Taglio al Reddito di Cittadinanza è misura contro il Mezzogiorno: andava cambiato, non cancellato

La nota di Marco Silvestri - Componente Assemblea nazionale Più Europa 

lunedì 31 luglio 2023 15.58
Personalmente sono sempre stato critico sul Reddito di Cittadinanza, ma assolutamente convinto della necessità di uno strumento di welfare contro la povertà che fosse funzionale alla ricerca attiva di un'occupazione: il RDC del Governo Conte-Salvini non ha aiutato le persone a trovare lavoro, creando invece situazioni di iniquità e condotte truffaldine, mentre all'opposto, gli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile 2023 elaborati proprio dal Ministero dell'Economia e Finanze indicano che con l'abolizione del reddito di cittadinanza si avrà un sensibile aumento delle diseguaglianze tra gli italiani.

Cosa significa? Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, soprattutto al Sud Italia dove i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono molti di più.

Inoltre, specie al Sud, lo strumento costituiva un importante mezzo per incrementare i consumi in virtù dell'aumento di spesa procapite che consentiva. Ad esempio, in Puglia, a oltre 300 mila persone.

Il Governo Meloni prima di cancellare il reddito di cittadinanza avrebbe dovuto istituire misure alternative tese a contrastare la povertà, mentre invece non è pronto neanche il Supporto per la Formazione di 350 euro mensili: manca la piattaforma informatica dove inserire le domande, la disponibilità a lavorare ed anche i corsi da seguire.

Il Governo ha innescato una vera e propria bomba sociale frutto di una preoccupante incapacità a leggere i fenomeni sociali del Paese.
Marco Silvestri - Componente Assemblea Nazionale Più Europa