La Puglia vuole tornare a correre sui binari

Alta velocità, ammodernamento e nuovi progetti

sabato 11 ottobre 2014 15.11
Il 2015 anno zero per il trasporto ferroviario in Puglia, con l'avvio di una serie di progetti che la regione attende da tempo. Via alla variante della stazione di Bari, alla velocizzazione della linea adriatica, all'ammodernamento della dorsale appenninica, all'incremento del traffico merci su ferro. È servito ad una ricognizione a 360° di tutti i problemi, le esigenze e le prospettive della Puglia sui binari, l'incontro romano tra due pugliesi, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Elia. Sono intervenuti anche i tecnici di Rfi.

Ecco i temi che sono stati affrontati nell'incontro: L'ing. Elia ha auspicato, inoltre, un accordo quadro della Regione Puglia, a costo zero, su tutte le esigenze e integrare i servizi RFI con le altre ferrovie in concessione, Sud Est, Bari Nord, Calabro Lucane, Ferrovie Gargano, e con il trasporto su gomma. Introna si è fatto interprete delle attese della Puglia "che vuole riprendere a correre, non solo sui binari e che vede nelle infrastrutture ferroviarie una leva irrinunciabile per lo sviluppo. Siamo Europa – ha detto – e i treni devono avvicinarci sempre di più al cuore del continente".

Il presidente del Consiglio regionale ha ricordato all'AD di FSItaliane le campagne dei quotidiani pugliesi che, raccogliendo le "voci dei territori" rivendicano treni più moderni, veloci, confortevoli, adattai ad una regione "moderna e veloce, con la vocazione a crescere, a superare i ritardi. E i collegamenti su rotaie sono limiti che si possono e devono superare, perchè condizionano ogni speranza di un rilancio economico.