Il dialetto è musica

Celebrata a Canosa, la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali

mercoledì 17 gennaio 2024 23.26
Nell'ambito delle iniziative per la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, istituita nel 2013 dall'Unione Nazionale delle Pro Loco, a Canosa di Puglia, presso il foyer del Teatro Comunale "R. Lembo", sono intervenuti in qualità di relatori: il professor Carlo Tavani, docente di storia dell'arte specializzato in linguistica e dialetto e il professor Pino Gala, docente di lettere e antropologo culturale. L'incontro culturale svoltosi nella serata odierna è stato promosso ed organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Canosa e dalla locale Pro Loco con l'intento tra gli altri di valorizzare la conoscenza e la riscoperta del dialetto, lingua parlata sempre meno dalla comunità. Per i saluti istituzionali, hanno preso la parola :il sindaco di Canosa, Vito Malcangio; l' assessore alla cultura Cristina Saccinto; la consigliera comunale Antonia Sinesi e il presidente della Pro Loco Elia Marro, ribadendo in più riprese, che il dialetto è patrimonio culturale di tutti, espressione tangibile e autentica delle tradizioni della comunità locale che non devono andare disperse ma vanno salvaguardate e diffuse con la meritata attenzione anche nelle scuole e tra le giovani generazioni.

"""Evviva il dialetto! - Ha esordito così il professor Pino Gala in uno dei suoi interventi - In tempi di sconvolgente globalizzazione, che elimina la biodiversità culturale, riflettere su ciò che più rimarca l'identità di una comunità, cioè la parlata locale, è una necessità. Conoscere il dialetto del proprio paese, pensare in dialetto, parlare in dialetto vuol dire collegarsi alla propria storia, vuol dire sentirsi rami di un albero dalle radici profonde, vuol dire colorire le proprie espressioni linguistiche. Così il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, inizio del Carnevale in molti paesi, è la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali,""" che è stata celebrata a Canosa di Puglia, anche, attraverso l'ascolto di canti popolari canosini raccolti dal professor Pino Gala negli anni '70 del secolo scorso. Il dialetto come "dispositivo identitario" si presta perfettamente ad ogni genere musicale dando agli artisti e a chi li ascolta un forte senso di appartenenza e di condivisione. Il dialetto lascia più libertà espressiva: è fatto di modi di dire, di filastrocche, ma anche di parole che possono essere inventate al momento, e questo lo rende molto evocativo. Suggestive le voci di persone fatte ascoltare con i canti dialettali, "la poesia di un popolo in lingua madre che appartiene alla comunità canosina". La canzone in dialetto, sia che usi il codice locale in funzione "poetica" (funzione "lirico-espressiva"), sia che lo usi come linguaggio di una nuova canzone di protesta e di denuncia o come simbolo del ritorno alle radici (funzione "simbolico-ideologica"), sembra rappresentare una formidabile occasione per comunicare attingendo a un serbatoio di immagini, pratiche, valori, denominazioni di cose di un universo culturale ormai in declino – l'universo della cultura tradizionale-dialettale, appunto. La serata è stata allietata dalle performances musicali di Mario Franco(94 anni) alla fisarmonica e di Peppino Liberatore(76 anni) alla chitarra che hanno fatto cantare il pubblico in sala, apprezzandone l'importanza della lirica dialettale, in un mix di luoghi, tradizioni e personaggi di un tempo, nell'happening dedicato al vernacolo per non dimenticare il passato che appartiene alla storia della comunità.
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Canosa: Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali
Canosa: Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali
Mario Franco alla fisarmonica
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