Petruzzelli:audizioni del sovrintendente Biscardi

Ventola: "Questa situazione per la sciatteria amministrativa di Emiliano”

giovedì 9 giugno 2016 23.06
Un'audizione conoscitiva, per comprendere l'attuale situazione amministrativa della Fondazione Petruzzelli e le prospettive future. A richiederla lo stesso presidente della VI commissione consiliare, Alfonso Pisicchio che ha convocato il Sovrintendente Massimo Biscardi. L'attuale amministratore, chiamato a risanare i conti della Fondazione, ha delineato il quadro della situazione economica (che per il 2015 ha registrato il pareggio del bilancio) e patrimoniale (in attivo grazie al completamento del recupero di Palazzo San Michele), su cui incombe però il rischio di fallimento del teatro. A determinarlo, il contenzioso sul personale: sono 181 i lavoratori che hanno fatto vertenza per veder riconosciuto il diritto all'assunzione a tempo indeterminato, di cui 21 hanno già ottenuto il giudizio favorevole. I casi riguardano i rapporti di lavoro precedenti alla legge Bondi del 2010, che prevede l'obbligo del concorso con procedura di evidenza pubblica per l'assunzione nelle fondazioni liriche. "L'assunzione di queste ulteriori 180 unità - ha dichiarato Biscardi - non è sostenibile per le casse della Fondazione e prefigura il fallimento: in quanto 'amministratore delegato' il mio compito è quello di non far fallire l'azienda, per cui nel Consiglio di indirizzo di giovedì prossimo comunicherò ai soci l'intenzione di procedere all'assunzione di tutti i lavoratori e avviare successivamente le procedure previste dalla legge 223 per i licenziamenti collettivi per esubero di personale". "Bisogna salvare l'azienda - ha ribadito - auspicando che anche la politica faccia la sua parte. Attualmente la pianta organica del teatro prevede 132 unità e non è possibile modificarla dal momento che nel 2013 il teatro ha aderito al piano di risanamento previsto dalla legge Bray. Anche volendo esperire quella strada, resta la mancanza di copertura finanziaria per effettuare le assunzioni". Su sollecitazione del consigliere CoR, Francesco Ventola, Biscardi ha ribadito che prima della legge Bondi le Fondazioni potevano assumere, senza nessuna selezione a evidenza pubblica o concorso, personale a tempo determinato per chiamata diretta, e interrogato sulla possibilità di chiedere ai soci un maggiore investimento, ha auspicato che le risorse siano investite prevalentemente nelle produzioni.

Dopo l'audizione del sovrintendente Biscardi in Commissione, il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola ha rilasciato la seguente dichiarazione: """L'esposizione chiara e precisa del sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Massimo Biscardi, certifica che le 180 assunzioni a tempo determinato che ora rischiano di diventare tutte a tempo indeterminato erano, sotto il profilo della legittimità possibili. Prima della legge Bondi, quindi per quelle fatte prima del 2012, le Fondazioni potevano assumere, senza nessuna selezione a evidenza pubblica o concorso, personale a tempo determinato per chiamata diretta. Ma al Petruzzelli è stata commessa una grave mancanza, quella di non allegare ai contratti il documento di sicurezza (DVR) in assenza del quale quelle assunzioni ora, su disposizione del giudice del lavoro, diventano immediatamente esecutive e quindi a tempo indeterminato e retrodatate, con inevitabili costi maggiori a livello previdenziale e di buste paga. Non ci consola sapere che non c'è stato dolo, ma colpa o peggio sciatteria e non andiamo in cerca di un colpevole amministrativo (spetta ad altri questo compito), quello che a noi rileva è che la Fondazione, così come ha testualmente detto Biscardi se dovesse assumere tutti coloro che hanno fatto ricorso e lo stanno vincendo rischia di fallire! E paradossalmente il Petruzzelli non brucerà una seconda volta, ma esploderà come un gonfiabile bucato non da un bambino dispettoso, ma dalla malagestio. Quindi, a noi, Conservatori e Riformisti, quello che interessa sono le responsabilità politiche che sono in capo all'allora presidente della Fondazione, l'allora sindaco di Bari Emiliano. Le sue responsabilità sono oggettive e non vogliamo fare i 'gufi anti-renziani' della situazione, ma la sensazione è che il Petruzzelli sia la cartina di tornasole della sciatta amministrazione comunale che Emiliano per 10 anni ha propinato prima ai baresi e ora a tutti i pugliesi"""