I luoghi dell'infinito
Canosa :perché visitare Palazzo Sinesi
sabato 3 dicembre 2016
17.12
Nel visitare il Palazzo Sinesi a Canosa di Puglia(BT) dov'è in mostra il corredo dell'Ipogeo Varrese, nella prima stanza sulla parete di fronte all'ingresso è rappresentata su un grande pannello il "Dromos dell'Ipogeo" con sovrastante naiskos, mentre sul lato destro è rappresentata la pianta dell'Ipogeo, ovvero: il Dromos (discesa) e le cinque celle. È una delle tante dimore del ceto sociale elevato, presenti sul nostro territorio ed appartenenti al periodo del IV -III sec. a C. e cioè all'epoca dei Principi di Canosa che "gareggiavano" nell'ostentazione della loro ricchezza. Dovunque si erige una casa, un palazzo si "inciampa" in sede di scavo delle fondazioni, nel tessuto urbano preesistente o in una tomba o in un grande ipogeo. Ci troviamo di fronte all'antica necropoli canosina che per estensione era più grande della odierna città. Questo ci spiega come l'intera città odierna sorge su una necropoli, una "città delle ombre", senza tempo, come direbbe Boris Akunin che ha indagato suggestioni e misteri delle necropoli di tutto il mondo. Gli ipogei canosini rappresentano l'architettura funeraria più imponente dell'intera Puglia e nello stesso tempo uno straordinario zibaldone per penetrare i segreti di questo aldilà scolpito nel banco tufaceo. Canosa è una tappa obbligata per lo studioso o il turista che voglia comprendere l'autocelebrazione di una borghesia opulenta che sfocia in un lusso che dà luogo ad un processo di contaminazione. Il viaggio nel mondo delle ombre inizia in uno dei tanti complessi architettonici fortemente vocativi per finire ad una semplice tomba a fossa, raccontando le molteplici vicende consumate nella costruzione di fortune effimere di fronte alla morte. In quell'epoca, le famiglie di rango fecero a gara nell'erigere grandi complessi funerari simili alle nostre cappelle squisitamente domestiche. Sui frontespizi degli ipogei sono rappresentate scene dell'aldilà, defunti di cui non conosceremo mai i nomi e artigiani che cercarono di immortalarli. Queste pitture parietali sprigionano un fascino intenso e stupiscono chi le osserva. La città moderna sorta sulla necropoli è un inconsueto museo a cielo aperto, luogo di silenzio e meditazione che, unitamente ai deserti, all'intero firmamento, alle distese di ghiaccio, formano i luoghi dell'infinito.
Pasquale Terribile
Pasquale Terribile