Reddito di Cittadinanza: “L'assessore De Mitri mente”

La replica del consigliere Petroni (FDI)

giovedì 6 febbraio 2020 14.42
Premesso che siamo favorevoli a tutte le forme di contrasto alla povertà, il recupero e il lavoro delle fasce svantaggiate per le quali da sempre ci battiamo (e l'Assessore lo sa bene), riteniamo che il Reddito di cittadinanza non risolva né l'una e né l'altra, per non parlare degli abusi e degli utilizzi illeciti. Purtroppo, l'Assessore De Mitri mente, sapendo di mentire quando rafforza il dichiarato dell'onorevole D'Ambrosio. Tanto è vero che è lei stessa nel pubblicato del 4 febbraio scorso, a dichiarare che il Comune ha sottoscritto la convenzione con la Piattaforma GePi il 29 nov.2019 (in ritardo), pur sapendo che è un atto propedeutico per adempiere ai compiti assegnati ai comuni e omettendo anche di dire che l'assunzione degli assistenti sociali preposti è stata fatta in ritardo (abitudini ormai consuete). Ciò premesso, se non è stata ancora pubblicata alcuna manifestazione d'interesse, come si può affermare che il Comune è alle battute finali? Come si può dire di essere alla fase 2? Quali sono i progetti? Se delle 1032 richieste, 882 sono state sottoposte a verifiche anagrafiche e solo 35 sono stati i colloqui effettuati, come possono l'Assessore e l'On. D'Ambrosio affermare che siamo nelle condizioni di partire con i Lavori di pubblica utilità come Ginosa?

Nell'articolo, l'assessore dice anche che "Ad oggi, la nostra Amministrazione ha provveduto ad attivare tutti gli Uffici Comunali informandoli ed invitandoli a presentare progetti ..." , quasi a lasciar intendere che il notevole ritardo sia da addebitarsi agli uffici. E fa insinuazioni anche sull'operato del Centro per l'Impiego: "Vorremmo però che i politici che dedicano tanta attenzione al nostro iter, mostrassero altrettanta attenzione verso le amministrazioni del loro colore politico, atteso che non ci giungono notizie sull'avanzamento di piani e progetti dedicati ai percettori della misura.". L'assessore De Mitri è poco informata, non sa anche che per legge non è previsto l'intervento del Centro per l'Impiego per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza presenti sulla piattaforma GEPI e non sa neanche che le attività del Centro per l'Impiego sono disciplinate dall'ANPAL, in convenzione con le Regioni, dunque non sue. Ma, pur di trovare "alleati colpevoli" per i ritardi che appartengono all'Amministrazione Stellata, dimentica che il personale del Centro per l'Impiego si è reso sempre disponibile con informazioni e approfondimenti, come ha sempre fatto: REI e RED, Piano di zona, incontri UVA... tanto per citarne alcuni.

Il problema non sono gli operatori che da sempre collaborano con il suo ufficio, ma del lavoro che manca, del lavoro che non c'è e che non si crea né con i Centri per l'Impiego né con i Navigator e neanche con le buone intenzioni. Il lavoro non si produce come qualsiasi bene industriale, non si trova come si trovano funghi. Ma con un sistema che funziona, attraendo investimenti e lavorando su altri fronti, dalla produttività che ristagna alla fiscalità. Sarebbe stato più opportuno destinare i fondi del reddito di cittadinanza al potenziamento del già esistente assegno del reddito di inclusione e convogliare tutti gli altri miliardi sullo sviluppo economico e quindi sulla creazione di nuovi posti di lavoro. E a lei, quale assessore alle Politiche sociali, dovrebbe essere noto che il Reddito di cittadinanza è una mera forma di assistenzialismo che non garantisce la sconfitta della povertà e un lavoro a tutti quelli che oggi non ce l'hanno.
Maria Angela Petroni, consigliere comunale - capogruppo FDI