Chiudere questa sterile diatriba

Facendone ammenda in primis, come dichiara Sciannamea

giovedì 27 agosto 2015 20.05
E' proprio sconcertante leggere una replica del consigliere Donativo e non rimanere esterrefatti dal tenore letterarario e filosofico del suo contenuto. Probabilmente ci siamo persi qualche passaggio del suo excursus didattico, sebbene possa derivarne dagli hobbies post lavorativi (basta leggere, mi dicono, il profilo "info lavoro" della sua pagina Facebook per averne un'idea). Se non ad altro, dopo anni di improduttiva attività politica, almeno potrò essere onorato di aver assunto al ruolo di talent scout del poeta "Pino", di cui ad oggi ne ignoravo l'esistenza. Mi limiterò a chiarire alcuni concetti che spero possano servire a chiudere questa sterile (lo ammetto) diatriba: il mio livore presente nelle mie repliche senza dubbio frutto degli attacchi alla mia persona e (in passato) alla mia famiglia: attacchi ricevuti in risposta ad articoli a mia firma ed in condivisione/rappresentanza di un movimento politico (nel quale milita anche colui a cui Donativo concede il saluto); attacchi completamente fuori luogo e fuori ogni logica del confronto politico-istituzionale, laddove ci si propone per sottolineare aspetti di errato indirizzo amministrativo (secondo il punto di vista dell'opposizione) e in altri casi di vero e proprio "fermo biologico civico". Attività questa (di opposizione) che attiene a coloro che hanno la responsabilità di rappresentare quasi la metà dei cittadini votanti alla scorsa tornata elettorale e che, in circostanze normali, serve a far da pungolo per cambiar passo e dare una rotta migliore al percorso intrapreso dalla maggioranza. Ma ci rendiamo conto, ahimè ancora una volta, che chi "arma la penna" dei neo filosofi, tra cui il fido scudiero "Sancho Panza", non trova altro metodo che contrastare gli avversari con la distrazione dell'opinione pubblica dalla sua inefficienza.

Già, il "Don Chisciotte" della Mancia, sin dal suo insediamento ha preferito intraprendere una lunga battaglia contro i mulini a vento, ovvero dei mostri immaginari comparsi improvvisamente nel suo percorso; forse l'aver proteso la mano per una collaborazione istituzionale fattiva per il bene della città (rifiutata categoricamente), è stato interpretato da "costui" come un volergli rubare la scena. Ad oggi tutto cio' appare ancora incomprensibile, sebbene alcuni dei componenti di maggioranza lasciano intravedere leggeri segni di un cambiamento votato anche a una necessaria quanto inevitabile continuità amministrativa con quanto predisposto dal passato. Ricordo inoltre in merito all'indole tutt'altro che guerrafondiaia dello scrivente (senza timore di smentite), che all'indomani dell'esito elettorale, il sottoscritto pubblicamente invitò il proprio gruppo di appartenenza sconfitto a lasciar lavorare in pace la neo Giunta La Salvia, così come designato dalle urne, per poi valutarne gli effetti dopo (subito dopo contraddetto dalla caccia alle streghe posta in essere dai "vittoriosi"). Invito, facendone ammenda in primis, tutti coloro che si proporranno al confronto costruttivo della politica, che lo si faccia nel rispetto reciproco e soprattutto di quello della gente che legge ed è attenta a questioni che interessano le sorti della nostra comunità. Intanto, delucidazioni in merito al bilancio non sono ancora giunte….
Stanislao Sciannamea – Oltre con Fitto Canosa