Tutta la CULTURA che c’è: tra risultati conseguiti e sfide future
Presentati in Fiera del Levante i risultati di cinque anni di politiche culturali della Regione Puglia
martedì 16 settembre 2025
22.28
Centotrentadue nuove Biblioteche di pubblica lettura create in 120 Comuni pugliesi. Oltre 2mila iniziative e festival culturali sostenuti da Regione Puglia nel 2024 e più di 1 milione e 250 milia euro tra il 2021 e il 2025 per il sostegno a Residenze e Centri d'artista. E ancora: più di 500 produzioni audiovisive sostenute dall'Apulia Film Fund e +59% visitatori di biblioteche e musei regionali e locali nell'ultimo triennio; il lancio di CartApulia, il sistema informativo territoriale che ha censito e catalogato, ad oggi, 18.200 oggetti del patrimonio culturale monumentale, museale e archivistico della Puglia, e l'avvio dell'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale, che consentirà di conoscere e valorizzare riti, tradizioni ed elementi identitari del territorio regionale. Sono alcuni dei risultati di cinque anni di politiche culturali della Regione Puglia, presentati questa mattina alla Fiera del Levante nel corso dell'incontro intitolato "Tutta la CULTURA che c'è: tra risultati conseguiti e sfide future", promosso dall'assessora alla Cultura Viviana Matrangola e dal direttore del Dipartimento Cultura Aldo Patruno. La giornata è stata aperta dalla presentazione del Coordinamento per la Cura di Luoghi, delle Arti e dei Saperi identitari della Puglia. Un progetto approvato dalla Giunta regionale nel maggio scorso e con il quale, nelle parole dell'assessora Matrangola, "la Puglia intende fare della cultura uno strumento di partecipazione democratica e di responsabilità condivisa". Attraverso questo atto di indirizzo, il governo regionale intende promuovere il coinvolgimento delle comunità patrimoniali nella co-progettazione di attività di valorizzazione dei luoghi di cultura e di promozione delle identità locali.
"La Convenzione di Faro – ha detto Matrangola – ci ha insegnato che la piena valorizzazione del patrimonio culturale è possibile solo se lo si mette in connessione con le comunità che lo custodiscono, al fine di trasformare questo patrimonio in eredità culturale. In questa direzione, vogliamo proporre un nuovo metodo di lavoro che metta in rete enti locali, istituzioni, organizzazioni pubbliche e private intorno a progetti strategici che interessano luoghi identitari e di cultura. Nelle prossime settimane, apriremo una manifestazione d'interesse a tutti gli stakeholders che vorranno aderire. Attraverso questo approccio, non solo rafforziamo la nostra identità culturale, ma facciamo della Puglia un laboratorio concreto per una gestione del patrimonio culturale inclusiva, consapevole e sostenibile". A margine della presentazione, Regione Puglia e Puglia Culture hanno siglato l'accordo di collaborazione che sancisce l'avvio ufficiale dell'esperienza dei Coordinamenti per la Cura dei Luoghi. Sul punto, il presidente di Puglia Culture Paolo Ponzio ha sottolineato che "l'accordo è innanzitutto il segno della sinergia tra Regione Puglia e Puglia Culture, che continuerà a svilupparsi nel segno della costruzione di nuovi asset culturali. Lo strumento del Coordinamento parla di luoghi e non di spazi. Si tratta quindi di posti che sono già abitati e vissuti dalle persone. Il nostro compito sarà quello di valorizzarli per metterli a disposizione dei cittadini pugliesi e di tutti i cittadini temporanei che quotidianamente invadono pacificamente la nostra regione".
Nel corso del suo intervento, Aldo Patruno ha tracciato un bilancio dei cinque anni alla guida del Dipartimento Cultura della Regione Puglia: "Grazie alla cultura – ha detto – la Puglia è radicalmente cambiata. Siamo arrivati a finanziare circa 2000 festival all'anno, ma abbiamo anche assicurato alla nostra regione una reputazione nazionale e internazionale che ha determinato l'attrazione di altri investimenti ad alto valore aggiunto. Senza dimenticare l'accoppiata cultura-turismo, che ha espresso un grande impatto sulla ricchezza del territorio, quantificato in un quasi un quinto del Pil regionale. La sfida che abbiamo di fronte – ha concluso Patruno – sta nella cura, nel benessere e nella felicità. La cultura è uno strumento potentissimo per migliorare la qualità della vita delle persone, e su questa sfida abbiamo costruito la strategia regionale del Welfare culturale e della Cura dei luoghi. Vogliamo invitare tutti gli attori dell'ecosistema culturale pugliese a coordinarsi con un obiettivo preciso: prendersi cura, appunto, dei luoghi, del paesaggio, dei borghi, dei siti archeologici, dei parchi, della natura, dei patrimoni culturali immateriali, e cioè della propria identità e della propria memoria".
