Sabino Facciolongo torna a fare l’assessore

Rinnova il suo impegno ad amministrare la cosa pubblica

lunedì 27 luglio 2015 21.35
Sabino Facciolongo torna a fare l'assessore alla Cultura e Archeologia del Comune di Canosa di Puglia. Ha infatti sottoscritto la nomina del sindaco alla stessa carica assessorile, dopo le dimissioni protocollate sabato sera, 18 luglio, e subito respinte dal sindaco, Ernesto la Salvia, con la richiesta di "riconsiderare la propria decisione". Dimissioni causate dalle ultime determinazioni dell'Ufficio di Ragioneria, che hanno bloccato i finanziamenti previsti per le manifestazioni estive. Facciolongo, dunque, rinnova il suo impegno ad amministrare la cosa pubblica e spiega che "non c'è stato contrasto con la Maggioranza. E' stato un atto di estrema protesta dal quale confidavo sarebbe scaturita una discussione, che c'è stata e che ritengo continuerà ad esserci, nell'esclusivo interesse dei cittadini".

"Delle mie dimissioni si è parlato molto, forse troppo, sicuramente in modo non sempre obbiettivo – dichiara Facciolongo – . Mi si permetta ora, a distanza di qualche giorno, di chiarirne l'effettiva natura, al netto delle interpretazioni da tifoseria calcistica delle quali sono state gratificate. Chiarisco innanzitutto che il sottoscritto non ha mai presentato le dimissioni prima di oggi, rimanendo "sul pezzo" anche quando sarebbe stato più comodo lasciare, assumendosi sempre per intero le proprie responsabilità. Perciò non posso che respingere al mittente le definizioni di "opera buffa" o di "farsa", di cui sono state gratificate a seconda dell'interpretazione più o meno letteraria, quanto non del livello culturale di chi si è cimentato ad interpretarle. Non uno (fra i cosiddetti oppositori), però, ad averle lette per quello che effettivamente erano: un atto estremo di protesta contro un'interpretazione "ragionieristica" dell'economia; affermazione che ha scatenato le ire di qualche "tutore della legalità" che ne ha tratto spunto per darmi lezioni sulla stampa a proposito di ruoli e funzioni nel bilancio comunale. Ovviamente il sottoscritto ringrazia per tale magnanimità, pur essendo costretto a fare delle precisazioni in merito. L'interpretazione "ragionieristica" non appartiene esclusivamente al nostro Comune ma a tutti quei Comuni che hanno dovuto fare i conti con il nuovo sistema di contabilità che, data la situazione pregressa di molti di essi, si traduce, in soldoni, in minori servizi da erogare e maggiore pressione fiscale. E' lasciato così alla cosiddetta "politica " un margine molto esiguo di interventi, come ben dovrebbe sapere chi, nel nostro Comune collaborò alla redazione dello scorso Bilancio dovendo tagliare del 50% le spese relative alle attività culturali che, come si può facilmente intuire, non consistono solo nell'Estate canosina. Ah, a quel proposito, ricordo a me stesso che fu il sottoscritto a doverlo spiegare pubblicamente alla città e non ebbi notizie, all'epoca, di vesti stracciate da parte proprio di chi pure aveva attivamente suggerito il taglio in questione".

"A quanto detto si aggiunge la faccenda dei debiti fuori bilancio, di cui questa Amministrazione non porta responsabilità alcuna ma che, in nome della cosiddetta "continuità amministrativa", stringono ancora di più il nodo scorsoio che soffoca il bilancio. E se qualcuno ha preteso di poter prevedere i minori trasferimenti dallo Stato, pochissimi sono in grado di prevedere la cadenza delle sentenze che determinano l'entità e la scadenza del debito. Di certo non la cosiddetta "politica"! E spero che questo chiarisca implicitamente anche quanto adombrato sulla personalizzazione della faccenda; prassi che ricordo essere in uso in ben altre contrade e non certo da parte del sottoscritto. In pratica: la ricerca del "cattivo di turno" la lascio volentieri agli altri. So che quanto detto è complicato ma chiedere un piccolo sforzo di comprensione su questo non mi sembra gran cosa! Venendo poi al respingimento delle mie dimissioni da parte del Sindaco, non riesco a comprendere dove sia il problema, dato che non si trattava certo di dimissioni date per contrasti con la Maggioranza. Il respingimento è infatti scaturito da un confronto col Capo dell'Amministrazione, che con parole lusinghiere mi ha ricordato i miei doveri in un momento in cui le contingenze mi avevano portato a non farlo. Se proprio dunque si vuole dare una chiave di lettura al mio gesto, lo si interpreti pure, se ci si riesce, come un atto estremo di protesta contro un sistema intero dal quale confidavo sarebbe scaturita una discussione, che c'è stata e che ritengo continuerà ad esserci, nell'esclusivo interesse della gente che amministriamo. Se c'è infatti una cosa che ho imparato da questa esperienza, è che le interpretazioni personali, o speculazioni politiche che dir si voglia, vanno nella direzione esattamente opposta all'interesse dei nostri concittadini. Sempre!".

Ufficio Stampa Comune di Canosa: Francesca Lombardi