Nel ricordo di Leonardo Giammarrusto detto ‘Lunàrde de li ficherìlle’

L’ultimo dei venditori senza spine di fichi d’India

sabato 26 giugno 2021 17.28
Stamani la comunità canosina ha dato l'ultimo saluto a Leonardo Giammarrusto, venuto a mancare all'età di 76 anni. Nelle ultime ore sui social, molti post hanno evocato la figura di Leonardo Giammarrusto, un uomo mite e cordiale, molto conosciuto per la sua attività estiva di venditore di fichi d'India con il banco posizionato davanti all'ingresso "Aldo Moro" della villa comunale a Canosa di Puglia(BT). Tante foto di Leonardo Giammarrusto apparse su Facebook e nei manifesti affissi in città che annunciano la prematura dipartita mentre lo ritraggono nell'esercizio di pulire i fichi d'India, per alcuni "è una vera e propria arte". Significativo il ricordo di Donato Grumo su Facebook """Quando la semplicità e l'umiltà lasciano il segno. Di solito si ricordano gli uomini di potere, quelli d'affari, quelli della politica. Oggi ci lascia un uomo che, con tanta umiltà, non volendo è diventato una icona a Canosa, un uomo semplice che andrebbe ricordato""". Il compianto Leonardo Giammarrusto detto 'Lunàrde de li ficherìlle' ha raccontato le sue origini a 'Human of Canosa' durante una calda serata estiva:" Sin dal mio più tenero ricordo, la mia famiglia ha svolto questo mestiere, avrò avuto all'incirca 9-10 anni, vedevo mia madre con le sue sorelle vendere fichi d'india nella buia piazza Galluppi degli anni '50. Ogni anno la campagna estiva del fico d'india porta via un consumo di circa 120-130 mila pezzi, che raccolgo personalmente ogni mattina recandomi nelle più fitte macchie nelle terre di Manfredonia. È un lavoro difficile".

Il venditore dei fichi d'India è tra i mestieri di un tempo delle strade di Canosa di Puglia """Era una cerimonia d'estate fermarsi ed ammirare all'angolo di Via Piave e poi all'ingresso della Villa Comunale il venditore di fichi d'India""".Ha scritto il maestro Peppino di Nunno - """Con abilità manuale e con un coltello appuntito eliminava la buccia spinosa di questo gustoso frutto. Tra gli antichi mestieri di Napoli e della Sicilia figura il venditore di fichi d'india. Il Paliotti nella sua storia a fascicoli della "Canzone Napoletana", nel fascicolo n. 9, pubblica una stampa a colori di Pasquale Mattei del sec. XIX."""

Il vocabolo in vernacolo "ficherìlle", si lega nei dialetti meridionali dell'800 alla "ficurinnia" siciliana, suggellata anche dalla poesia dedicata ai fichi d'India. """La pianta cresceva anche dietro le case di periferia e la ritroviamo a Canosa all'inizio della via rupestre della Murgetta.""" - Aggiunge il maestro Peppino Di Nunno- """Mio padre li portava dai campi e mia madre con pazienza li immergeva in un secchio zincato di acqua per eliminare le spine per poi pulirli con il coltello. I fichi d'india sono l'iconografia d'estate dei nostri sentieri dove la natura si fa arte sapore e turismo. Oggi si ritrovano belli e puliti nei supermercati, ma i bambini non conoscono la magia del venditore dei fichi d'india. Restano i sapori, restano i colori variegati di molteplici proprietà salutari, senza esagerare per i granelli del frutto. Non era un supermercato, ma una bancarella di strada con Lunàrde , una persona mite e gentile, che porgeva con le mani senza spine li ficherìlle". Con la morte di Leonardo Giammarrusto, scompare un mestiere quello del venditore ambulante di fichi d'India ed in questa stagione rovente, in quell'angolo della villa comunale a Canosa di Puglia, resta un vuoto incolmabile che non potrà mai più essere riempito dai colori gialli, bianchi e rossi, tipici del banco allestito da 'Lunàrde de li ficherìlle', sempre pronto e gioviale mentre serviva la clientela.
Alla Famiglia Giammarrusto le sentite condoglianze della Redazione di Canosaweb
Nel ricordo di Leonardo Giammarrusto detto ‘Lunàrde de li ficherìlle’
BOURCARD(1858) IL VENDITORE DI FICHI D'INDIA
Nel ricordo di Leonardo Giammarrusto detto ‘Lunàrde de li ficherìlle’
Fichi d'India