Il convegno è proseguito con gli interventi delle dirigenti Anna Maria Candela (Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali) e Angelica Cistulli (Sezione Economia della Cultura) e del responsabile dell'attuazione dei progetti per i Poli Biblio-Museali Luigi De Luca. "La maggiore soddisfazione di questo quinquennio – ha detto Anna Maria Candela – deriva dall'aver chiuso per bene e senza revoche tutti gli interventi dei precedenti cicli di programmazione. Abbiamo traguardato l'impostazione del nuovo ciclo di programmazione, facendo tesoro delle lezioni apprese dal passato e cercando di leggere i fabbisogni più attuali del territorio. La sfida del ciclo 2021-2027 sarà elevare la qualità della vita nelle comunità locali, a partire dalle aree interne e dalle aree periferiche, che spesso sono al centro delle nostre città, per provare a offrire alle popolazioni biblioteche, musei, archivi, teatri e sale di musica accoglienti e funzionali".
Angelica Cistulli ha evidenziato che "il grande impegno della Regione ha permesso di garantire la tenuta del sistema-cultura in un quinquennio complicato nel quale la pandemia ha messo a dura prova l'intero ecosistema. Grazie all'assessora e al direttore siamo riusciti a portare a casa il vecchio ciclo di programmazione e siamo riusciti a fare anche qualcosa di più per il nuovo ciclo. In totale, nel periodo 2020-2025, la mia Sezione ha finanziato 1.269 progetti per un valore di circa 78 milioni di euro". A margine, il dirigente Mauro Paolo Bruno ha sottolineato l'impegno della Sezione Sviluppo, Innovazione e Reti nel processo di sviluppo dell'ecosistema digitale del turismo e della cultura che riguarda, tra l'altro, la gestione della digitalizzazione di oltre 1,4 milioni di immagini in 16 cantieri. Altri fronti di impegno della Sezione vengono dalla gestione delle Fondazioni, cresciute nel numero e nelle attività, e dal completamento del bando sul Turismo esperienziale, senza dimenticale la gestione del nuovo Polo unico bibliotecario regionale realizzato nella Caserma Rossani a Bari, che supera l'articolazione per poli provinciali, con un appalto da 2,4 milioni in stato d'avanzamento.
Nel pomeriggio ha preso avvio la Sessione dedicata al "Quinquennio 2025-2030: procedure e strumenti per i nuovi investimenti a sostegno dell'economia della cultura e della rete dei luoghi di cultura in Puglia nei Programmi 2021-27".
Nel corso del panel saranno presentate la nuova cornice normativa e la governance regionale della cultura (a cura di Aldo Patruno), le misure per lo sviluppo del welfare culturale e per gli investimenti sul patrimonio culturale (a cura di Anna Maria Candela) e le opportunità di sostegno e crescita del sistema di produzione culturale sul territorio (a cura di Angelica Cistulli) per i prossimi cinque anni. Le misure saranno finanziate attraverso le linee di intervento programmate nel PR Puglia FESR-FSE+ 2021/2027 e nell'Accordo per la Coesione 2021/2027 per la Puglia, con specifico riferimento alle Azioni 2.1, 8.7, 9.1 e 9.3 del PR Puglia FESR-FSE+ 2021/2027 e agli interventi di cui alle aree tematiche 06.01 – Paesaggio e Patrimonio del FSC e 06.02 del POC 2021-27. Gli indirizzi attuativi delle linee di finanziamento, che ammontano a circa 386 milioni di euro, sono state definite nel documento strategico "CHECK-In CULTURE 2030".
"La Convenzione di Faro – ha detto Matrangola – ci ha insegnato che la piena valorizzazione del patrimonio culturale è possibile solo se lo si mette in connessione con le comunità che lo custodiscono, al fine di trasformare questo patrimonio in eredità culturale. In questa direzione, vogliamo proporre un nuovo metodo di lavoro che metta in rete enti locali, istituzioni, organizzazioni pubbliche e private intorno a progetti strategici che interessano luoghi identitari e di cultura. Nelle prossime settimane, apriremo una manifestazione d'interesse a tutti gli stakeholders che vorranno aderire. Attraverso questo approccio, non solo rafforziamo la nostra identità culturale, ma facciamo della Puglia un laboratorio concreto per una gestione del patrimonio culturale inclusiva, consapevole e sostenibile". A margine della presentazione, Regione Puglia e Puglia Culture hanno siglato l'accordo di collaborazione che sancisce l'avvio ufficiale dell'esperienza dei Coordinamenti per la Cura dei Luoghi. Sul punto, il presidente di Puglia Culture Paolo Ponzio ha sottolineato che "l'accordo è innanzitutto il segno della sinergia tra Regione Puglia e Puglia Culture, che continuerà a svilupparsi nel segno della costruzione di nuovi asset culturali. Lo strumento del Coordinamento parla di luoghi e non di spazi. Si tratta quindi di posti che sono già abitati e vissuti dalle persone. Il nostro compito sarà quello di valorizzarli per metterli a disposizione dei cittadini pugliesi e di tutti i cittadini temporanei che quotidianamente invadono pacificamente la nostra regione".
