
Stilus Magistri
Addio Clemente, panettiere di sentimento!
“Cleménde, cura ca fèce le pène che sendeménde!”
giovedì 12 giugno 2025
20.49
Nel tramonto dalla scena popolare dialettale, vogliamo ripercorre dal 2010 al 2025 le pagine scritte e dedicate a Te Clemente. Già nel 2019 Ti ho scritto una poesia in quadretto che Tu esponevi con onore nel forno di Corso Traiano ai giovani che venivano a visitarti, tra cui mi miei figli trapiantati al Nord.
"La setélle di Clemente", correva l'anno 2010, quando feci la ricerca della "setélle" con cui le nostre madri setacciavano la farina. Andai al forno e Clemente l'ha mostrò fra le sue mani al lavoro, come in una foto che scattai..
"Sotto il pergolato di casa del borgo Castello", era il 2011 quando, possiamo dire, di averTi fatto debuttare alle scene di cultura dialettale. Con Marzia Festa canosina, laureanda a Torino sul dialetto canosino (conservo copia della Tesi) siamo venuti a visitarTi per la prima volta a casa tua, belvedere dalla collina del Castello sulle Fornaci e facendo la fotografia sotto il pergolato.
"Sui ciottoli con la tua piccola fornarina Maria": nel 2012, visitai casa tua e tu ci hai presentato la piccola Maria di tre anni, già fornarina, a piedi scalzi sui ciottoli con cui avevi lastricato la tua casetta, memore dei ciottoli che un tempo pavimentavano le strade del borgo antico che affioravano ancora in punti scoperti davanti a casa tua.
"La pagnòtte du Crapellòtte": In un video presente in Canosaweb e youtube ho pubblicato la mia poesia "la pagnotte du Crapellòtte " con Te, Clemente seduto sui gradini di Salita Calvario con un cesto di pane accompagnato dal tuo saluto che risentiamo con emozione.
"La pagnòtte du Carabbenìre" : Nel Centenario dell'Arma dei Carabinieri nel 2014 è stata promossa e curata una mostra al Palazzo del Museo dei Vescovi, motivato da Mariano Caputo di Canosaweb e realizzata dall'Arma con costumi d'epoca. E Tu, Clemente hai offerto in vetrina "la pagnòtte du Carabbenìre" impastata e infornata dalle tue mani artigianali.
"Sulle vie dei ciottoli...." del mio libro del dialetto canosino: nel 2015 ho dedicato la pagina 133 a Te Clemente e a tua figlia presso la fontana di Salita Calvario, palcoscenico di vita popolare che oggi hai lasciato per sempre, consegnandola a noi.
Con tua figlia a Scuola in classe prima Elementare: Mi recai nella Scuola Mazzini in classe prima con la Maestra Maria Murante nel 2016 facendo lezione su tata., tetùcce e sasòre. Mostrando il libro in copertina si alzò tua figlia Maria dicendo: "sono la figlia di Clemente!". Storia viva tramandata ancora oggi con tua figlia ventenne. Addio, tatà Clemente!
Altri momenti abbiamo vissuto insieme dal pane a prosciutto, che avevo scritto nel libro ai proverbi che tu coniavi e offrivi in diretta al mattino al risveglio. Ti veniva a trovare la maestra Nicla De Sario, cultrice ed educatrice nel dialetto canosino, mentre i tuoi passi diventavano fragili, precari.. ma sempre pieni di umanità e creatività di un attore popolare che senza scrivere, recitava con cuore e con la mente di.... Clemente!
Ricordo, quasi l'ultimo saluto tuo nel commiato ammalato. Ti apprestavi al secondo ricovero al Policlinico di Bari per intervento alla testa, alla "chèpe" che evoca il caro Lino Banfi. Mi dicesti al telefono, "quando ritorno, voglio incontrarti; vieni a trovarmi" . Ero anch'io e sono fragile nei passi e dissi, "ci vediamo". Oggi sei andato via e ti affacci dal cielo con la pagnotta in mano e la divisa bianca di farina da fornaio.
Addio Clemente! Grazie del tuo sorriso autentico da custodire in memoria. Sei stato un tassello eloquente della storia di questo paese nelle voce del dialetto, dignità dei nostri padri, delle nostre madri.
