Stilus Magistri

Fratelli d’Italia sulla Scalinata del Canto degli Italiani a Genova

Benedizione delle Bandiere al Santuario dell’Oregina

Fratelli d'Italia sulla Scalinata del Canto degli Italiani a Genova con la Benedizione delle Bandiere al Santuario dell'Oregina, nella condivisione di Canosa di Puglia

Era il 10 Dicembre 1847 quando un corteo di 30.000 patrioti guidati dal giovane Goffredo Mameli testimoniò lo spirito di libertà con il Tricolore sventolato e benedetto sul sagrato del Santuario dell'Oregina di Genova, con lo "Scioglimento del voto" e con il rito sacro della benedizione delle bandiere.

E' stato proprio il titolo originario dell'Inno di Mameli, "La Benedizione delle Bandiere", concesso in stampa dall'Istituto Mazziniano del Risorgimento di Genova e illustrato dalla gentile e competente Direttrice dott.sa Liliana Bertuzzi, a condurci al Santuario dell'Oregina di N. S. di Loreto di Genova. E' stato il Dirigente ing. Massimo Di Spigno dell'Università di Genova, ove è conservato l'esemplare originario del Tricolore sventolato il 10 Dicembre, a illuminarci con le sue vissute parole: " Quando di domenica cammino con mio figlio dinanzi all'Oregina, gli parlo della memoria dei nostri padri e del giovane Mameli".

E fu Goffredo Mameli a scrivere l'ultima strofa dell'Inno per vestire di Tricolore fatto mano quel corteo storico di patrioti, di contadini, di operai e professionisti: "Tessete o fanciulle bandiere e coccarde / fa l'alme gagliarde l'invito d'amor!".

Quel 10 Dicembre del 1847 può considerarsi la vigilia letteraria e storica dell'Unità d'Italia, che Mameli non vide, quattordici anni prima del 1861 di cui celebriamo il 150° Anniversario. Quel 10 Dicembre in piazza Oregina a Genova, terra nativa di Mameli, per la prima volta fu evocato da un corteo popolare il Canto degli Italiani. E se la piazza fu il teatro di questo debutto, il Santuario dell'Oregina fu il tempio della spiritualità del nostro Inno Nazionale in quel primo verso dei Fratelli d'Italia. La prima volta di ogni processo sociale costituisce la memoria storica e il 10 Dicembre dell'Oregina di Genova costituisce la pietra miliare evocativa del Canto degli Italiani.

Nella continuità della storia ogni 10 Dicembre nel Santuario di N. S. di Loreto, l'Oregina della Lanterna di Genova, viene celebrata la Santa Messa con la partecipazione delle Autorità civili e militari , con il gonfalone dei Combattenti e dell'Associazione culturale "A Compagna".

La benemerita Associazione ci ha inviato le foto della cerimonia del 10 Dicembre 2011 , realizzate da Elvezio Torre.
Il Presidente dell'Associazione culturale "Conoscere Genova onlus", Francesco Ristori, nella cerimonia del 10 Dicembre con la bandiera di San Giorgio e le insegne di Conoscere Genova ha partecipato alla cerimonia, avvenuta alla presenza del Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e di Autorità della Provincia e della Regione.

Il Parroco don Giacomo Casaretto ha officiato la Santa Messa affidando la città e l'Italia alla protezione della Vergine di Loreto invocata come "Oh Regina", anche sulle ferite dell'alluvione che ha colpito Genova.
Le parole della signora Narcisa, madre della studiosa Barbara Ruggero, ci ha fatto rivivere la giornata della cerimonia , evocando le note della banda musicale in piazza: "c'erano tanti bambini di Scuola Elementare e Media con coccarde ed hanno cantato e suonato l'Inno di Mameli".

Il giorno successivo nella Domenica dell'11 Dicembre, nel Santuario ha celebrato la Santa Messa mons. Angelo Bagnasco, Presidente della C. E. I., benedicendo il nuovo fonte battesimale del Santuario, che ha conosciuto anche il battesimo dell'Inno di Mameli.

Si chiede che il 10 Dicembre venga riconosciuta "Giornata dell'Inno Nazionale", come ha proposto la petizione ufficiale dell'Associazione culturale Conoscere Genova, indirizzata alle Istituzioni nazionali nella lettera che qui alleghiamo e che condividiamo da Canosa di Puglia a Genova.

CHIEDIAMO

anche noi che venga istituita la Giornata dell'Inno Nazionale per valorizzare il Canto degli Italiani nelle evocative radici storiche: pensiamo che sia un atto dovuto al giovane patriota Goffredo Mameli che cantò con il corteo popolare l'Inno, ma non vide l'Unità d'Italia.

La città di Genova costituisce un unicum come tassello nell'itinerario risorgimentale per aver dato i natali a Giuseppe Mazzini e a Goffredo Mameli , per la custodia museale di documenti preziosi nell'Università, per la sede dell'Istituto Mazziniano Risorgimentale.

Noi da Canosa di Puglia abbiamo da tempo inserito la storia patriottica dell'Oregina di Genova, il patrimonio dell'Università e dell'Istituto mazziniano nel nostro progetto culturale ed educativo "Tutti a Scuola" accolto dal MIUR e dal Quirinale l'11 Maggio. E' stato un progetto nato nella Scuola Enzo De Muro Lomanto di Canosa di Puglia e maturato con il concorso del Comune e della Scuola primaria di Pederobba nella terra del Veneto, con il "Patto di Amicizia" sigillato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal Sindaco di Canosa Francesco Ventola, dal Sindaco di Pederobba Raffaele Baratto congiuntamente all'Assessore alla Cultura Agostino Vendramin e alla gentile segretaria Matilde Forlin.

La storia di Genova figura in questo progetto accolto e stimato dal Ministro Mariastella Gelmini coadiuvata dai validi collaboratori del Ministero, dott.sa Giovanna Boda e dal dott. Matteo Benedettino.

E' bello concludere questo progetto di Amor di Patria con il 10 dicembre portando, nei giorni successivi, dopo un periodo travagliato di salute, il Tricolore in mezzo ai bambini di Scuola, vestita di Natale nel mercatino della Solidarietà.
Si conclude il progetto, non lo spirito di servizio, poiché lo stesso progetto è divenuto risorsa culturale morale, soprattutto nei bambini che hanno riscoperto la gioia ed il valore di chiamarsi "Fratelli d'Italia".

Personalmente come bambino di 12 anni ho vissuto il Centenario dell'Unità d'Italia nel 1961 quando a Canosa passò la diligenza storica vestita di Tricolore: oggi dopo 50 anni si è avverato quel sogno vero d'infanzia e consegno il testimonio ai bambini che fra 50 anni vivranno il 2° Centenario dell'Unità in un'Italia che, speriamo, sia più serena, più sicura e più fraterna, come ha auspicato il Presidente della Repubblica.

Ringraziamo questi bambini che ci danno la gioia di vivere e tutti i Collaboratori del progetto sigillato nella stretta di mano dell'11 maggio al Quirinale con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fieri di essere Italiani. Un grazie particolare al portale www.canosaweb.it per aver pubblicato tutti i tasselli di questo progetto, costituendo un archivio informatico.
Ringraziamo Dio che cantiamo da 150 anni nell'Inno di Mameli nello spirito che ci sostiene "Uniti" non solo nella terza strofa dell'Inno, ma anche nella storia del nostro cammino di civiltà.

Mentre i bambini cantano al Bambino di Betlemme, che ci educa a sentirci Fratelli, diciamo con gioia …
Buon Natale Fratelli d'Italia!


Ob amorem patriae
maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
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