Maltempo: Si fa la conta dei danni
Coldiretti Puglia denuncia gli effetti disastrosi della tropicalizzazione del clima dopo la grandinata
domenica 27 luglio 2025
14.42
Una grandinata lampo ha colpito la provincia di Bari in una estate dalle temperature sopra la media sin da giugno, con sbalzi termici repentini da oltre 40° fino a 21 gradi, frutteti e uliveti danneggiati, pomodori in stress idrico. E' il bilancio di Coldiretti Puglia che denuncia gli effetti disastrosi della tropicalizzazione del clima che nelle ultime 24 ore si è manifestata nuovamente in Puglia, tra Bisceglie, Molfetta e Corato con fino al 50% dei danni in zone circoscritte. Le tempeste e le grandinate di piena estate confermano la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi.
La grandine è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva e sta per iniziare la vendemmia con il rischio della perdita di un intero anno di lavoro, ma a rischio sono anche gli oliveti in una delicata fase stagionale. La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. I cambiamenti climatici con le precipitazioni intense e improvvise con vere e proprie bombe d'acqua si abbattono infatti – conclude Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con il risultato, oltre che dall'installazione selvaggia di pannelli fotovoltaici, che sono saliti a 232 i comuni in Puglia, ovvero il 78% percento del totale, a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica.
La grandine è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva e sta per iniziare la vendemmia con il rischio della perdita di un intero anno di lavoro, ma a rischio sono anche gli oliveti in una delicata fase stagionale. La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. I cambiamenti climatici con le precipitazioni intense e improvvise con vere e proprie bombe d'acqua si abbattono infatti – conclude Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con il risultato, oltre che dall'installazione selvaggia di pannelli fotovoltaici, che sono saliti a 232 i comuni in Puglia, ovvero il 78% percento del totale, a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica.