La Puglia regina del vino a Verona

La dichiarazione dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia

domenica 10 aprile 2022 23.23
La Puglia regina del turismo a Milano e del vino a Verona. Si è aperta oggi la 54esima Edizione del 'Salone Internazionale dei vini e distillati', in programma fino al 13 aprile 2022 alla Fiera di Verona. E la Puglia non poteva mancare al Padiglione 11 con le sue 110 le aziende vitivinicole per mostrare e far degustare oltre 10 mila etichette e cogliere l'occasione di posizionarle sui principali mercati del mondo, confrontandosi con oltre 4.000 aziende produttrici da 19 nazioni. Ricco il programma delle attività dal titolo "Puglia Wine World": il padiglione della Regione Puglia, allestito in collaborazione con Unioncamere Puglia, che ospiterà 60 tra eventi, conferenze, incontri di approfondimento e show cooking, realizzati da dieci realtà pugliesi, associazioni per la promozione del vino e operatori economici.

"Il vitivinicolo pugliese – ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - rappresenta un settore economico forte e solido per la nostra regione. Lo stato di salute è molto buono, come attestano i dati diffusi. Stiamo provando a isolare le mele marce, ovvero coloro che tentano di macchiare e distruggere un comparto straordinario. Lo stiamo facendo come Regione ma anche grazie al lavoro dei nostri produttori, dei consorzi di tutela, che negli anni hanno puntato sulla qualità e valorizzazione dei prodotti certificati e garantiti da rigidi disciplinari. Questo per scongiurare e difendersi dalle minacce dei falsi che inquinano il mercato. Il Vinitaly è una vetrina importante ma anche l'occasione per fare una seria riflessione sulle strategie presenti e future di tutto il sistema".

"Questa fiera è una grande opportunità – ha sottolineato Pentassuglia - soprattutto per i produttori e per la regione è un appuntamento per mettere in atto una delle azioni in cui stiamo investendo da tempo al fianco delle imprese e a salvaguardia della qualità delle produzioni. Proveremo a studiare al meglio e programmare anche un'azione di incoming forte, coerente con i nostri obiettivi e con i bisogni dell'intera filiera. Quest'anno confermiamo numeri rilevanti per il nostro settore del vino in termini di export, di produzione, di qualità, di PIL: siamo tra le prime regioni in Italia. Gli obiettivi sono quelli di portare nei nostri vitigni quanta più gente che voglia investire sempre di più nel biologico, nella qualità, appunto. Vedo fermento, in questo senso, e scorgo la voglia di tutti, come ho potuto verificare anche oggi, parlando con gli imprenditori, il desiderio di fare sempre di più e meglio. Di reagire ad un biennio durissimo per tutti: è una grande vitalità che ci inorgoglisce ma che ci carica anche di una responsabilità da mettere a disposizione di questo settore".

Nel corso della prima giornata l'assessore ha partecipato alla cerimonia di premiazione, alla presenza del ministro all'Agricoltura, Stefano Patuanelli, in cui è stato conferito a Gianfranco Fino, imprenditore vitivinicolo di Manduria (Ta), il Premio Internazionale "Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana", assegnato dal 1973 in onore di Angelo Betti, l'ideatore di Vinitaly.

"A Gianfranco Fino – ha commentato Pentassuglia un'attestazione importante che ogni anno viene conferita a uomini e donne che in Puglia si sono resi interpreti virtuosi del mondo enologico pugliese, per aver dedicato la propria vita a rendere la nostra vitivinicoltura motivo di vanto nel mondo".

L'avventura di Gianfranco Fino e Simona ha inizio nel 2004 con l'acquisto di un piccolo vigneto di Primitivo di Manduria ad alberello di ha 1,30. Oggi l'azie1nda, situata a Manduria (TA), si estende su circa 23 ha di vigneti di proprietà. Produrre vini con forte identità territoriale, con uve provenienti da vigneti di età compresa tra i 60 ed i 90 anni, è stato il primo, grande, obiettivo dell'azienda, ben presto raggiunto grazie alla tenacia di un giovane viticoltore che ama definirsi "artigiano delle vigne". I risultati di questo lavoro meticoloso arrivano fin dalla prima uscita di ES: al Critical Wine di Milano del 2005 questo Primitivo viene assaggiato da Gigi Brozzoni, che lo seleziona per una degustazione d'autore. Questo vino dalla struttura imponente desta immediatamente l'attenzione e la critica si divide tra amore e odio. L'ES ha onorato il suo nome: Freud, padre della psicanalisi fu il primo ad identificare la passione sfrenata che non si piega a regole e compromessi, la stessa cui è prodotto questo vino.

Nel 2010 Gianfranco Fino viene insignito del titolo di Viticoltore dell'anno Gambero Rosso e nello stesso anno riceve l'Oscar internazionale del 'Miglior Vino rosso italiano' dalla guida Bibenda. Nel 2012 è nominato Benemerito della Vitivinicoltura italiana con conferimento della Gran Medaglia di Cangrande dal Ministro dell'Agricoltura Mario Catania. Enologo dell'anno 2021 secondo Food and Travel Italia. Dal 2012 ES si trova stabilmente nella classifica dei top 100 vini rossi edita da Gentlemen Milano Finanza e per 5 anni ha conquistato il primo posto risultando il vino più premiato d'Italia.