Peppino Di Nunno e Mami Inoguchi Canosa
Peppino Di Nunno e Mami Inoguchi Canosa
Stilus Magistri

Erode Attico approda in Giappone

Sulle vie dell’Acquedotto romano a Canusium


Il primo sabato a ridosso di Ferragosto ha fatto registrare unnotevole flusso di turisti (anche dal Giappone, da Fukuoka-shi, universitaria di Kyoto, studiosa della lingua e cultura italiana) giunti a Canosa di Puglia perché allettati dal programma proposto nell'ambito degli eventi "Le Notti dell'Archeologia 2018". Alla scoperta delle vestigia imperiali della Canusium romana con una tappa dell'itinerario della serata presso il Tempio di Giove Toro, composto da dieci colonne sui lati lunghi e sei sulla fronte e sul retro, al quale si accedeva attraverso un ampia scalinata. Focus incentrato su Erode Attico, (Ἡρῴδης Ἀττικός, 101-177), mecenate ateniese, Letterato e Sofista, realizzò l'acquedotto romano dalle sorgenti dell'Irpinia per un tratto di 35 chilometri, portando acqua a Canusium nel II sec. d. C. e consentendo gli impianti delle Terme, ancora oggi visibili nei ruderi da Minervino Murge. Abbiamo svolto lo studio nel 2014 su questo personaggio contattando il Museo Archeologico Nazionale di Atene con concessione della foto del busto e l'Ambasciata di Grecia a Roma, nella persona di S.E. Themistoklis Demiris e pubblicando la ricerca nel Libro di Dialettologia "Sulle vie dei ciottoli" del 2015. In questo scambio culturale abbiamo riscoperto un'altra grande opera di Erode Attico in Atene, lo stadio Panathinaikos (lett. "di tutti gli Ateniesi"), uno degli stadi più antichi al mondo, sede della prima edizione dei moderni giochi olimpici nel 1896 ristrutturato nell'800. Un'altra opera edificata nel 161 d. C. alla base dell'Acropoli di Atene è l'anfiteatro semicircolare, l'Odeo di Erode Attico (in greco Ωδείο), utilizzato ancora oggi per mettere in scena spettacoli teatrali classici.

Lo studio si ripropone di recuperare a Canosa il titolo di Piazza Erode Attico nel sito del Monumento di Imbriani, in un connubio degli artefici dell'Acquedotto romano e dell'Acquedotto Pugliese del 1914. La stessa via Imbriani che conduce alla Piazzetta del monumento di Imbriani era intitolata in precedenza "Via Aquedotti", come da ricerca presso la toponomastica del'Archivio Storico Comunale di Canosa. Nella ritrovata pergamena artistica del 1892, dedicata a Giovanni Bovio e all'Archeologia romana di Canusium, l'autore Prof. Matteo Barboni disegna fistole acquarie epigrafate e sotto un arco della conduttura da cui si riversa l'acqua potabile l'epigrafe dedicata a Erode Attico: "a beneficio dei Canosini", HERODES ATTICVS PRO BENEFICIO CANVSINORVM. Nel mio Libro di Dialettologia del 2015 abbiamo ricercato le fonti letterarie dell'Acquedotto romano in Latino nel Prevosto Tortora del 1700e in greco in Filostrato, che cita Kaniùsion, nel II sec. d.C. Filostrato (Φιλόστρατος), Vite dei Sofisti (Βίοισοϕιστῶν), (2,1,5,551): Ωϰισε δέ ϰαί τό έν τῆ Ήπείρφ Ώριϰόν ύποδεδωκός ηδη ϰαί τό έν τῆ Ίταλία Κανύσιον ήμερώσας ϋδατι μάλα τούτου δεόμενον, Rinnovò Orico nell'Epiro che era decaduta e dopo in Italia rese abitabile anche Canusion che aveva senza dubbio molto bisogno di acqua (traduzione a cura della Professoressa Giulia Giorgio del Liceo Enrico Fermi di Canosa). Nella linea del tempo della civiltà cristiana che segue quella romana a Canosa, ritroviamo il riferimento dell'acquedotto romano nella intitolazione dell'icona bizantina di Maria SS. della Fonte. Il nome femminile di Canosa di Puglia, "Fonte", deriva dalla Patrona della Città, Maria SS. della Fonte, raffigurata nell'icona bizantina dell'Eleusa (Tenerezza), denominata Maria SS. della Fonte, per la presenza attigua del "magnificum fontem" dell'Acquedotto Romano del II sec., edificato da Erode Attico. Alle fonti dell'acquedotto romano, dissetiamoci di acqua e di cultura, sulle vie di Erode Attico e del magnificum fontem dove sorgerà la Cattedrale di San Sabino del VI secolo, Monumento Nazionale e patrimonio storico e spirituale di Canosa e della Puglia. Per le passeggiate archeologiche della Fondazione Archeologica Canosina Onlus e dalla ditta Tango Renato-Servizi per l'archeologia e il turismo, che fanno parte del calendario eventi dell'Estate Canosina 2018 del Comune di Canosa di Puglia, ieri sera abbiamo presentato la nota storica e culturale in Piazza Erode Attico dianzi al monumento di Imbriani ad un numeroso gruppo di visitatori, brindando in una sera d'estate con un bicchiere di acqua la quale come asseriva Francesco d'Assisi "è utile, umile, preziosa e casta".
maestro Giuseppe Di Nunno - Ricercatore storico
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