Vicinanza alla moglie Sabina , ai figli Maria e Agostino, alla Famiglia Martino, titolare del Panificio Traiano, riconosciuto "attività storica e di tradizione della Puglia"
Addio Clemente!
Maestro Peppino Di Nunno
"La setélle di Clemente", correva l'anno 2010, quando feci la ricerca della "setélle" con cui le nostre madri setacciavano la farina. Andai al forno e Clemente l'ha mostrò fra le sue mani al lavoro, come in una foto che scattai..
"Sotto il pergolato di casa del borgo Castello", era il 2011 quando, possiamo dire, di averTi fatto debuttare alle scene di cultura dialettale. Con Marzia Festa canosina, laureanda a Torino sul dialetto canosino (conservo copia della Tesi) siamo venuti a visitarTi per la prima volta a casa tua, belvedere dalla collina del Castello sulle Fornaci e facendo la fotografia sotto il pergolato.
"Sui ciottoli con la tua piccola fornarina Maria": nel 2012, visitai casa tua e tu ci hai presentato la piccola Maria di tre anni, già fornarina, a piedi scalzi sui ciottoli con cui avevi lastricato la tua casetta, memore dei ciottoli che un tempo pavimentavano le strade del borgo antico che affioravano ancora in punti scoperti davanti a casa tua.
"La pagnòtte du Crapellòtte": In un video presente in Canosaweb e youtube ho pubblicato la mia poesia "la pagnotte du Crapellòtte " con Te, Clemente seduto sui gradini di Salita Calvario con un cesto di pane accompagnato dal tuo saluto che risentiamo con emozione.
"La pagnòtte du Carabbenìre" : Nel Centenario dell'Arma dei Carabinieri nel 2014 è stata promossa e curata una mostra al Palazzo del Museo dei Vescovi, motivato da Mariano Caputo di Canosaweb e realizzata dall'Arma con costumi d'epoca. E Tu, Clemente hai offerto in vetrina "la pagnòtte du Carabbenìre" impastata e infornata dalle tue mani artigianali.
"Sulle vie dei ciottoli...." del mio libro del dialetto canosino: nel 2015 ho dedicato la pagina 133 a Te Clemente e a tua figlia presso la fontana di Salita Calvario, palcoscenico di vita popolare che oggi hai lasciato per sempre, consegnandola a noi.
Con tua figlia a Scuola in classe prima Elementare: Mi recai nella Scuola Mazzini in classe prima con la Maestra Maria Murante nel 2016 facendo lezione su tata., tetùcce e sasòre. Mostrando il libro in copertina si alzò tua figlia Maria dicendo: "sono la figlia di Clemente!". Storia viva tramandata ancora oggi con tua figlia ventenne. Addio, tatà Clemente!
Altri momenti abbiamo vissuto insieme dal pane a prosciutto, che avevo scritto nel libro ai proverbi che tu coniavi e offrivi in diretta al mattino al risveglio. Ti veniva a trovare la maestra Nicla De Sario, cultrice ed educatrice nel dialetto canosino, mentre i tuoi passi diventavano fragili, precari.. ma sempre pieni di umanità e creatività di un attore popolare che senza scrivere, recitava con cuore e con la mente di.... Clemente!
Ricordo, quasi l'ultimo saluto tuo nel commiato ammalato. Ti apprestavi al secondo ricovero al Policlinico di Bari per intervento alla testa, alla "chèpe" che evoca il caro Lino Banfi. Mi dicesti al telefono, "quando ritorno, voglio incontrarti; vieni a trovarmi" . Ero anch'io e sono fragile nei passi e dissi, "ci vediamo". Oggi sei andato via e ti affacci dal cielo con la pagnotta in mano e la divisa bianca di farina da fornaio.
Addio Clemente! Grazie del tuo sorriso autentico da custodire in memoria. Sei stato un tassello eloquente della storia di questo paese nelle voce del dialetto, dignità dei nostri padri, delle nostre madri.
Vicinanza alla moglie Sabina , ai figli Maria e Agostino, alla Famiglia Martino, titolare del Panificio Traiano, riconosciuto "attività storica e di tradizione della Puglia"
Addio Clemente!
Maestro Peppino Di Nunno