Ripristinare l’esonero Irpef a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli

L'intervento di Angela Siena, responsabile agricoltura di Italia Viva della Provincia di Foggia

mercoledì 24 gennaio 2024 22.16
«L'agricoltura è l'economia trainante della provincia di Foggia, nel Tavoliere, seconda pianura d'Italia. Il settore è stato colpito dalla pandemia del 2020 e poi dalle calamità atmosferiche verificatesi la scorsa annata, che hanno dimezzato di due terzi le produzioni agricole. Nel frattempo, le guerre devastano il nostro pianeta, Ucraina e Medio Oriente, mettendo in crisi il mondo del commercio globale con il risultato che le merci arrivano a prezzi maggiorati. Nonostante tutte le problematiche gli agricoltori coltivano con passione e dedizione le proprie aziende per darci prodotti di qualità.» Dichiara Angela Siena, responsabile agricoltura Italia Viva della Provincia di Foggia «Il Governo Meloni ha deciso di cancellare l'esonero IRPEF a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli, introdotto nel 2016 dal Governo Renzi, penalizzando proprio le nostre tante aziende agricole tartassate da una maggiore pressione fiscale oltre che dalla nuova riforma della PAC che mette limitazioni alla produzione. Infatti, la politica dell'Unione Europea incentiva gli agricoltori a non coltivare il grano per 20 anni in cambio di un contributo fino a 1.500€ a ettaro. C'è tra le altre cose la mancanza di un ruolo nuovo della regione che dovrebbe fare un protocollo d'intesa con la grande distribuzione per tutelare i prodotti pugliesi. L'orto frutta, l'olio e il vino oltre che i formaggi e la pasta e i prodotti da forno pugliese devono stare sugli scaffali dei supermercati con un marchio di qualità, dando valore alla tracciabilità, alla qualità e alla legalità nei processi produttivi. Magari contribuendo per i nuovi lavoratori agricoli e per i migranti ai costi previdenziali e rendendo il prezzo del prodotto all'origine aumentato dal 30% al 50% degli attuali prezzi. Infine si aggiunge il recente Decreto Ministeriale che abbassa la percentuale del contributo per la stipula delle polizze anticalamità agevolate dal 70% al 40%, visto l'andamento climatico negli ultimi anni. Il governo sostenga l'emendamento di Italia Viva - conclude Siena - volto a ripristinare l'esonero Irpef, e confermi l'esenzione contributiva per i giovani imprenditori neo insediati fino al 31 dicembre 2024.»