Nel corso del suo intervento, Aldo Patruno ha tracciato un bilancio dei cinque anni alla guida del Dipartimento Cultura della Regione Puglia: "Grazie alla cultura – ha detto – la Puglia è radicalmente cambiata. Siamo arrivati a finanziare circa 2000 festival all'anno, ma abbiamo anche assicurato alla nostra regione una reputazione nazionale e internazionale che ha determinato l'attrazione di altri investimenti ad alto valore aggiunto. Senza dimenticare l'accoppiata cultura-turismo, che ha espresso un grande impatto sulla ricchezza del territorio, quantificato in un quasi un quinto del Pil regionale. La sfida che abbiamo di fronte – ha concluso Patruno – sta nella cura, nel benessere e nella felicità. La cultura è uno strumento potentissimo per migliorare la qualità della vita delle persone, e su questa sfida abbiamo costruito la strategia regionale del Welfare culturale e della Cura dei luoghi. Vogliamo invitare tutti gli attori dell'ecosistema culturale pugliese a coordinarsi con un obiettivo preciso: prendersi cura, appunto, dei luoghi, del paesaggio, dei borghi, dei siti archeologici, dei parchi, della natura, dei patrimoni culturali immateriali, e cioè della propria identità e della propria memoria".
Il convegno è proseguito con gli interventi delle dirigenti Anna Maria Candela (Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali) e Angelica Cistulli (Sezione Economia della Cultura) e del responsabile dell'attuazione dei progetti per i Poli Biblio-Museali Luigi De Luca. "La maggiore soddisfazione di questo quinquennio – ha detto Anna Maria Candela – deriva dall'aver chiuso per bene e senza revoche tutti gli interventi dei precedenti cicli di programmazione. Abbiamo traguardato l'impostazione del nuovo ciclo di programmazione, facendo tesoro delle lezioni apprese dal passato e cercando di leggere i fabbisogni più attuali del territorio. La sfida del ciclo 2021-2027 sarà elevare la qualità della vita nelle comunità locali, a partire dalle aree interne e dalle aree periferiche, che spesso sono al centro delle nostre città, per provare a offrire alle popolazioni biblioteche, musei, archivi, teatri e sale di musica accoglienti e funzionali".
Angelica Cistulli ha evidenziato che "il grande impegno della Regione ha permesso di garantire la tenuta del sistema-cultura in un quinquennio complicato nel quale la pandemia ha messo a dura prova l'intero ecosistema. Grazie all'assessora e al direttore siamo riusciti a portare a casa il vecchio ciclo di programmazione e siamo riusciti a fare anche qualcosa di più per il nuovo ciclo. In totale, nel periodo 2020-2025, la mia Sezione ha finanziato 1.269 progetti per un valore di circa 78 milioni di euro". A margine, il dirigente Mauro Paolo Bruno ha sottolineato l'impegno della Sezione Sviluppo, Innovazione e Reti nel processo di sviluppo dell'ecosistema digitale del turismo e della cultura che riguarda, tra l'altro, la gestione della digitalizzazione di oltre 1,4 milioni di immagini in 16 cantieri. Altri fronti di impegno della Sezione vengono dalla gestione delle Fondazioni, cresciute nel numero e nelle attività, e dal completamento del bando sul Turismo esperienziale, senza dimenticale la gestione del nuovo Polo unico bibliotecario regionale realizzato nella Caserma Rossani a Bari, che supera l'articolazione per poli provinciali, con un appalto da 2,4 milioni in stato d'avanzamento.
Nel pomeriggio ha preso avvio la Sessione dedicata al "Quinquennio 2025-2030: procedure e strumenti per i nuovi investimenti a sostegno dell'economia della cultura e della rete dei luoghi di cultura in Puglia nei Programmi 2021-27".
Nel corso del panel saranno presentate la nuova cornice normativa e la governance regionale della cultura (a cura di Aldo Patruno), le misure per lo sviluppo del welfare culturale e per gli investimenti sul patrimonio culturale (a cura di Anna Maria Candela) e le opportunità di sostegno e crescita del sistema di produzione culturale sul territorio (a cura di Angelica Cistulli) per i prossimi cinque anni. Le misure saranno finanziate attraverso le linee di intervento programmate nel PR Puglia FESR-FSE+ 2021/2027 e nell'Accordo per la Coesione 2021/2027 per la Puglia, con specifico riferimento alle Azioni 2.1, 8.7, 9.1 e 9.3 del PR Puglia FESR-FSE+ 2021/2027 e agli interventi di cui alle aree tematiche 06.01 – Paesaggio e Patrimonio del FSC e 06.02 del POC 2021-27. Gli indirizzi attuativi delle linee di finanziamento, che ammontano a circa 386 milioni di euro, sono state definite nel documento strategico "CHECK-In CULTURE 2030".