L’esperienza dei mercati contadini come modello a livello mondiale

Per una sovranità alimentare che assicuri cibo alle popolazioni, dando loro una opportunità di futuro

sabato 6 settembre 2025 15.18
La nuova "diplomazia dei mercati contadini", con la diffusione nel mondo di modelli di produzione agricola capaci di dare speranza ai Paesi più poveri, creando le condizioni per una sovranità alimentare che assicuri cibo alle popolazioni, dando loro una opportunità di futuro. E' la suggestione rilanciata a Bari,sostenuta da una esperienza concreta, in occasione della visita al Mercato coperto di Campagna Amica di Bari dei ministri dell'Agricoltura e della Riforma Agraria, Alaa Farouk, e degli Affari Parlamentari, legali e Comunicazione politica, Mahmoud Fawzy, con le delegazioni, momento di confronto organizzato nell'ambito del fitto programma di attività posto in essere con il Ciheam di Bari. Alla visita nel nuovo hub del cibo dei contadini nella città metropolitana di Bari hanno partecipato il direttore di Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli, il presidente di Coldiretti Bari, Mirko Raguso, il direttore del Ciheam Bari, Biagio Di Terlizzi, il direttore e l'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Bari, Michele Cassano e Pietro Petruzzelli. "I mercati contadini nei Paesi del Mediterraneo sono una occasione per la crescita produttiva, economica ma anche sociale, per questo in collaborazione con il Ciheam stiamo 'esportando' il modello italiano dei farmers market, con Fondazione Campagna Amica che gioca un ruolo essenziale nella formazione dei produttori, offrendo corsi di aggiornamento e strumenti per gestire i mercati e comunicare efficacemente con i clienti." Ha spiegato il direttore nazionale, Carmelo Troccoli.

Un esempio concreto è stata proprio l'inaugurazione ad Alessandria d'Egitto del primo mercato contadino nell'ambito del progetto "Mediterranean and African Markets Initiative" (MAMI-Farmers Markets), un'iniziativa finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e realizzata dal CIHEAM Bari in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition e con il supporto della Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. Il primo passo verso la creazione di una rete di mercati non solo nel Paese egiziano ma in tutto il Mediterraneo e l'Africa, come Albania, Tunisia, Kenya e Libano, per rafforzare i legami tra agricoltori e cittadini, con un impatto significativo sulle comunità locali. L'esperienza dei mercati contadini si propone oggi come modello a livello mondiale per aiutare le economie dei Paesi più poveri, a sviluppare filiere alimentari 'dal basso' per difendere la democraticità del cibo e riappropriarsi dei processi decisionali a vantaggio della collettività. Un ruolo da protagonista è recitato dalla World Farmers Markets Coalition un'organizzazione non-profit che fa parte dei dieci progetti selezionati nell'ambito del Programma Food Coalition della Food and Agriculture Organization (Fao).. Nata tre anni fa su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica con il coinvolgimento di sette associazioni sparse nei vari continenti, è arrivata a coinvolgere oltre settanta realtà rappresentative da 60 paesi, 20.000 mercati coinvolti, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori.

In questi giorni la delegazione egiziana è in visita alle sedi italiane del CIHEAM per rafforzare il partenariato italo-egiziano e favorire pratiche sostenibili nel Mediterraneo. L'obiettivo principale è promuovere un sistema alimentare sostenibile, supportando i mercati contadini gestiti con competenza. Questo contribuisce non solo all'economia locale, ma anche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come la riduzione della povertà e fame zero, favorendo la creazione di comunità resilienti e promuovendo pratiche alimentari rispettose dell'ambiente e delle persone coinvolte nella catena alimentare. Con l'urbanizzazione mondiale prevista al 70% entro il 2050, le città avranno un ruolo cruciale nel garantire sicurezza alimentare e sostenibilità.