Le Radici non sono catene… ma ali

A San Ferdinando di Puglia, il pubblico delle grandi occasioni per la seconda edizione

sabato 16 agosto 2025 9.59
Il pubblico delle grandi occasioni per la seconda edizione di "Radici" svoltasi a San Ferdinando di Puglia, lo scorso 13 agosto. "Ci sono fili invisibili… che uniscono il cuore… a un luogo, a una storia… a volti che non dimenticheremo mai. Fili che non si spezzano… anche quando il tempo passa… anche quando la vita ci porta lontano. Sono… le nostre radici. Oggi… celebriamo chi ha saputo custodirle, nutrirle… e trasformarle in linfa per il futuro. Perché le radici… non sono catene… sono ali. La forza… che ci spinge avanti… senza mai farci perdere… la strada di casa." Con queste parole, intense e scandite da pause cariche di emozione, la dottoressa Carmen Lombardi, già assessore provinciale alle Pari Opportunità e Politiche Sociali, organizzatrice e presentatrice di eventi culturali e di solidarietà sul territorio pugliese, ha aperto la serata che non è stata solo premiazione, ma un viaggio collettivo nella memoria e nell'orgoglio di appartenere a una comunità. L'evento, ideato e organizzato da Giuseppe Valerio di Valerio Service e Nicola Parente, scrittore amatoriale, in collaborazione con il Comune di San Ferdinando di Puglia, ha visto la presenza degli assessori Maria Riccarda Scaringi (Cultura) e Pasquale Di Niso (Attività Sportive), intervenuti per premiare alcuni dei protagonisti. Il primo riconoscimento è andato alla memoria di Carlo Russo, musicista di San Ferdinando che con la sua chitarra ha accompagnato, tra gli altri, Livio Macchia dei Camaleonti, lasciando un segno indelebile nella scena musicale locale. Applausi e commozione anche per Emanuele Bombini, ciclista di fama nazionale e internazionale, la cui carriera è stata costellata di sfide e traguardi, esempio di disciplina e passione sportiva. Dalla Francia è arrivato Graziano Di Stasi, che ha trascorso la vita lavorando nella storica azienda Michelin, portando sempre nel cuore le strade e i volti della sua città natale.

Grandi emozioni per Ignazio "Rio" Riontino, musicista poliedrico, cantautore, chitarrista, arrangiatore e produttore artistico, che si avvicina alla musica nel 1977, a soli 12 anni, suonando chitarra acustica ed elettrica e ispirandosi a grandi icone come Prince, fino a diventare un polistrumentista completo. Negli anni '80 entra nei "Milords" e nei "Trio", collaborando con numerosi artisti di rilievo, tra cui Mal. La sua formazione si arricchisce con corsi di perfezionamento con maestri di fama internazionale e con incarichi come esperto musicale presso l'Istituto Commerciale Statale Scipione di San Ferdinando di Puglia. Dal 1990 lavora con studi di registrazione, musicisti e interpreti sia in Italia che all'estero, firmando arrangiamenti e composizioni originali. Nel 1998 pubblica l'album Fuori dal Tempo, di cui cura interamente testi, musiche e arrangiamenti; nel 2011 realizza nuovi arrangiamenti per vari brani del suo repertorio. Ha partecipato a musical di grande richiamo come "Dracula" e "Mozart", collaborando inoltre con artisti del calibro di Alan Sorrenti e Wilma Goich. Presenza di spicco anche sul piccolo schermo, ha preso parte a eventi e programmi televisivi come Disco Ring (1983), Sanremo (1988) e Girofestival (2000). Recentemente, Mediaset lo ha voluto per nuove collaborazioni artistiche, confermando l'attualità e la freschezza di un percorso musicale lungo oltre quarant'anni, sempre radicato nella passione per la musica e nel legame con la sua terra.

La platea ha poi accolto Vincenzo Frontino, classe 1938, emigrato a Boston nel 1962. Muratore instancabile, ha affrontato le difficoltà dell'emigrazione costruendo non solo case, ma una famiglia solida: cinque figli, otto nipoti e due pronipoti. Applausi anche per Nicola Francone, partito da San Ferdinando nel 1965, cantante e bassista che ha collaborato per vent'anni con Tony Dallara, lavorato con grandi jazzisti italiani e firmato colonne sonore, tra cui quella del film 'Capriccio Italiano'. Per oltre trent'anni ha insegnato musica, trasmettendo ai ragazzi la passione che lo ha accompagnato per tutta la vita.

Uno dei momenti più importanti è stata la consegna del premio al Colonnello Massimiliano Galasso. Figura di spicco dell'Arma dei Carabinieri, il Colonnello Massimiliano Galasso incarna dedizione, coraggio e visione strategica. Nato a Canosa di Puglia nel 1978, ha intrapreso la carriera militare a soli 16 anni alla prestigiosa Scuola Militare "Nunziatella", proseguendo all'Accademia Militare di Modena e alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.In oltre trent'anni di servizio, ha ricoperto incarichi di comando e responsabilità strategiche di rilievo, distinguendosi sia sul campo — nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo — sia negli alti vertici dello Stato Maggiore dell'Arma. Ha guidato reparti in contesti operativi complessi in Lazio, Calabria e Sicilia, fino all'attuale ruolo di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza, con tre master universitari di II livello, ha unito competenza accademica e leadership militare. Docente in istituti di eccellenza e università, ha contribuito alla formazione delle nuove generazioni di ufficiali e operatori di polizia. Decorato con onorificenze nazionali e internazionali — tra cui l'insegna per militari feriti in servizio — è stato premiato per operazioni decisive contro la 'ndrangheta e per missioni di cooperazione internazionale. Un uomo che ha fatto del servizio alla Patria non solo una carriera, ma una missione di vita.

Dal mondo dello sport è arrivato Giuseppe Frascolla, leggenda vivente del basket italiano, con oltre 10.000 punti in carriera, campione europeo e mondiale Over-45 e oggi allenatore dei Chicago Bulls Avellino. La sua storia è un inno al talento, ma anche alla capacità di motivare e ispirare le nuove generazioni. E poi Salvatore Falco, la cui vita profuma davvero di pane. A soli 8 anni ha scelto di fare il panettiere e da 25 anni, insieme alla moglie e ai tre figli, guida "Il Fornaio" in viale Monza a Milano. Panetteria, pasticceria e pizzeria, ma soprattutto un angolo di Puglia nel capoluogo lombardo, dove i sapori della tradizione si intrecciano con storie di sacrificio e famiglia. La musica è tornata protagonista con l'ospite Francesca Di Salvo, in arte Lady Mina, anche lei originaria di San Ferdinando. Voce meravigliosa e intatta fin dall'infanzia, ha ripreso a cantare due anni fa dopo una pausa di quarant'anni, regalando al pubblico cinque brani immortali della vera Mina e un'interpretazione capace di far vibrare l'anima. "Radici" si è concluso tra applausi, sorrisi e abbracci, rinnovando il senso profondo di un legame che il tempo e le distanze non possono spezzare. Perché, come è stato ricordato nella poesia d'apertura, le radici non sono catene… ma ali.