Paulicelli ha aumentato con due dirette streaming l'interessamento romano sul tema Museo Archeologico Nazionale. La prima, presenti le figure istituzionali interessate alla operazione museo, in cui forte è sembrato il ruolo delle donne, la seconda con imprenditori canosini. Alla luce di questi incontri in rete e del ritiro, da parte del Sindaco di Canosa della delega alla Archeologia all'architetto Sabina Lenoci, è intervenuto l'ingegnere Nunzio Valentino, redattore della rubrica "le Pillole" su Canosaweb, con ulteriori considerazioni oltre a quelle riportate il 3 giugno scorso da "La Gazzetta del Mezzogiorno", a margine della videoconferenza "Quale futuro per Canosa con il Museo Nazionale a Mazzini" tenutasi ieri.

"Il mio dubbio si origina dalla Determina del Sindaco di Canosa n. 18166 del 29 maggio 2020 che modifica le deleghe assegnate all'Assessore architetto Sabina Anna Lenoci, eliminando, dalle deleghe conferite, quella relativa all'Archeologia, che resta in capo al Sindaco. Tutto lecito per carità, - esordisce così l'ingegnere Nunzio Valentino nel suo intervento da Roma - ma di difficile spiegazione logica vista la sintonia di esecuzione tra Politica ed Istituzioni, tra il Sindaco ed un Assessore tecnico, da Lui scelto, che con tanto lavoro profuso, aveva reso fruibili, concreti i finanziamenti ottenuti dopo la visita a Canosa del Ministro Bonisoli del primo Governo giallo-verde del Presidente Giuseppe Conte. Il merito politico da assegnare al Sindaco ed al suo partito di Governo il merito operativo a questa canosina che con caparbia volontà ed indiscussa professionalità ha saputo contornarsi nella difficile costruzione progettuale di valenti professionisti tra i quali il concittadino architetto Matteo Ieva "

"La prima videoconferenza organizzata da CanoSIamo, - prosegue Nunzio Valentino - ha fatto il punto, presenti tutte le Istituzioni interessate, sullo stato positivo ma non conclusivo di un progetto su cui tanto c'è ancora da fare. Bisognava continuare ed il primo pilastro obbligato è il cambio della destinazione d'uso dell'edificio scolastico G. Mazzini di Canosa. A seguire, i progetti di definizione diversa delle aree circostanti, con la scelta di una area da attrezzare a parcheggi. I miei dubbi: perchè il sindaco ha voluto fermare un cavallo vincente in corsa? Il sindaco ha ritirato la delega per riprendersi la ribalta personale sul tema, soprattutto considerando la prossima tornata elettorale regionale?"

"Ho assistito ad entrambi gli incontri organizzati da CanoSIamo, di cui ricordo sono stato primo Presidente. – continua l'ingegnere Nunzio Valentino - A parte la difficoltà che si ha nel gestire questi incontri, ho intravisto come solo fine una comunicazione allargata. Nel primo incontro, effettivamente si poteva dare più spazio al sindaco. Ma un manager non si taglia un'ala operativa per la mancanza di visibilità personale in una passerella coniugata al femminile. Di profilo negativo la assenza del sindaco al secondo incontro. Ma sarebbe minimale ragionare solo delle due dirette streaming e dei loro organizzatori. Credo possa essere più serio pensare ad una guerra che utilizza il tema trainante Museo per iniziare la competizione elettorale regionale in cui il Movimento che il Sindaco rappresenta vuole giocare le sue carte. Capisco ma non mi piego ed insisto: la Politica non può buttare all'aria, nè destinare a secondo livello quanto avviato finalmente grazie anche ad una sana energia cittadina, dentro e fuori le mura, che nasce lontana nel tempo, con la creazione della Fondazione Archeologica Canosina."

L' ex presidente di CanoSiamo conclude il suo intervento:"Confermo che il Sindaco è il dominus imprescindibile di questa operazione, confermo che può anche permettersi di non dare risposta alcuna ad un canosino per giunta non residente e come tale non elettore, ma deve sapere che i volenterosi di quella fredda sera del gennaio 2017, non sono soli e, a fronte di prevedibili lungaggini della burocrazia tecnica di Palazzo San Francesco , ritorneranno in trincea per un sano controllo popolare. Credo che Canosa non può perdere anche questo treno ben avviato dalla Giunta Morra che governa una città con tanti problemi ma la Giunta non può far finta che la FAC non esista. E questo è altro tema caldo meritevole di riflessione."