Zone Franche Urbane, Capone: «Le risorse arriveranno nei tempi concordati»

«Il decreto interministeriale è stato registrato dalla Corte dei Conti. Ora attendiamo il bando»

lunedì 7 aprile 2014 07.00
«Le risorse che serviranno a finanziare le Zone Franche Urbane arriveranno regolarmente a destinazione nei tempi concordati - così l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha voluto rassicurare i comuni pugliesi, destinatari delle agevolazioni - Siamo in contatto costante con il Ministero e con i Comuni e stiamo lavorando con grande attenzione e impegno perché la dotazione sia erogata come previsto. Il decreto interministeriale è stato registrato dalla Corte dei Conti pochi giorni fa. Ora attendiamo il bando».

«Come già ribadito più volte, le risorse per finanziare questo programma di defiscalizzazione non sono statali ma regionali. La dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone franche urbane ammonta a complessivi 60 milioni di euro a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) 'Sviluppo locale' e 'Aree urbane - città' del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013». Le Zone Franche pugliesi destinatarie delle agevolazioni sono quelle individuate nei comuni di Andria, Lecce, Taranto, Santeramo in Colle, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e Manduria.

«Potranno beneficiare delle agevolazioni - ricorda Capone - le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali, purché entrambi siano regolarmente iscritti nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda. Ciascuna azienda (o studio professionale) potrà avvalersi degli aiuti previsti dal Decreto fino al limite massimo di 200mila euro. Nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada l'agevolazione non potrà superare i 100mila euro. Le imprese potranno beneficiare di esenzione delle imposte sui redditi, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria; potranno inoltre essere esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro indipendente».